1 Cap

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Il treno d'epoca sbuffava sulle rotaie, un rumore rilassante, e familiare. I vagoni pieni di studenti tremavano mentre questi ridevano e parlavano tra loro.

Harry vide un gruppetto di ragazzi e ragazzine appena arrivati con ancora la divisa senza stemmi. Ripensò ai tempi in cui era spensierato come loro e mangiava dolciumi nel vagone insieme a Ron.

Hogwarts era diventa la sua casa ma custodiva brutti ricordi è peggio ancora faceva si che Harry si sentisse escluso è più solo di quanto non fosse già.
Se Sirius non fosse morto forse in questo momento Harry sarebbe stato più felice di tornare ad Hogwarts. Sarebbe stato felice passando l'estate a Grimal place a rassettarla con il padrino per passare il tempo dato che non poteva uscire per colpa del ministero.
Ora invece quella era solo una mera fantasia sbiadita.
Ron mangiava delle tutti gusti in silenzio. Mentre Hermione leggeva. C'era qualcosa in quel silenzio che rassicurava Harry e non lo faceva bruciare nella sua rabbia e nella sua tristezza. Era in atmosfera familiare calda e serena.

"Che schifo ne ho mangiata una alla pipi di folletto." Si lamentò Ron con il suo fare sgraziato. I capelli erano più color carota che mai e le lentiggini lo facevano sembrare ancora più buffo e goffo di quanto già non fosse.
Hermione fece una smorfia disgustata. "Ronald perché ti ostini a mangiare quella roba?" Lo richiamó severamente pass dolci un fazzoletto per sputarci la caramella. "Perché è divertente. A pensarci abbiamo affrontato per anni di pericoli mortale questo è la cosa più tranquilla che possa mai fare. La peggiore cosa che possa succedere e che mi becchi qualcosa di disgustoso." Ridacchio per poi metterne un'altra in bocca. "Bene ciliegia." Gongolò il pel di carota strizzando gli occhi chiari.
Harry si sentì uno schifo. Era arrabbiato ma si sentiva in colpa.
Avevano dovuto affrontare quei pericoli mortali per colpa sua.
Era tutta colpa sua e lui non poteva fare altro che subire finché non fosse morto o avrebbe ucciso Voldemort.
Perse un respiro profondo e fece finta di niente.
Hermione però con il suo occhio da falco beccò lo sguardo di Harry che si mise subito la sua maschera.
"Harry tutto bene?" Chiese con un filo di voce l'amica. Harry strinse i pugni e tese la mascella. Nonostante tutto odiava avere un amica tanto acuta e inteligente.

"Niente" Harry si alzò e aprì di scatto la porta scorrevole con un botto ritrovandosi davanti il professor Lumacorno.

"Harry! Ti stavo giusto cercando. Tu e la signorina Granger potreste unirvi a noi. Io ogni hanno seleziono degli studenti brillanti che possano dare un contributo intellettuale e culturale ai nostri incontri." Esclamò il nuovo professore guardando dentro la cabina la ragazza che si alzò. Harry non era così entusiasta ma accettò lo stesso per non lasciare l'amica indietro.

Il lumaclub fu un incontro noioso e un pò seccante ma più andava avanti più Harry aveva l'inspiegabile tentazione di buttarsi dal finestrino del treno.

Ad un certo punto dopo chiacchiere e gelato Harry uscì dalla cabina di Lumacorno cercando un bagno dove potersi lavare il viso e svegliarsi un pò dopo la soporifera discussione che per fortuna si lasciò alle spalle.

"E dai Draco è un grande onore. Dovresti essere fiero che lui ti abbia scelto." La voce stridula di Pansy risuonò nella cabina poco lontano da Harry che per un attimo si fermò.

"Un onore un paio di palle. Sai questo cosa significa Pansy?" Harry sentì la voce di Blaze Zabini un ragazzo che si era anche lui allontanato poco prima di Harry dal Lumaclub.

"Fanculo Blaze. Ormai non ci posso fare niente." Harry sentì la porta scorrevole aprirsi all'improvviso sbattendo, da lì uscì Draco con la sua altezzosa e gelida figura, si era fatto più alto, più snello e sicuramente i tratti nobili della famiglia si erano affinati. Ad Harry avevano sempre fatto irritare quegli occhi guardinghi e snob con il naso all'insù di chi aveva sempre l'ultima parola.

Le scelte non sono la persona. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora