capitolo 1

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"Ancora 2 minuti e arrivo ai 7 km"

L'aria gelida alle 6 del mattino mi colpisce il viso in pieno viso. Sento tutte le ossa stanche, mi implorano di smettere di correre, e dio se mi piacerebbe smettere.
Come ogni mattina devo correre almeno 6km, ma oggi per essere in gran forma per il primo giorno d'università decido di esagerare.

A fermare i miei piedi è il suono del orologio che mi avvisa del traguardo raggiunto.
Non c'è la faccio più
Acqua
Acqua
Acqua

La mia nuova vita inizia da oggi,ricominciare alla fine è la cosa più bella. Certo andare a New York non era proprio la mia idea,il cambiamento doveva essere più piccolo ma perlomeno sono iscritta a una delle università migliori del paese.

Grazie a dio perchè altrimenti ho sprecato tutta la mia vita a studiare per nulla.

Decido di dirigermi così nel mio appartamento e nel mentre pensare a un po'.

Oggi inizierò il mio primo anno di architettura,il mio sogno,quanto la mia paura di aver preso il percorso sbagliato.
Non che architettura non mi piaccia,ma avrei voluto sempre fare il chirurgo, ma sapevo benissimo che con gli altri sogni che volevo realizzare non me lo potevo permettere.

Sbuffo quando mi trovo all'interno dell'appartamento, fiondandomi immediatamente nella doccia mentre butto i vestiti in aria.

Pulirà il gatto

Sono qua da nemmeno 2 settimane,a mettere apposto il mio appartamento,a comprare le ultime cose per l'università e cercare un lavoro.

Già un lavoro...

La fortuna non di nascere ricchi non la conosco,sono sempre stata un persona con poco e niente. A 16 anni ho iniziato a lavorare perché servivano soldi a casa,io e mio fratello avevamo lavorato da sempre senza mai lamentarci.
Ma ora sembrava impossibile non farlo,ero sola e avevo mille impegni.

Appena finita la doccia inizio ad asciugarmi i capelli e farmi la piastra.

Col cazzo che qualcuno possa vedere i miei capelli mossi.

Una volta finito e indossato la divisa,prendo la borsa con tutto il necessario e mi dirigo verso la scuola. Ero arrivata un po' prima dell'inizio appunto per imparare meglio le strade, avendo già una memoria perfetta.

Dopo circa 15 minuti mi ritrovo infatti davanti ad essa, e senza un minimo di ansia inizio addentrarmi dentro essa per cercare la classe assegnata.

Perchè cazzo è così grande sto fottuto istituto !
Le mie superiori avevano già 5 classi per miracolo.

Passate le 4 ore del primo giorno decido di correre verso ad un bar in centro e neanche troppo lontano dall'università. Avevo già chiesto a delle persone se qualcuno di loro cercasse personale,e con un po' di fortuna,mi hanno concesso un colloquio.

Respira Venus e spacca al colloquio!

Arrivata,entro nel bar e mi dirigo verso il bancone.
Mentre però cammino verso quella direzione vado addosso ad una persona.

-Oh scusami!- dico in fretta mentre mi porto una mano sulla testa.
-Tranquilla- un sospiro esce. Alzo lo sguardo e l'unica cosa che riesco a vedere sono gli occhi neri.

Resto a guardare quei occhi per una buona manciata di tempo,fin quando mi ritrovo a cadere faccia a terra.

Ho fatto la fine di una pera secca..

Mi rialzo stavolta assicurandomi di non inciampare e finalmente sono davanti all'ufficio.
Toc toc toc.. è il suo che ripeto in testa dopo aver bussato.
-Avanti!- sento dall'altra parte.

Sangue freddo e ci sono!

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