Capitolo 5: Un gesto sottile, un'emozione nascosta

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Mentre la ruota panoramica continuava a salire, Désirée si lasciava cullare dal movimento lento della cabina. Il panorama era mozzafiato, con le luci del luna park che brillavano come piccoli diamanti sotto di loro. Eppure, c’era una sensazione di irrequietezza che le stringeva il petto, un mix di ansia e nostalgia che non riusciva a scrollarsi di dosso.

“Non ci ero mai salita su una ruota panoramica,” confessò improvvisamente, la sua voce appena un sussurro, quasi come se quelle parole fossero troppo intime per essere dette ad alta voce.

Paige la guardò, sorpresa. “Davvero? Mai?”

Désirée scosse la testa, evitando di incrociare lo sguardo dell’altra. “No, mai. Non c’è mai stata l’occasione… o forse non mi è mai venuto in mente di farlo.”

Paige, con il suo solito atteggiamento scherzoso, non perse l’occasione di punzecchiarla un po'. “Ma come? Nessun fidanzato o fidanzata che ti abbia mai portata qui?”

Désirée lasciò scappare una risata, ma c’era una nota di tristezza nel suo tono. “No, mai,” ripeté, questa volta guardando Paige con un sorriso malinconico. Cercava di non lasciar trasparire troppo la sua tristezza, ma il passato tornava a galla, ricordandole quanto poco fosse stata amata veramente, quanto poco gli altri si fossero preoccupati di lei.

Il sorriso di Désirée si affievolì, e per un attimo l’allegria della serata sembrò dissolversi nella cabina della ruota panoramica. Tuttavia, Paige, con la sua sensibilità nascosta, percepì immediatamente il cambiamento d’umore. Senza pensarci troppo, allungò una mano e prese quella di Désirée tra le sue.

“Ehi,” disse con voce dolce, cercando il suo sguardo. “Tutto bene?”

Désirée rimase per un momento in silenzio, fissando le loro mani intrecciate. Non si aspettava quel gesto da Paige, e il calore del suo tocco la colse di sorpresa, sciogliendo un po’ del nodo che sentiva dentro. “Sì, tutto bene,” mentì, ma il suo sorriso era ancora un po' triste.

Paige non si lasciò convincere facilmente. “Sai,” iniziò, cercando le parole giuste, “le prime volte possono essere spaventose, ma possono anche essere magiche. Pensa a stasera come una di quelle prime volte che ricorderai con il sorriso.”

Désirée alzò lo sguardo e incontrò finalmente gli occhi azzurri di Paige. C’era qualcosa nel modo in cui lo disse, una sincerità che la colpì nel profondo. Il suo sorriso si fece più genuino, e annuì leggermente. “Grazie, Paige. Penso che lo farò.”

Paige le strinse la mano un po' più forte prima di lasciarla andare, e per un attimo, il mondo sembrò meno complicato. La cabina iniziò a scendere, e Désirée si sentì un po’ più leggera, quasi come se parte del suo dolore fosse rimasta sospesa nell’aria.

Quando scesero dalla ruota panoramica, trovarono il resto del gruppo ad aspettarle con sguardi divertiti e battute pronte. “Allora, com’è andata la vostra romantica gita lassù?” chiese Nika, ridacchiando.

“Molto meglio di quanto vi possiate immaginare,” rispose Paige, lanciando un’occhiata complice a Désirée, che si limitò a sorridere, ancora un po' persa nei suoi pensieri.

“E ora?” chiese Jalen, guardandosi intorno. “Che ne dite di chiudere in bellezza con un torneo di basket negli stand? Voglio vedere se Paige ha ancora la mira giusta.”

“Stai scherzando?” rispose Paige, fingendo di essere offesa. “Non solo ho la mira giusta, ma vincerò un peluche per Désirée. Chi vuole scommettere?”

Il gruppo esplose in risate e battute, ma Désirée non poté fare a meno di sentirsi lusingata dal gesto. Si avviarono verso lo stand, dove una fila di canestri aspettavano solo di essere riempiti di palle da basket. Paige si fece avanti, pronta a mostrare le sue abilità, mentre Désirée si posizionava un po' indietro, cercando di non attirare troppo l'attenzione su di sé.

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