Capitolo 2: Jace

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Manca poco all'inizio della scuola,che due palle.C'è nel senso:sono felice di studiare a Rockefeller,devo essere orgoglioso,devo farlo per i miei genitori, per mia sorella Bonnie....però cavolo se è bella l'estate.Soprattuto se sei a Parigi,con i tuoi amici a vedere l'inizio del campionato di calcio.E Parigi è la città dell'amore e...lo sto dicendo sul serio?! JACE RIPRENDITI,non ci crede nessuno a ste cavolate.Beh,allora forse non dell'amore ma delle belle ragazze sì,ne ho già visto un paio...non entro nei dettagli.A riscuotermi dai miei pensieri è il mio cellulare, sta vibrando.Allungo la mano sul comodino e al quarto tentativo riesco ad afferrare quel dannato coso vibrante.È Robin,scorro verso l'alto:"Ehi,Jace,oggi danno una festa,è a casa di una tipa che conosce Nick,ti va di andare??"che cavolo,oggi non dovevamo restare a casa a giocare a Fifa!Vabbè dai va bene,anche se non è che mi piaccia stare più di tanto in quei posti:la gente non mette il deodorante(una cosa così semplice da fare no?) in ogni angolo ci sono delle coppie intente a baciarsi e risucchiarsi persino l'anima,e soprattutto devi aiutare i tuoi amici a rimorchiare con le 010 (spoiler i miei amici sono 02)ok,questa cosa non la deve sapere nessuno sennò  potrebbero finire in galera...ah giusto devo ancora rispondere a Robin:"Sì,va bene ci sono"evidentemente aspettava una risposta da tanto perchè con tono spazientito risponde:"Oh,finalmente, vestiti decentemente almeno"ah grazie Robin,impreco a bassa voce ma comunque in modo che lui riesca a sentirmi e poi chiudo la chiamata.Raccolgo tutte le forze che ho per alzarmi dal letto e mi dirigo in bagno. Guardo il mio riflesso allo specchio:sono pallido,ho gli occhi spenti e due occhiaie che mi coprono il contorno occhi:mannaggia quelle caramelline alla Melatonina non funzionano così tanto bene.Va detto però che anche così sono un figo pazzesco...vabbè laviamoci sta faccia magari aiuterebbe anche una doccia.Bene mi sono rimesso in sesto,scegliamo qualcosa con cui vestirci:penso che un paio di Jeans e una camicia,sbottonata ovviamente, possano andare più che bene.Mi infilo un paio di boxer,rigorosamente Calvin Klein,e i jeans,poi la camicia,una spruzzata di profumo,non state a pensare a Dior o Armani,quello scrauso di Zara è meraviglioso.Telefono in tasca e via giù in ascensore.Mega corsa per riuscire a prendere l'autobus...eh no,come sempre quei bastardi degli autisti fanno finta di non vedermi e continuano per la loro strada,mi toccherà prendere un taxi.Rassegnato mi avvivino al bordo della strada e attendo che passi .Non ci è voluto molto,c'è ne sono sempre tanti su sto viale,eccone uno in arrivo,alzo la mano bene mi ha visto.Ora posso finalmente andare a sto maledetto Party.

Guardo fuori dal finestrino,non ci posso credere che tra meno di cinque giorni dovrò tornare a Manhattan,stavo così bene qui!All'improvviso vedo una figura sul marciapiede sbraccciarsi con enfasi,che cazzo?Ah,forse pensava che il taxi non fosse occupato."Che cazzo,oh mai una volta che leggono il semplice numerino affianco a sta maledetta scritta".Sbraita l'autista.Madonna signore,stai chill,mica lo ha fatto apposta.Vabbè magari è uno di quei tipi frustati a vita.Il mio sguardo ricade sul Taxametro,merda già venti euro,quanto è lontana sta discoteca!C'è ne sono così tante a Parigi,proprio questa?!

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