Ciak...Amore! (1° Parte)

16.

<<Regista, posso parlarle?>>

<<Victoria cos'altro c'è? Sono stufo dei vostri giri di luna>>

<<Sono qui giusto per impedirne altri>>

Sospirò avvilito. <<Okay, sentiamo...>>

<<Vorrei che lei revocasse al mio ex ragazzo Nicolas il pass per entrare ed uscire a suo piacimento dall'intero spazio delle riprese>>

L'uomo incrociò le braccia al petto.

Purtroppo non avevo prove né contro di lui né contro la rossa quindi l'unica possibilità che avevo di fermarli era questa.

<<Non sei stata forse tu a darglielo?>>

Mi morsi nervosamente il labbro inferiore. In realtà no. Doveva essere stata quella ragazza.

<<E' stato prima dell'articolo e della lite con Lorenzo. Ora non mi sento più libera di recitare. Ho il costante terrore che possa comparire da un momento all'altro e fare qualche altro danno>>

<<Tu ti sei cacciata nei guai e io dovrei risolverli?>> Scosse il capo contrariato <<Non potevi pensarci prima di cedere ai tuoi istinti?>>

<<No, le assicuro che...>> Mi interruppe alzando una mano <<Se vuoi continuare a fare questo lavoro, ma soprattutto crescere come attrice devi fare una scelta: o la carriera o l'amore. Entrambe non potranno mai coesistere. L'amore è un peso. Crea problemi, ti distrae, ti annebbia la mente e tu ora non puoi permettertelo. Sei tra le giovani attrici più talentuose e promettenti del momento, ma se insegui i sentimenti questi segneranno la tua fine. Arriverà un'altra più talentuosa, più bella, più accattivante e tu sarai dimenticata. Guarda il tuo manager. Era un attore formidabile finché non si è innamorato. Ha scelto lei e ha perso tutto, lei compresa>>

Abbassai il capo. Aveva ragione. Quando avevo iniziato la mia storia con Nicolas avevo creduto che l'amore sarebbe stato il colante di tutto, che ci avrebbe aiutati a superare la distanza, la gelosia, le mancanze e che l'unico problema fosse la mia carriera. Per Nicolas lo era e pian piano lo diventò anche per me. Ero sempre lontana, sempre impegnata, sempre nelle braccia di un altro anche se solo per un ciak. Più Nicolas mi chiedeva tempo e attenzioni e più io le toglievo al lavoro per dimostrargli la sincerità del mio amore, ma non gli bastava mai. Se non fosse stato per l'insistenza di Daniele mi sarei ritrovata ben presto senza nessun ingaggio. E ora come ora lo ringraziavo, perché il malessere di Nicolas non era mal d'amore, come avevo sempre creduto, ma invidia. Una viscidissima e schifosissima invidia per essere andata avanti mentre lui restava indietro.

<<Dammi retta. Se vuoi crescere, devi essere libera. Non puoi permetterti incursioni di fidanzati gelosi, incidenti come quello che ti ha trattenuta a casa e richieste come questa. Per l'età che hai so che è una scelta difficile e che sogni l'amore eterno, perennemente travolgente, ma ti assicuro che mai nessun uomo potrà mai valere il sudore di questi anni né tanto meno il successo che ne ricaverai. Spassatela con chi vuoi ma non donare il tuo cuore a nessuno a meno che tu non ti senta realizzata. E pure allora ricorda che l'amore che sospiri esiste per il 99% solo nei film che reciti. E' difficilissimo da trovare, se non impossibile. Ora va, al tuo ex ci penso io>>

Annuii mentre le sue parole, così dure e crede, stavano scavando una voragine sempre più profonda dentro di me. Carriera o amore? Amore o carriera? Per Daniele era stato così, con Nicolas pure. Ci sarebbe sempre stato bisogno di scegliere. Non c'era un modo per averle entrambe. Una prenderebbe sempre e comunque il sopravvento sull'altra.
E se riuscissi a trovare quell'un per cento?
Con la persona giusta riuscirebbero a convivere.
E se mi sbagliassi ancora? Se l'amore mi accecasse di nuovo? Perderei tutto...
E se con lui... no! Diventerebbe geloso. E se invece... no! Nelle difficoltà mi addosserebbe ogni colpa. E se... no! L'amore svanirebbe.