Mi era mancato allenarmi ogni giorno. Sentire il sudore scorrere sulla pelle, i muscoli bruciare e il cuore battere forte contro le costole. È come se, dopo tanto tempo, fossi finalmente tornata in sintonia con me stessa. Ogni schiacciata, ogni ricezione, mi riporta alla realtà, mi tiene ancorata a terra. La pallavolo è sempre stata il mio rifugio, il mio modo di sfogare la tensione e di ritrovare un equilibrio, e ora più che mai, ne ho bisogno. Le giornate si stanno riempiendo di una routine che mi dà conforto: pallavolo la mattina, ricerca di lavoro il pomeriggio. È strano, ma in mezzo a tutto questo caos, sto iniziando a trovare una sorta di pace. Ogni volta che la palla vola oltre la rete, è come se stessi lasciando andare un po' delle mie ansie e preoccupazioni. Per la prima volta dopo molto tempo, non sento il peso di tutto ciò che è successo con Kelli, o del mio futuro incerto. Oggi dopo un allenamento particolarmente intenso, mentre sono sdraiata a terra a riprendere fiato, ricevo una chiamata. Il mio cuore fa un balzo, sperando che sia una risposta a uno dei tanti curriculum che ho inviato.<Pronto?> dico, cercando di nascondere l'ansia nella voce.
<Salve, parlo con Allison Smith?> La voce è calma, professionale.
<Sì, sono io.> rispondo, sentendo un'ondata di speranza crescere dentro di me.
<Sono Julia Martins, del bar "Il Cappellaio Matto". Abbiamo ricevuto il suo curriculum e vorremmo invitarla per un colloquio. È disponibile domani mattina?>
Il mio cuore accelera. Finalmente, un'opportunità concreta. Mi siedo immediatamente, l'adrenalina che ancora scorre dalle vene dell'allenamento si mischia all'eccitazione.
<Certo, sono disponibile. Grazie.> cerco di mantenere la voce calma, ma dentro di me c'è un'esplosione di emozioni.
<L'aspettiamo allora domani alle 10. Buona giornata, Allison.>
Dopo aver riagganciato, rimango lì, seduta sul pavimento della palestra, a sorridere come una stupida. È solo un colloquio, lo so, ma significa che qualcosa sta finalmente iniziando a muoversi nella direzione giusta. Forse, è il segno che tutto questo impegno non è stato vano. Il coach ci chiama tutte per dirci una cosa molto importante così tutte ci alziamo ma io aspetto un pochino così Sophie mi prende in braccio e mi porta lei mettendoci a ridere.
<Allora ragazze gli allenamenti come avesti si fanno più duri e sono molto diversi, perché come sapete le olimpiadi si fanno vicine e vi comunico che in realtà sceglieranno o tutta la squadre aggiungendo altre tre giocatrici perché siamo poche ma non pensate che sia facile, la concorrenza è spietata. Voglio che diate il massimo, non solo per il nostro team, ma anche per voi stesse. Questo è il momento di dimostrare chi siete veramente.>
Le sue parole ci colpiscono come un fulmine. Le Olimpiadi. È il sogno di ogni atleta, il traguardo più ambito. Il pensiero di avere la possibilità di rappresentare il mio paese a un livello così alto mi fa venire i brividi. Tutte noi ci scambiamo sguardi carichi di emozione e tensione. L'atmosfera nella palestra è improvvisamente cambiata: c'è un'energia nuova, palpabile, fatta di determinazione e desiderio. Sophie, che mi ha appena messa giù ridendo, si fa improvvisamente seria, così come noi altre. Siamo tutte consapevoli che questa è un'opportunità unica, ma anche un'enorme responsabilità. In quel momento, mi rendo conto che i prossimi mesi saranno i più difficili della mia vita, ma anche i più eccitanti. Mentre ci riuniamo tutte intorno al coach per ascoltare i dettagli, sento un misto di adrenalina e ansia. L'idea di poter essere scelta per le Olimpiadi è incredibile, ma so anche che ci sarà molto da fare. Le prossime settimane richiederanno tutto da me: concentrazione, disciplina e sacrificio. Non posso permettermi di distrarmi, nemmeno per un secondo.
<Allison,> il coach mi chiama, interrompendo i miei pensieri. Alzo lo sguardo, e lui mi sorride con un'espressione che non riesco a decifrare del tutto.
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Beyond The Network
RomanceAllison è una semplice ragazza americana di 20 anni che, come ogni ragazza della sua età, ha tanti sogni nel cassetto. Fin da piccola sognava di fare equitazione ma, tramite sua madre scopre la passione per la pallavolo e da lì non smise mai di gioc...