Capitolo 6

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Il mattino dopo, la luce del sole entrò dalla finestra, delicata ma decisa, come a spingerla verso una nuova giornata. Si alzò, ancora assonnata, e si preparò per l'allenamento. Una doccia veloce, un caffè e una lista di canzoni motivazionali per accompagnarla al parco. Mentre infilava le scarpe da ginnastica, le tornò in mente un pensiero semplice ma significativo: non importa cosa succederà, sa che ha il controllo su come affrontarlo. Durante la corsa, con il sole che iniziava a scaldare l'aria fresca del mattino, Allison si sentì libera. Ogni passo, ogni respiro la portavano più vicina a una versione di sé che stava imparando a conoscere, una versione che non temeva il cambiamento, ma che lo abbracciava con fiducia. Forse, pensò, era proprio questo il nuovo capitolo che si stava aprendo: accettare che non tutto deve essere pianificato, che il futuro è pieno di sorprese. E che, qualunque cosa accada tra lei e Jackson, sarà pronta. Mentre correva, il suono dei suoi passi si mescolava con la musica, creando un ritmo ipnotico che la spingeva avanti. Un pensiero la colpì: il cambiamento non era solo inevitabile, ma essenziale per crescere. Decise di approfittare di questa nuova consapevolezza, di lasciar andare le ansie legate a Jackson e concentrarsi su se stessa. Ogni incontro, ogni esperienza con lui sarebbe stata un'opportunità per scoprire più a fondo chi era diventata. Quando si fermò per un attimo a riprendere fiato, si rese conto che, in fondo, l'ultimate sfida era accettare la propria vulnerabilità e abbracciare l'incertezza. Con un sorriso, riprese la corsa, determinata a non fermarsi davanti a ciò che il futuro le avrebbe riservato. Sentiva che quella nuova consapevolezza le avrebbe dato la forza di affrontare qualsiasi cosa il futuro le riservasse. Non importava se tra lei e Jackson sarebbe nato qualcosa di più o se sarebbero rimasti amici. L'importante era che stava imparando a fidarsi di se stessa, a lasciar andare il controllo e a vivere un giorno alla volta. Il sole ora era più alto, e il suo calore la avvolgeva mentre si dirigeva verso casa. Si sentiva forte, fiduciosa, e soprattutto libera. E con quella leggerezza nel cuore, Allison capì che qualsiasi cosa il futuro le avrebbe riservato, sarebbe stata pronta ad accoglierlo, un passo alla volta. Una volta arrivata in palestra andò nello spogliatoio e trovò tutte che erano già arrivate e Sophie, seduta su una panca mentre si legava i capelli, la salutò con il solito sorriso vivace che le faceva sembrare ogni mattina un po' più luminosa.

<Ehi Alli, finalmente!> esclamò Sophie con un tono scherzoso, come se stesse aspettando solo lei per iniziare la giornata. <Pensavo ti fossi persa stamattina.>

Allison rise, scuotendo la testa mentre si avvicinava al suo armadietto.

<No, sono solo un po' più lenta oggi. Ho fatto una corsa prima, giusto per svegliarmi.>

Sophie la guardò sorpresa, sollevando un sopracciglio.

<Corsa prima dell'allenamento? Sei pazza! Io a malapena riesco a svegliarmi a quest'ora.>

Allison rise di nuovo, aprendo l'armadietto e cominciando a cambiarsi.

<Forse, ma oggi avevo bisogno di chiarirmi un po' le idee.>

<Problemi?>

Chiese Sophie, con un tono più serio, ma sempre allegro. Era il tipo di amica che sapeva quando scherzare e quando ascoltare. Anche se le piaceva prendere tutto alla leggera, non mancava mai di accorgersi se c'era qualcosa che non andava.Allison esitò per un momento, infilando la maglietta della squadra. Non voleva entrare troppo nei dettagli, non era ancora pronta per discuterne.

<Niente di grave. Solo... un sacco di pensieri.>

Sophie annuì, non insistendo oltre. <Beh, sai dove trovarmi se vuoi parlarne. Comunque, oggi sembra che sarà un allenamento tosto. Il coach è di buon umore... il che significa che ci massacrerà.>

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