48. Revival

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Capitolo 48: "Revival"

*Chloe's Pov*

Il buio intorno sta diventando opprimente.
Sento ogni parte del corpo indolenzita.
Sono priva di forze e non riesco a muovermi.
Il cuore non la smette di battere in maniera irregolare e anche respirare mi fa male.
La testa mi batte con una tale forza, come se fosse pronta a scoppiare da un momento all'altro.

Ho paura. La verità è che non capisco cosa mi stia succedendo. Non riesco a ricordare nulla, solo il buio che mi circonda e un forte boato che riesco ancora a sentire nelle mie orecchie.

Ho un peso sul petto che mi impedisce di respirare profondamente. L'ansia che, imperterrita, forma un nodo alla gola che si stringe ad ogni secondo che passo in questo buio pesto.
Vorrei gridare, chiedere aiuto, ma la voce mi muore in gola, ancor prima di venire fuori.
Sento gli occhi inumidirsi e pur essendo stanca, cerco di combattere per uscire dal buio.

Mi sento spaesata, impaurita, ma tento di aggrapparmi ai miei ricordi più belli, sentendo ancora le orecchie fischiare.

Quel boato si intensifica ancora di più, poi improvvisamente, tutto intorno diventa più chiaro. Una luce accecante mi colpisce in pieno viso. Non riesco a tenere più gli occhi aperti e sono costretta a socchiuderli.
In un attimo tutto cessa.
Il bagliore si spegne pian piano e il fischio alle orecchie viene sostituito dal suono della natura.

Mi ritrovo in un giardino.
L'erbetta è corta e molto curata sotto di me.
Accarezzo delicatamente i fili d'erba, con la mano destra, che mi passano tra le dita finché non finiscono.
Sto leggendo un libro, il mio preferito, "orgoglio e pregiudizio", non ne ho mai abbastanza di questo romanzo.
Le pagine ingiallite e quel suo profumo inconfondibile, quello di libri nuovi.
Per non parlare della texture della carta, che non è un foglio sottilissimo, ma quelle pagine che al tatto sembrano fatte di pergamena antica.
E le parole, che scorrono sotto i miei occhi famelici.

Alzo lo sguardo dal libro, ammirando intorno a me, questo giardino immenso.
Le foglie degli alberi si muovono leggere, ma non riesco a sentire il vento sulla mia pelle. È come se fossi qui, ma al contempo come se mi trovassi da un'altra parte.
La paura che provavo prima, avvolta dal buio, è stata rimpiazzata dalla pace. Si, in questo posto mi sento in pace con me stessa.

Non mi sfiora nemmeno l'idea di essere completamente sola. Perché mi sento finalmente bene. Penso che non ci sia niente di meglio, che sentirsi in pace, mentre leggi il tuo libro preferito avvolto dalla natura. Niente è più affascinante di tutto questo.
Poi la libertà che si respira in questo giardino, il canto sottile degli uccellini, il profumo di fiori che ricorda la primavera.
Mi ritrovo a sorridere, mentre penso a tutto questo.

Il sole sfiora appena la pelle candida, mentre continuo a leggere il mio romanzo.
Le sue parole mi avvolgono, facendomi entrare nella storia, come se fossi io la protagonista.
È una bella sensazione.
Sfioro le pagine durante la lettura, sorridendo in quelle parti che reputo le più romantiche.
Quando giungo alla fine del capitolo, decido di mettere via il libro.
E alzando il mio sguardo ammiro un fantastico tramonto. È in assoluto il momento della giornata che preferisco, per i colori tenui che si dipingono nel cielo, le sfumature di rosa e arancio che si mescolano perfettamente.
Mi perdo ad osservare il cielo, con occhi sognanti.
Poi mi guardo un po' intorno.
Notando la bellezza di questo posto e la pace che è capace di trasmetterti.
Ma non posso fare a meno di sentirmi terribilmente sola, malgrado questo posto mi piaccia tantissimo.

L'intervista • Come tutto è cambiato || F.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora