6.Quel segreto

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Angela Merris
Razza: licantropo
Genere: femmina
Ruolo sociale: Gamma
Età: 27 anni
Impiego: esperta ricercatrice

Angela MerrisRazza: licantropoGenere: femminaRuolo sociale: GammaEtà: 27 anniImpiego: esperta ricercatrice

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Stefan sorride, mostrando lievemente i canini, godendo della consapevolezza del suo effetto su di me. Sa bene cosa sto pensando. Allenta la presa sul mio braccio, facendo scivolare la mano prima sul mio fianco, per poi portarla nella sua tasca.
"Sai cosa stai pensando, lo leggo nei tuoi occhi. Sai esattamente cosa vorrei fare con te"
Si sporge verso di me, la sua bocca così vicina al mio collo da sentire il suo respiro caldo.

"Signor Calligan." Sento una scarica fredda lungo il mio corpo appena inizio a parlare.
"Adesso mi lascerà tornare alla mia scrivania, così da poter continuare a svolgere il lavoro per cui sono stata assunta, come segretaria esecutiva. Con permesso. Se non ha altro da chiedermi intendo ritornare alla mia postazione"
Dall'esterno sono sconvolta. Da dove sono riuscita a tirare questa forza?

L'espressione di Stefan perde ogni traccia di entusiasmo, lasciando spazio unicamente alla serietà, com'era prima. Sembra più lucido.
"Credi di riuscire a tornare alla tua scrivania come se nulla fosse successo?"

Le sue parole mi trafiggono come una spina sotto la carne. 
"Con permesso allora, mi congedo spontaneamente" Concludo, allontanandomi dandogli le spalle. Stefan mi lascia andare, senza opporre resistenza.

"Molto bene signorina deRoy, puoi andare alla tua scrivania. Ma non credere che questa conversazione sia finita" Mormora l'ultima frase in un fil di voce, ma sufficiente a far si che la percepissi. Tiro un sospiro di sollievo nell'esatto momento in cui chiudo la porta dietro di me. Stremata mi lascio scivolare con la schiena sullo stipite, ripensando alla scena nella mia testa.
Manterrà davvero il segreto? 

Una volta tornata al mio posto lascio cadere la mia testa sul tavolo, sospirando ancora più forte di prima, sentendo tutta la pressione scendere dalle tempie fino alle spalle. Una scarica di dolore e tensione mi avvolge, sono un fascio di nervi. Sento un ticchettio di passi venire nella mia direzione. Una mano calda e sensibile mi riscalda la spalla dolorante.
"Hey, stai bene? Sembri stressata" è Alice.

Scuoto le spalle e quando realizzo che si tratta di lei accenno un sorriso, con il viso ancora spalmato sulla scrivania.
"Oh, si... si. Mi sono accorta della mole di lavoro da svolgere nella prima settimana e sono sopraffatta da tutto." Mugugno, la voce un po' soffocata. Alzo la testa. "Ho un intero manuale da studiare"

Alice alza un sopracciglio alla mia risposta. Probabilmente non era quella che si aspettava. Può percepire che c'è dell'altro che mi snerva, ma per cortesia decide di non aprire il discorso.
"Ti stai mettendo d'impegno, si vede. Però ricordati che puoi prendere delle pause di tanto in tanto. Se ti stimola, aiutano la produttività"
Con la mano ancora sulla mia spalla inizia a battere dolcemente.
"Mi auguro che non sia qualcosa di personale"

01. Halmond corporation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora