7.La tua determinazione

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Lucian Strans
Razza: licantropo
Genere: maschio
Ruolo sociale: Alpha
Età: 46 anni
Impiego: amministratore delegato della Strans

Lucian StransRazza: licantropoGenere: maschioRuolo sociale: AlphaEtà: 46 anniImpiego: amministratore delegato della Strans

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Mattino, ore: 11:33

Sono rimasto lì, fermo, con lo sguardo fisso sulla porta appena richiusa. Lilian mi ha appena voltato le spalle, ed è uscita senza guardarsi indietro. Un leggero tic alla mascella mi tradisce.
Mi aspettavo una risposta diversa da lei, qualcosa di più... docile. Invece mi ha sorpreso.
È riuscita a mostrarmi una forza che non avevo previsto. E questo mi intriga.

La mia mano è ancora calda, quasi formicolante, dove poco prima le avevo sfiorato il viso e toccato il fianco. L'odore di Omega che aveva riempito la stanza persiste nell'aria, dolce e penetrante, un richiamo primitivo che non posso ignorare. Mi siedo lentamente sulla sedia, cercando di controllare il battito e i pensieri che si affollano nella mia mente. Lilian è diversa. Molto diversa da quello che mi aspettavo da un Omega. La sua determinazione a mantenere il controllo, anche se visibilmente scossa, è stata notevole. Non era paura quello che ho visto nei suoi occhi. No, c'era qualcos'altro. Qualcosa che non riesco ancora a decifrare. Inspiro profondamente e mi passo una mano tra i capelli, cercando di liberarmi dalla tensione accumulata. Il suo profumo continua a essere lì, come se avesse impregnato ogni superficie della stanza. La tentazione è forte, lo sento ancora nel petto: quell'istinto che un Alpha come me prova verso un Omega come lei. Ma so bene perché lo sto facendo.

La sua reazione mi ha colto alla sprovvista.
«Molto bene signorina deRoy, puoi andare alla tua scrivania. Ma non credere che questa conversazione sia finita», le dico prima che se ne vada. Lo intendo davvero.
Sollevo lo sguardo, osservando la porta che ha appena varcato. Mi chiedo se Lilian sia consapevole di quanto sia attratta da questo gioco di potere. Se lo ha intuito, ha fatto bene a mantenere la sua compostezza. Ma la verità è che non può sfuggire a lungo. Nessun Omega può. Mi alzo e mi avvicino alla finestra, il cielo grigio sopra la città sembra riflettere il mio stato d'animo. Ci sono molte cose che non so ancora di lei, e questo mi inquieta. Lilian è entrata in questo ufficio con una formalità impeccabile, quel sorriso educato che celava però qualcosa di più complesso. Il suo curriculum, certo, è impeccabile. È una professionista, ed è chiaro che sta cercando di dimostrare il suo valore. Non posso negarlo: la sua resistenza mi ha eccitato. È raro  eppure, lei è riuscita a farlo. La forza che ha dimostrato mi affascina tanto quanto mi frustra.

Mi volto e torno alla mia scrivania, le carte dei casi legali sono ancora sparse lì sopra, abbandonate nel momento in cui Lilian è entrata. Si tratta di un cliente molto importante, ma prima di prendere le formalità ho bisogno di darle più tempo per la formazione.
Provo a riprendere la concentrazione, ma è impossibile. Il suo profumo è ancora nella mia mente, la sua voce esitante, ma ferma, rimbalza nei miei pensieri. Cosa la spinge a essere così diversa? Da quanto tempo si sta allenando a trattenersi?
Il pensiero che possa tenere nascosta la sua natura di Omega in questo ufficio mi irrita, ma allo stesso tempo mi provoca. Nessuno qui sa della sua condizione, solo io. Forse non si fida ancora, ma presto lo farà.
Non ho motivo per diffonderlo. Non ancora.

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