5. Memories

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Mi sembrava interessante introdurre un punto di vista diverso rispetto a quello della protagonista, anche per far capire meglio alcune dinamiche.

Ho sempre pensato che

se avessi fotografato qualcuno o qualcosa abbastanza,

non avrei mai perso quella persona,

non avrei mai perso il ricordo,

non avrei mai perso il luogo.

Ma le immagini mi mostrano quanto ho perso.

Nan Goldin

Kilian

Ero nel mio studio a riordinare delle vecchie scartoffie, quando infondo ad uno scatolone ritrovai una fotografia ormai sbiadita.

Nella foto eravamo io e un ragazzo che una volta consideravo quasi come un fratello.

Wilhelm.

Siamo stati insieme fin da piccoli, entrambi arrivavamo da famiglie importanti, ma la sua lo era molto di più rispetto alla mia.

Faceva parte dei Drogoi, una delle stirpi di vampiri più potenti esistenti al mondo, ma a lui sembrava non importare poi così tanto.

Mio padre fin da piccolo mi aveva spinto ad avvicinarmi a lui, sperando che il fatto di essergli amico mi avrebbe fatto guadagnare un posto sicuro nel concilio.

All'inizio ero un po' titubante, non mi sentivo all'altezza, io venivo solo da una famiglia benestante, non ero nessuno rispetto a lui, e così ero convinto che mi sarei sentito al suo fianco.

Ma nulla si rivelò più falso di questo.

Wilhelm era un bambino che passava intere giornate chiuso nella biblioteca a studiare e leggere libri, i suoi genitori erano molto severi per quanto riguardava la sua istruzione, questo perché stavano crescendo la persona che un giorno avrebbe preso il comando su tutto il mondo delle ombre; ma allo stesso tempo Nathaniel e Kate erano amorevoli, esattamente l'opposto dei miei genitori, che da quando ero venuto al mondo avevano fatto di tutto per controllarmi, ogni mia scelta doveva essere prima approvata da loro, come ogni mia amicizia, non gli importava nulla di me, solo arrivare più in alto possibile, ed io ero il mezzo per arrivarci.

Inizialmente ci vedevamo poco io e lui, non mi stava nemmeno troppo simpatico, eravamo due bambini completamente opposti, lui molto calmo invece io ero un combina guai, lui ha sempre avuto delle simpatie verso i bambini umani, invece io il contrario, da quando sono nato i miei genitori mi hanno sempre detto che anche se a governare erano loro ed erano la maggioranza, erano una razza inferiore rispetto a noi e che prima o poi saremmo riusciti in qualche modo ad emergere dall'ombra in cui ci tenevano segregati. Io ci credevo.

Ci trovavamo spesso a parlare del suo ruolo nel concilio, non faceva altro che ripetermi che io sarei stato al suo fianco, perché ero la persona di cui si fidava di più. Avevamo grandi progetti, sognavamo in grande, un mondo dove non dovevamo avere paura, dove avremmo prevalso.

Tutto questo però andò in fumo quando si innamorò di Eleonor, una stupida e insignificante ragazza umana.

Ero stato uno spettatore silenzioso per molto tempo, più lei entrava a far parte della sua vita più io mi sentivo di troppo.

La odiavo, più il tempo passava più questo sentimento negativo si radicava a fondo dentro di me, fino a cancellare ogni traccia di buono che mi rimaneva.

I figli dell'oscurità - il mondo nascostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora