FORCED COHABITATION

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charlotte

"io ho fame" mi dice JJ

"ti alzi e cucini" dico senza nemmeno alzare lo  sguardo dai libro

"faccio anche per te?" mi dice aprendo il frigo

"se vuoi si, se vuoi farmi morire di fame , fai per te e poi cucino per me"

"va bene, un panino? sei allergica a qualcosa?"

"no, fai come vuoi, uguale al tuo"

"sono i miei  pantaloncini quelli?" mi dice squadrandomi

"si, ci vedi, sono i tuoi, non c'è niente di femminile su questa cazzo di barchetta, senza offesa bellissima, ma non c'è niente, quindi ho messo una maglietta e visto che ci leviamo solo 10cm ho messo il pantaloncino sennò sono completamente nuda , poi fai tu "

"l'intimo c'è l'hai o vuoi ..." mi dice sedendosi sul divano accanto a me

"tranquillo, ho messo il mio"
lui si passa una mano sulla nuca

mi alzo e mi dirigo alla cucina
"dai, alzati , ho fame , paniniamo"



pranziamo e mettiamo i piatti nella lavastoviglie

"se non ti offendo io vado a distendermi, stanotte non ho dormito" mi dice JJ

"IMPORTANTE CHE NON FUMI!  MI DÀ FASTIDIO"
si, mi ha sempre dato fastidio, infatti bevevo soltanto e mi allontanavo quando fumavano

"NON FUMO , TRANQUILLA" mi dice ormai dalla camera da letto

mi arriva una chiamata al cellulare
kiara

"MA STRONZA , SEI PROPRIO BRAVISSIMA EH! MI HAI LASCIATA QUA INSIEME A QUELLI STRONZ-" lei li ferma prima che il possa finire la frase

"amore, è necessario, dovete fare pace, se non funziona la convivenza forzata non so cosa fare"

"MA SIETE RINCOGLIONITI?! SECONDO TE IO MI STO CON LUI/LEI!"

diciamo la stessa frase contemporaneamente

"TU!" diciamo all'unisono

"JJ mettimi in vivavoce" dice JB dal telefono

"si, ma per dire cose sensate" dice JJ prima di metterlo in vivavoce e posare il telefono sull'isola della cucina

"siete dei pezzi di merda " dico

"grazie amore, comunque, noi non abbiamo intromesso la barca , non abbiamo spaccato il motore o altro, sono stati rafe e Topper" dice kiara dal mio telefono

"in che senso?" diciamo assieme

"dobbiamo venirvi a prendere..ma domani "

"JB! ma che cazzo di  fratello sei?!"

"grazie sorellina, comunque domani mattina verremo a prendervi.
stesso orario di oggi, ah a proposito che ora sono? "

"le 13:30, perché?" dice JJ

"che cazzo JB!"
"ci godo, così non stai con Lucy e trami cazzate"

"io ti salto va bene? ciao JB"

"amore?"
"dimmi kiara"
"sappilo, sono sempre con te, vado a riprendermi il pezzo della barca così domani sistemiamo assieme la barca"

"ma bene, ti amo sappilo, baciniii"
"anch'io ti amo, ci sentiamo "muah" "

"bacinii" dice JJ storpiando la voce per farla assomigliare alla mia , fallendo miseramente

"sparati " dico andando verso la camera da letto

"no, io ci sto là "

"ESPLODI!"

"graziee"





JJ

ok! altre 12 ore, ce la farò

"JJ!!!" urla charlotte dalla camera

"CHE VUOI?"

"AIUTAMI!!"

mi fiondo in camera, apro la porta con una forza che non sapevo nemmeno di avere

"CHÉ PERICOLO C'È? TI SEI FATTA MALE? "

oddio, mi sto preoccupando per lei... sì sono cotto di lei..

"mi aiuti a alzare la temperatura del condizionatore? sento freddo" mi dice facendomi gli occhi dolci

"credevo che fosse qualcosa di importante e che ti sia fatta male "

dico girando la manovella per alzare la temperatura

"quindi se io mi fossi fatta del male , ...tu mi avresti salvata?"

"certo, se morivi qua poi kiara faceva morire me , non mi conveniva "

"stronzo..." dice sottovoce

"TI SENTO! "

" vuoi farmi compagnia?" dice facendomi spazio sul letto

"dai..va bene"

appoggio la schiena alla testata del letto

"ti ricordi il primo incontro?" mi dice

"NON ME NE PUÒ FREGARE DI MENO COMUNQUE SONO CHARLOTTE"

"credevo te lo fossi dimenticato"  mi dice mettendosi davanti a me

"la felpa ce l'hai ancora?"

"ehm..."

"a new York?"
"no, qua.." mi dice arrossendo

"coccolona"

"mi odi , vero?"
"odiare no, ma mi stai sul cazzo si. tu?"

"sinceramente si, ma i tuoi vestiti no, hanno il tuo profumo e mi piace " dice portandosi al naso il colletto della maglia inspirando il mio profumo

"stasera, facciamo una cena in stiles pogues, con i pogues in videochiamata?"

"ADORO QUESTA IDEA!" lei si alza và,in salone e prende il libro che stava leggendo, e ritorna in camera

"cosa leggi?"

" shatter me , un dystopic -romance"
"un ché?"

"un romanzo distopico"

"spiega, mi piace quando parli dei tuoi libri"
mi piace veramente, l'enfasi che prova ogni volta che racconta qualcosa.

"distopico: un futuro lontano, quindi sarebbe ciò che potrebbe accadere in futuro"

"nel futuro c'è anche la possibilità che io e te ci  staremo simpatici?" le dico

"vedremo" mi dice lei con aria di sfida

"parlami del libro " le dico

e lei , come se fosse uno spot pubblicitario, mi spiega il libro, in ogni minimo dettaglio, e passiamo così il pomeriggio...









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