Il cuore delle mura

25 7 1
                                    

V

I'm sick of sight without a sense of feeling】
— how you remind me ✧


La mia vita aveva assunto una nuova routine: svegliarsi, fare colazione con Casper, prepararsi per andare all'università, concentrarmi sulla lezione senza lasciare che il pensiero del corvino da solo a casa mi distraesse, tornare per pranzare insieme, passare il pomeriggio a fare qualche attività suggerita da Isaac, tramite messaggio, cenare e andare a dormire con una strana stanchezza addosso.

Non avevo mai avuto problemi ad addormentarmi; a dirla tutta, la mia difficoltà più grande era svegliarmi, semmai, eppure, in quei giorni, grazie alle tante cose e alle novità che si erano infiltrate nella mia quotidianità, sembrava bastasse che poggiassi la testa sul cuscino per prendere sonno e che, soprattutto, fossi quasi entusiasta di svegliarmi, di vedere che avventure mi sarebbero aspettate quel giorno.

Era una novità per me, dato che la monotonia, la routine, non mi erano mai parsi dei dettagli da modificare, anzi, più la giornata era uguale a quella precedente più mi sentivo al sicuro, seppur Isaac si impegnasse da morire per portare del caos nel mondo che cercavo di tenere ordinato. Casper era un caos diverso, non potente e sconvolgente, non era un tornado come il suo creatore, no, lui era più una folata di vento che girava le pagine del libro che stavi leggendo, portandoti ad un capitolo nuovo.

Se avessi voluto, ero certo che sarei potuto tornare alla pagina che volevo, alla mia preferita, quella che mi dava tranquillità dato che la conoscevo perfettamente, ma, al momento, non sentivo di averne bisogno. Ero curioso di scoprire cos'altro c'era in quel libro che mi ero testardamente deciso a lasciare a metà, per non abbandonare la calma.

Un po' di vento andava bene.
Solo un po'.

«Nessun messaggio oggi, dal dottor Cooper?»

«Non ancora. Sarà occupato» mormorai, non prestando davvero attenzione alla conversazione, impegnato a togliere una maledetta incrostatura dalla padella, con la spugna piena di sapone.

«In realtà avrei io una richiesta per questo pomeriggio»

Sorpreso da quella rivelazione, alzai il viso dal lavandino, poggiando gli occhi sulla figura di Casper, il quale si trovava seduto sulla solita sedia, a guardare un documentario sui panda rossi in TV. A quanto pareva aveva una certa passione per gli animali.

«Una richiesta? Di che tipo?»

Dopo aver spento il televisore con il telecomando, si alzò, per camminare verso di me, con un sorriso contento.

«Quando l'altra volta siamo andati a quella mostra, sulla strada ho visto un canile. Mi piacerebbe andare a fare del volontariato»

Se Casper avesse avuto un cuore umano, sarebbe stato di dimensioni spropositate.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 12 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Echoes of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora