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CHLOE'S POV

Appena entro vedo la squadra di football, le cheerleader e le ragazze che si sono classificate dopo di me alla gara che vengono subito a salutarmi.

La squadra di football per metà è in piscina, il resto sta chiacchierando o giocando alla play, e poi vedo loro le due cheerleader a capo di tutte, se così posso dire.

Charlotte Moore e Jennifer Martin: con quest'ultima andavo alle elementari; sì, eravamo io, Jennifer e Noah. Alla fine della scuola eravamo arrivati a odiarci con tutti noi stessi, così abbiamo chiuso i rapporti. Non pensavo di trovarla qui, come non pensavo di trovarci Noah; vabbè, meglio ignorarli dato che qui la festa è anche per me.

Okay, come non detto: le due arpie iniziano a venire verso di me, allora mi do alla fuga andando da Emily e Mia; Liam non si sa dove sia finito, probabilmente è in piscina.

"Chloe Nott, tu ce l'hai fatta a continuare ginnastica alla fine" Jennifer, faceva ginnastica con me, ma alla fine si è arrabbiata perché ho raggiunto un livello più alto del suo. "Sì Jennifer sono io, che (s)piacere incontrarti" le dico.

"Perché, vi conoscete?" dice la biondina al suo fianco.

No guarda, l'ho salutata per piacere, non la conosco. Ma guarda te questa...

"Ah vero, lei è Chloe Nott. Charlotte, hai presente la moretta di cui ti parlavo? Ecco, é lei"

"Vabbè, col vostro permesso io me ne andrei, dato che vorrei provare a conoscere qualcun altro" e così mi allontano da 'ste due.

Arrivo davanti alla squadra di football e riconosco i due ragazzi che avevano il cartello all'uscita dagli spogliatoi, così vado verso di loro e mi presento " piacere, Chloe, anche se penso lo sappiate già, visto il cartello", "ah ciao; scusa, ma da lontano non ti avevo riconosciuta e poi col fatto che ti ho vista solo con un body di ginnastica addosso ho fatto un po' fatica. Comunque piacere, io sono Chris Anderson" ah! E così lui è il proprietario della villa, un bel ragazzo con i capelli di un castano scurissimo e degli occhi quasi neri.

A quel punto sposto lo sguardo sul ragazzo al suo fianco "piacere, Thomas Davis, onorato" dice ridacchiando. Allora gli stringo la mano e lo osservo meglio: ha i capelli rossi, degli occhi fra il blu e il verde e una carnagione abbastanza chiara.

Chris mi indica la piscina e andiamo a fare un bagno tutti insieme, entro in piscina e dopo circa un quarto d'ora esco e vado in bagno a cambiarmi il costume. Mi rimetto il vestito ed esco; appena uscita vengo praticamente investita da un ragazzo che fa parte della squadra, lo avevo già visto, ma non da vicino. Ha i capelli castano chiaro e due occhi di un verde bellissimo, "tu sei quella nuova vero? Vabbè non mi importa, togliti" mi dice, "sì sono quella nuova, dio mio calmati non ti ho fatto niente" mi spinge da parte e io di rimando gli pesto il piede "ahia!" urla, "così impari idiota" e mi allontano.

La serata procede bene, faccio amicizia anche con un amico di Chris e Thomas che si chiama Eric Brown, ha i capelli di un biondo molto chiaro e gli occhi verdi. Poi Chris si rivolge a me:

"Quello in cui ti sei imbattuta prima é mio amico, si chiama William; William Lee, è il capitano della squadra. Lo so che è abbastanza idiota, ma veramente, lascia perdere, è testardo come poche cose al mondo e deve avere sempre ragione" mi dice. "Ma perché sei suo amico?" gli chiedo. "Mi è sempre stato accanto e siamo amici dall'infanzia".

E poi arriva lui: Noah.

"Eccola la mia amichetta ginnasta, ti cerco da tutta la sera...finalmente ti ho trovata".

Dio, tenetemi o lo picchio

"Che bello vederti, cosa vuoi?" gli chiedo, "calmati, volevo solo salutarti" risponde lui.

Sì certo e io sono Zendaya

"Noah, seriamente, cosa vuoi?" gli chiedo esasperata. Allora mi prende e mi porta in un angolo appartato.

Adesso mi uccide

"Devo chiederti un favore" mi dice, "cosa?" "vedi, potrebbe piacermi la tua amica, Emily; puoi fare qualcosa?".

okay, questa non me l'aspettavo

"Allora, tanto per cominciare lei è abbastanza timida, quindi comportati in modo decente; come seconda cosa sinceramente non ce la vedo con uno come te, ma vedrò cosa posso fare"

"Grazie", "tu prova a chiamarmi di nuovo la mia amichetta ginnasta e salta tutto" lo avverto; sa quanto odio quel nomignolo, ma a quanto pare ha un cervello troppo piccolo per capire che non voglio essere chiamata così.

Nei prossimi giorni proverò a far avvicinare 'sti due.

Vado a prendere qualcosa da mangiare ed Emily e Mia mi raggiungono, Liam è in piscina da tipo due ore; ci sono due opzioni: o è annegato o è diventato  un pesce.

"Tu non bevi nulla?" mi chiede Mia "non posso: domani ho allenamento e la mia allenatrice ha detto che non posso" le rispondo. Marta era stata molto chiara su questo: non posso bere se il giorno dopo ho allenamento.

"Ma domani è domenica" mi dice; loro non sanno che mi alleno anche nei weekend, faccio solo due ore,  ma le faccio. "Mi alleno anche di domenica" le dico.

Allora sposto lo sguardo su William, Eric, Chris e Thomas: sono tutti e quattro con delle ragazze diverse da quelle che ho visto con loro 10 minuti prima, faccio una faccia schifata e distolgo lo sguardo.

Circa mezz'ora dopo Liam si decide ad uscire dall'acqua; ripeto, mi stupisco che non sia annegato. Mi saluta e va a cambiarsi tornando da noi vestito, mi guardo attorno e vedo che William mi sta puntando da lontano, mi chiedo cosa voglia e alla fine distolgo lo sguardo. Chiacchieriamo ancora per un po' e alla fine è arrivata l'ora di tornare a casa, così esco e mi ricordo che devo chiedere a qualcuno un passaggio. Ci sono disponibili Noah o William. Opto per Noah, dato che con mister sonomeglioditutti non ci voglio andare. "Noah mi daresti un passaggio?" gli chiedo speranzosa, "no guarda, scusa ma devo scappare".

Sparatemi prima che lo faccia da sola

Guardo William che mi osserva ridacchiando prima di voltarsi e andare alla macchina.

"Muoviti o ti lascio a piedi" mi urla. A quel punto decido di sbrigarmi e salire in macchina. Lui mette in moto e parte, mi chiede l'indirizzo e prende la strada per casa mia. "Per tua informazione mi fa ancora male il piede" mi dice, "per tua informazione nessuno te lo ha chiesto" gli rispondo. 

Lui ridacchia, "comunque sei proprio una nanetta in confronto ad altre ragazze. Oddio, ma hai anche i tacchi" dice scoppiando a ridere. 

Okay, non posso dargli torto, sono alta uno e sessanta scarso mentre lui é uno e novanta...in pratica lui è un grattacielo rispetto a me, ma dettagli...

"Prova a chiamarmi di nuovo così e ti ammazzo" lo avverto, "oddio che paura...nanetta".

Dio fra poco urlo

Faccio un respiro bello grosso e mi giro accorgendomi che sta ancora ridacchiando. "Sembri una pazza quando fai così", "io sarei una pazza? Ma guarda te questo".

Continuiamo a battibeccare e non so come, ma arriviamo a casa mia. "Beh, grazie per questa spettacolare esperienza, cerchiamo di non ripeterla mai più. Grazie", "Di niente nanetta, ci vediamo domani".

"Ma domani è domenica" gli dico, "come tu ti alleni di domenica, lo faccio anche io" mi dice. Lo saluto ed entro in casa.

Mi metto il pigiama e vado a letto, dato che non sono stanca, di più. 

ChloeWhere stories live. Discover now