Capitolo 4: Gioco di tensione

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La notte passa lentamente per Y/N, disturbata da un sonno inquieto e frammentato. Ogni volta che chiude gli occhi, sente ancora le labbra di Natasha sfiorare le sue, la pressione leggera di quel bacio proibito che le ha scatenato una tempesta dentro. Quando finalmente si sveglia, la luce del mattino filtra nella stanza attraverso le tende socchiuse, ma non porta la pace che sperava. Il battito del suo cuore è ancora irregolare, e la mente torna immediatamente a ciò che era accaduto la sera prima.

Si siede lentamente sul letto, i pensieri confusi e il corpo pesante come se non avesse dormito affatto. Un’ondata di emozioni contrastanti la travolge: da un lato, il desiderio di affrontare Natasha, di comprendere cosa stia accadendo tra loro; dall'altro, la paura di ciò che tutto questo potrebbe significare. Ogni singolo dettaglio della sera precedente continua a tormentarla, come un'eco che non può zittire.

Dopo una doccia rapida e meccanica, Y/N si veste in fretta, cercando di tenersi occupata per non pensare. Ma sa che la vedrà presto, sa che non potrà evitare Natasha per sempre.

Devi essere forte, si dice, fissandosi allo specchio. Ma anche la sua stessa riflessione sembra non crederci.

Mentre scende le scale, i suoi passi sembrano troppo rumorosi in una casa così silenziosa. Ogni gradino la avvicina alla cucina, dove sa che Natasha sarà. Il cuore le batte nel petto come se stesse per affrontare qualcosa di inevitabile. Quando entra nella cucina, la trova lì, seduta al tavolo con una tazza di caffè tra le mani, completamente a suo agio. Natasha indossa una maglietta nera aderente e un paio di pantaloni sportivi che mettono in evidenza ogni curva del suo corpo atletico. I capelli sono sciolti, ricadono in onde naturali, e sembra incredibilmente rilassata, come se la tensione della notte prima non avesse avuto alcun effetto su di lei.

"Buongiorno," dice Natasha con un sorriso leggero, quasi casuale. Ma Y/N può sentire qualcosa di più nascosto sotto quella superficie di calma. Lo sguardo di Natasha la attraversa come una lama sottile, facendola sentire esposta.

"Ciao..." mormora Y/N, cercando di mantenere la voce ferma. Si avvicina al tavolo lentamente, cercando di evitare un contatto visivo prolungato. Il suo cuore sembra rimbombare ancora più forte, e ogni muscolo del suo corpo è teso, come se fosse pronta a fuggire in ogni momento.

"Come hai dormito?" chiede Natasha, sorseggiando il suo caffè, con lo sguardo fisso su di lei.

Y/N sente quel semplice gesto come una sfida. È come se Natasha stesse testando i suoi limiti, osservando ogni sua reazione, ogni minimo segno di debolezza. Y/N cerca di mantenere il controllo, ma sa che è inutile nascondere ciò che sta provando.

"Bene," mente Y/N, distogliendo lo sguardo e dirigendosi verso il frigorifero per prendere qualcosa da mangiare. Ma il suo corpo tradisce la sua agitazione. Le mani tremano leggermente mentre apre la porta del frigorifero, e sente lo sguardo penetrante di Natasha seguirla, come se potesse percepire ogni suo battito accelerato.

"Davvero?" La voce di Natasha è bassa, morbida, ma c'è un leggero tono provocatorio, quasi sfidante. "Non sembravi molto rilassata stanotte."

Y/N si blocca, il respiro che si ferma per un attimo. Il frigo aperto davanti a lei sembra improvvisamente un rifugio troppo esiguo per nascondere il tumulto interiore. Sa esattamente a cosa si riferisce Natasha, ma non è pronta a parlarne. Non ancora.

"Sto bene," risponde Y/N rapidamente, forse un po' troppo in fretta, chiudendo il frigorifero senza prendere nulla. Le sue mani sono ora affondate nelle tasche dei suoi jeans, e il suo sguardo si abbassa, evitando quello di Natasha. Cerca disperatamente di trovare una via d'uscita dalla tensione che sta crescendo nella stanza.

Ma Natasha non è una che lascia le cose cadere facilmente.

"Y/N," la voce di Natasha è più bassa ora, quasi un sussurro. Si alza lentamente dalla sedia, con una grazia felina, come un predatore che si muove verso la sua preda. Ogni passo è misurato, ogni movimento deliberato. "Se c'è qualcosa che vuoi dirmi, sai che puoi farlo, vero?"

Natasha Romanoff: My StepmomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora