Capitolo 5: La sottile linea del desiderio

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Il pomeriggio si allunga pigramente nella casa, e l'atmosfera è calma, quasi serena. Y/N si siede sul divano del salotto, cercando di concentrarsi su un libro, ma le parole sulla pagina sembrano sfuggirle, sfocate dai pensieri che vorticano nella sua mente. Natasha è nei paraggi, da qualche parte, e Y/N sa che da un momento all'altro potrebbe metterla alla prova di nuovo. È stata una giornata piena di tensione nascosta, e ogni sguardo o tocco sfuggente di Natasha ha solo aumentato il peso sul petto di Y/N.

Ma ora c’è un nuovo elemento in gioco: Wanda. Sua madre naturale. La donna che l'ha cresciuta con affetto e protezione, ignara di ciò che stava accadendo tra Y/N e Natasha, la sua stessa moglie.

Il rumore dei passi leggeri di Wanda interrompe i pensieri di Y/N. Alza lo sguardo giusto in tempo per vederla entrare nella stanza, un sorriso caloroso che illumina il suo volto. Indossa una maglietta morbida e dei jeans, i lunghi capelli rossi sciolti sulle spalle. C'è qualcosa di rassicurante nella sua presenza, una sicurezza che Y/N ha sempre apprezzato.

"Tesoro, stai bene?" chiede Wanda con voce dolce, notando forse un po' di tensione nel volto di Y/N. Si avvicina, sedendosi accanto a lei sul divano. "Sei un po' distratta ultimamente."

Y/N forza un sorriso, cercando di nascondere il tumulto interiore. "Sì, tutto bene, solo un po' stanca," risponde, ripetendo la stessa scusa che ormai sembra usare ogni giorno. Ma c'è una parte di lei che si chiede per quanto tempo potrà mantenere questo segreto davanti a sua madre.

Wanda annuisce, apparentemente soddisfatta dalla risposta, ma il suo sguardo amorevole rimane su Y/N per qualche secondo di troppo, come se stesse cercando di leggere oltre la superficie. Poi, con un sorriso leggero, si rilassa sul divano accanto a lei.

"Natasha dov'è?" chiede Wanda con un tono casuale, mentre prende il telecomando e accende la televisione. "Non la vedo da un po'."

Y/N si irrigidisce leggermente, ma cerca di non farlo notare. "Non lo so, forse in giardino." Cerca di mantenere la voce neutra, ma sa che Natasha è stata nei paraggi, osservando, silenziosa, pronta a entrare in scena al momento giusto, come sempre.

Come se le parole di Y/N l’avessero invocata, Natasha appare sulla soglia del salotto, un sorriso enigmatico sul volto. Indossa un semplice top nero e dei pantaloni aderenti, la sua figura agile e perfetta, e i suoi occhi si posano subito su Y/N, con quel familiare sguardo intenso che la fa sentire vulnerabile e nuda.

"Ah, eccoti," sorride Wanda, allungando una mano verso Natasha mentre lei si avvicina. "Stavamo giusto parlando di te."

Natasha si avvicina, con la solita andatura felina, e si siede dall'altro lato di Y/N, sul divano. Ora, Y/N è intrappolata tra sua madre e Natasha, la tensione nel suo corpo che cresce come una corda tesa pronta a spezzarsi. Il calore di Natasha è così vicino, così palpabile, e il sorriso sul suo volto è un chiaro segno che sa esattamente cosa sta facendo.

"Mi siete mancate," dice Natasha, con una voce morbida e calda, ma Y/N sa che c'è un doppio senso nascosto dietro quelle parole. Natasha le sfiora leggermente il braccio con la sua mano, quasi impercettibile, ma Y/N sente quel tocco come una scossa elettrica. Natasha sa come giocare con lei, come provocarla anche sotto lo sguardo amorevole di Wanda.

Wanda, ignara di tutto, sorride e si appoggia alla spalla di Natasha, completamente rilassata. "È bello avere un po' di tempo tutte insieme," dice, con gli occhi fissi sulla televisione. "Ultimamente siete entrambe state così occupate."

Il respiro di Y/N si fa più corto, mentre Natasha si avvicina ancora di più. Le ginocchia di Natasha sfiorano deliberatamente le sue, un contatto quasi innocente, ma che fa salire l’adrenalina nel corpo di Y/N. Il cuore di Y/N batte forte nel petto, ma cerca di mantenere la calma, sperando che sua madre non noti nulla di strano.

Natasha Romanoff: My StepmomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora