Capitolo 4

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Vedo che Nate si toglie la giacca di pelle, e me l'ha mette addosso.

"Stellina stai calma, respira okay?"
Cerco di respirare ma continuo a singhiozzare.

"Mi vuoi dire cosa è successo" mi dice mentre si inginocchia alla mia altezza.

"Non ti importa puoi pure tornare dentro io sto bene."

"Le cazzate dille a qualcun altro stellina, con me non funziona."

"Oh ma che caro ti stai preoccupando per me?"
Non mi risponde, si limita solo a guardami.

"Dimmi cosa è successo, qualcuno ti ha toccata?"
Senza dire nulla prendo il telefono e gli mostro il video.

E di nuovo a sentire quelle parole inizio a piangere.

"Lui mi ha tradita, più volte, quando io forse l'ho aspettavo per un appuntamento lui se ne scopava una.

"Forse.. forse sono io il problema. Non sono stata all'altezza a essere una brava ragazza, forse non ero abbastanza bella come le altre oppure" dico mentre rimango senza fiato.

"Smettila di dire cazzate, era solo lui che non gli bastava la propria ragazza ma gli servivano altre, e non riusciva a tenere il proprio cazzo nei pantaloni."

Prima che potessi dire altro, sentii il vomito che mi stava per uscire.

Riuscì a girarmi in tempo a vomitare tutto lo schifo che ho bevuto,

Lui si avvicinò e con le sue mani fredde mi prese i capelli e me li toglie dal viso.

"Non sapevo fossi un principe azzurro" dico mentre mi metto a ridere.

"Sono tutto altro che un principe azzurro, tesoro." Dice con il suo solito ghigno.

"Vieni ti accompagno a casa sei ubriaca fradicia."

"No no no, io non mi faccio accompagnare da te" dico mentre gli punto un dito sul petto.

"Preferisco andarci da sola, a piedi."

"Ma se manco ti reggi stellina." Dice ridendo.

Provo ad alzarmi ma finisco per cadere addosso a lui, che però mi prese per i fianchi e mi rialzò.

"Va bene forse non riesco a camminare ma chiederò un passaggio a qualcun altro sicuro non a te." mi sposto dalla sua presa che era ancora salda suoi miei fianchi.

"Sei proprio una ragazzina disobbediente, dovrò fare con la forza allora."

Neanche in tempo di girarmi che mi prese e mi mise sulla spalle come un sacco di patate.

"MOLLAMI GIÙ RAZZA DI IMBECILLE!!" Urlo mente continuo a tiragli pugni sulla schiena.

"Se continui così potrei tirarti un bello schiaffo sul culo, stellina." Dice tutto divertito.

"Sei un uomo morto se lo fai Harris."

Subito dopo mi mette giù seduta su una moto.

"Non se ne parla non salirò su una moto, poi con te."
"Smettila di essere noiosa, non morirai mica."

"Beh su questo non ne sono sicura."

Dico mentre lui orami mi ha già messo il casco.

Quando si siede sulla moto, lo stringo forte a me, non so perché l'ho fatto ma ne sentivo veramente il bisogno.

Partiamo e la moto sfreccia a tutta velocità,
dalla paura mi stringo ancora di più a lui.

Subito dopo la sua mano comincia ad accarezzarmi la gamba, come per rassicurarmi.

Sento un brivido passarmi sulla spina dorsale.

Se non fossi così ubriaca gliela taglierei quella mano.

Arriviamo davanti a casa mia, e senza neanche poter proferire una parola, lui mi riprende in braccio come prima.

"Che non ti diventa un'abitudine Harris, non vuol dire che se sono ubriaca io non ti odi."

"Farò finta di crederci allora." dice mentre mi prende la borsetta e tira fuori la chiave di casa.

Saliamo su e mi poggia sul letto di camera mia.

"Ma che carina che sei, con queste guanciotte paffutelle." mi prende in giro mentre guarda una foto di me da bambina.

"Nessuno ti ha dato il permesso di curiosare nelle mie cose Nate." Mi avvicino mentre cerco di rubargli la foto.

"Già passiamo hai nomi stellina?"

Si avvicinò a me togliendo tutta la distanza che c'era tra noi.

Non riesco a non soffermarmi sulle sue labbra,
Erano rosee e carnose.

"Ti prego smettila di guardami così, sei ubriaca e se continui così non riuscirò più a controllarmi."

Gli metto le mani sul petto e mi avvicino ancora di più.

"A controllarti a fare cosa?" Lo provoco.

Si avvicina alle mie labbra e mi sussurra:

"A metterti la lingua in bocca fino a toglierti il fiato, Hazel."

Era la prima volta che pronunciava il mio nome, e il modo con il quale l'ha pronunciato mi mandò una scarica di brividi  per tutto il corpo.

Credo proprio che l'alcol mi abbia dato alla testa.

Si allontanò da me e scese giù di sotto.

Mentre lui era giù, presi il mio pigiama con gli orsacchiotti e andai a farmi una doccia.

Quando uscii fuori lo trovai seduto sul mio letto con in mano un bicchiere d'acqua e una pastiglia.

"Posso dire che hai veramente un pigiama molto sexy stellina." Dice guardandomi dalla testa ai piedi.

Alzo gli occhi al cielo e non dico nulla, mi faceva troppo male la testa per litigare con lui adesso.

"Grazie per tutto quello che hai fatto stasera."
Sussurro mentre mi siedo accanto a lui.

Mi guarda negli occhi e si mette a ridere

Che stronzo

"Che hai da ridere ti sto ringraziando, che c'è di male scusa?"

"Mi stupisce che la signorina Martinez chiede scusa a qualcuno."

"Dovrei essere onorato allora." Dice tutto fiero.

"Non sentirti troppo importante, sarà la prima e l'ultima volta che lo faccio." Dico mentre mi butto sul letto e mi avvolgo nelle coperte.

"Credi che lui mi abbia mai amata?" Dico mentre mi scende una lacrima.

"Questo non lo so, ma non meriti di stare male per uno stronzo come lui."

"Adesso dormi, ne hai bisogno." Mi sussurra mentre mi copre con le coperte. 

"Buonanotte stellina."

E se ne va via.

Subito dopo mi addormentai in un sonno profondo.






Spazio autrice:

Cosa ne pensate del capitolo?

Spero un sacco che vi sia piaciuto.❤️
Nella storia non volevo parlare solo dell'amore. Ma anche dei problemi che trafiggono molte persone.
Come si è potuto capire Hazel non ha un buon rapporto con il suo fisico tantomeno del cibo.
Ma non sarà l'unica a soffrire.

un bacio a tutti❤️

~andy

BROKEN HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora