Side-Story 6: La Magia di Fine Estate

117 10 18
                                    

Il mondo magico italiano non mancava certo di tradizioni e riti di passaggio, soprattutto per i giovani adolescenti di Aeternam.

Ma fra tutte le abitudini ereditate da fratelli maggiori, genitori, cugini e amici più grandi ce n'era una che aveva un valore simbolico unico e assolutamente inestimabile. La vacanza di fine estate.

Soprattutto per gli studenti appena diplomati, la vacanza di fine estate era un modo per mostrare a tutti i compagni più giovani che mentre per loro stava finendo la libertà, ad un passo dal rientro ad Aeternam, per chi si era diplomato stava solo per iniziare una nuova vita fatta di avventure, Accademie, Università, viaggi e opportunità.

Non a caso, se i più giovani sceglievano mete vicine alle loro città e quartieri magici di residenza, i più grandi migravano tutti verso le mete più richieste e alla moda e fra tutti gli approdi vacanzieri magici non c'era posto più in vista di Porto Lecausia, una piatta cittadina di pietra bianca affacciata sulle splendide acque azzurre del Salento.

E fra tutti i gruppi di amici che avevano prenotato un hotel incantato a Porto Leucasia nessuno era più riconoscibile, seguito tramite Magipost e notato in città e in spiaggia più di quello composto dagli ormai diplomati Incantatori: Tommaso Lava, Guglielmo Torre, Nicolas Lucente e il loro compagno sull'orlo del sesto anno Vincenzo Tini.

Un quartetto che dava decisamente nell'occhio e che si godeva la prima settimana di settembre con tutto l'entusiasmo possibile.

Quel venerdì mattina, sulla terrazza dell'albergo "Le code di sirena", i tavoli di legno bianco e azzurro erano gremiti di ospiti intenti a servirsi la colazione dal ricco buffet.

Nicolas Lucente arrivò portando in mano un bicchiere di succo fresco e due pesche, mentre davanti a sé faceva levitare un piattino con cornetto farcito, un pezzo di crostata e mezzo pasticciotto alla crema.

Tommaso gli fece spazio sul tavolo: «Devi dare da mangiare a un regimento?» gli chiese ridacchiando.

Nicolas alzò le spalle e fece adagiare il piattino sul tavolo: «La colazione è il pasto più importante» disse sedendosi.

Vincenzo sorseggiò la sua tisana fredda: «Non so come fai a non avere lo stomaco sottosopra dopo ieri sera»

«Non basta qualche Ombra di Mamau per stendermi» disse Nicolas addentando il suo cornetto.

Vincenzo si sentì male alla sola pronuncia della bevanda: «Invece io penso che le mie budella siano diventate nere come quel dannato drink»

«Devi ammettere però che era davvero delizioso» aggiunse Tommaso che subito si rivolse a Guglielmo: «Dico bene?»

L'amico non rispose, continuando a fissare lo schermo del suo telefono incantato.

«Guglielmo?» lo chiamò ancora Tommaso.

Lui fece solo un cenno d'assenso, senza alzare lo sguardo.

Tommaso gli sfilò il telefono dalle dita: «Puoi smetterla di scriverti con Perla cinque minuti e goderti la nostra vacanza fra amici?»

Guglielmo protestò tentando di riafferrare il suo telefono: «Non la sento da ieri mattina! Volevo solo farle sapere che sono ancora vivo»

«Che c'è pensa che non sappiamo badare a noi stessi?» esclamò Nicolas con la bocca piena di cornetto.

Guglielmo alzò un sopracciglio: «Bè avete quasi ucciso Vincenzo ieri sera quindi direi che ha ragione»

«Ha solo bevuto troppo, non sarebbe mica morto!» disse Tommaso ridandogli il telefono.

Guglielmo sospirò: «Sì e poi vi siete buttati in acqua dagli scogli nel bel mezzo della notte»

Nicolas cinse le spalle di Vincenzo: «Non lo avrei mai lasciato affogare»
Tommaso scoppiò a ridere: «Non più di quanto non fosse già affogato nell'Ombra di Mamau»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Aeternam Side StoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora