Simone si sente colpito da tutta questa amarezza da parte di Manuel, come se tutto fosse immobile, bloccato tra il passato e il presente.
Le sue parole risuonano nella sua mente, come un richiamo che non riusciva a ignorare.Durante la prima lezione di filosofia, il professore parlava come primo argomento di libertà e scelte, ma Simone si sentiva prigioniero.
Lo sguardo di Manuel lo bruciava, e ogni volta che i loro occhi si incrociavano, il mondo intorno a lui svaniva.
È come se il tempo si fermasse, e lui rivivesse i momenti felici delle elementari, le risate, le confidenze.
Ma ora, tutto era cambiato.
La prima ora con il professore è finita, adesso è l'ora di matematica con la professoressa Girolami, dove Simone non da tanta importanza, nonostante fosse sempre stata la sua materia preferita, la sua testa è ormai presente un solo pensiero.
Manuel.
Non riesce a concentrarsi a lezione, si sente sconfortato e sentiva il suo stomaco contorcere.
"perché deve essere così?" pensa, guardando il ilbro di matematica aperto davanti a sé.
Poi solleva gli occhi e li punta verso Manuel, che sembra anch'esso distratto dalla lezione.
Cosí rimane a fissarlo per un pò.
«Simone!» rimprovera la professoressa, facendo girare di scatto lo sguardo verso di essa.
«Sei con noi?» gli chiede.
«Si, mi scusi» risponde.
«Hai qualcosa in mente, Simone?» dice poi.
«N-non lo so...» balbetta Simone, nervoso.
«Cosa ti distrae così tanto?»
Simone abbassa lo sguardo
«È solo che... non riesco a concentrarmi.»
«Capisco, a volte succede. Vuoi dirmi cosa ti preoccupa?»
Simone sospira.
«È una cosa che riguarda me, può essere personale no?».
La professoressa ci pensa su e risponde «Va bene, rispetto pure la tua privacy - dice facendo un piccolo sorriso - Dunque, riprendendo il nostro argomento che stavamo discutendo.....».
La professoressa torna a spiegare e Simone si sforza di seguire la lezione, ma la mente continua a tornare a Manuel e alla sua costante ostilità.
Ogni sguardo, ogni commento del passato riaffiora, portando con sé un carico di frustrazione.
Si sente stanco di questa situazione.
Vorrebbe solo poter vivere tranquillamente senza doversi preoccupare di come gli altri lo vedono.
Guardando fuori dalla finestra, vede i compagni di un'altra classe che ridono e scherzano facendo motoria con il professor Battaglia.
La sensazione di isolamento lo colpisce ancora di più.
«Perché deve essere così difficile?» pensa, mentre il cuore gli pesa nel petto.
«Devo trovare un modo per affrontare tutto questo» pensa ancora.
Ci pensa e ripensa ma Il suono della campanella lo riporta alla realtà.
«Bene ragazzi, l'ora è terminata e potete uscire fuori, ci vediamo domani» dice la professore e i suoi compagni la salutano.
Poi iniziano ad uscire anche loro, ma Simone rimane fermo per un momento, cercando di mettere ordine nelle emozioni confusionali.
Quando alcuni dei suoi compagni escono, si alza lentamente dal banco ed esce dalla classe, cercando di evitare Manuel.
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𝙎𝙐𝙋𝙀𝙍𝘽𝘼𝙏𝙏𝙄𝙏𝙊 | 𝙎𝙄𝙈𝙐𝙀𝙇🦠
Romancemanuel e simone sono amici d'infanzia, ma a causa delle loro personalità diverse, si ritrovano ad odiarsi durante le scuole medie. al terzo anno di liceo, i due si rincontrano quando manuel viene bocciato. inizialmente, le loro interazioni sono tese...