CAPITOLO TREDICI

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Spinto da Zayn, Louis si ritrovò sul pavimento dell'ingresso di casa del moro. Cercò di ripararsi con le mani per non urtare il viso, provò a di risollevarsi, ma l'uomo più grande si gettò su di lui di peso, facendolo crollare a terra. Lo schiacciò sulle piastrelle fredde, usando il peso del suo corpo. Con la faccia sul pavimento e le mani di nuovo bloccate dalla presa del moro, Louis si dimenò, piagnucolando disperato. Zayn si sdraiò sopra di lui, tenendogli i polsi saldamente e spingendo il torace muscoloso contro la sua schiena. "Stai zitto e fermo, non farmi incazzare" gli intimò con voce roca, usando la mano libera per sfilargli la camicia dai pantaloni, muovendo il bacino per strusciarsi allusivamente contro di lui. "No, no, lasciami!" urlò il ragazzo, muovendo le gambe spasmodicamente e tremando. "Quante storie, ragazzino!" esclamò Zayn, ridacchiando: "Ti agiti come se non fossi abituato, a prenderlo in culo ogni giorno!". Quelle parole ridestarono nel più piccolo tutte le sue paure ed insicurezze, mentre singhiozzava senza riuscire a trattenersi. Era solo quello, anche per il suo daddy? Un corpo da usare, per il piacere? Un oggetto, da prestare come se non avesse emozioni e sentimenti. "Smetti di piagnucolare!" gli urlò contro l'altro: "Cazzo, quanto sei fastidioso!". Con un moto di stizza, il padrone di casa si alzò in piedi sempre tenendolo per i polsi e trascinandolo con sé verso il vicino salotto. Da un mobile vicino al divano, prese delle corde con cui gli legò i polsi, colpendolo violentemente in viso, con il dorso della mano, quando il giovane tentò di divincolarsi. "Smetti di darmi fastidio o, giuro, che ti faccio sputare sangue!" lo rimproverò alterato. Dopo avergli legato i polsi, gli strappò via la camicia, facendo volare ovunque i bottoni. Louis si morse un labbro per non protestare, nuove lacrime che si formavano nei suoi occhi nel vedere distrutto un regalo del suo daddy. Zayn allungò entrambe le mani, per pizzicargli violentemente i capezzoli, sorridendo quando il più giovane gemette di dolore. Lo spinse poi all'indietro facendolo cadere sul divano, afferrandogli il mento con una mano e fissandolo mentre usava l'altra per sbottonargli abilmente i pantaloni. Louis cercò di alzarsi, ma Zayn lo spinse di nuovo giù, con più forza. Lo fece distendere per sfilargli i pantaloni, lasciandolo solo con i minuscoli slip addosso. L'uomo si leccò le labbra, squadrandolo con uno sguardo affamato. La sua evidente erezione, spingeva sul cavallo dei pantaloni dello smoking. Vedendolo momentaneamente distratto, Louis si lasciò scivolare sul pavimento e poggiò i piedi, cercando di scappare nonostante i polsi legati. Zayn si riscosse immediatamente e si mosse veloce, per fermarlo. Era più alto e allenato, così lo raggiunse subito, afferrandolo per i fianchi e lanciandolo di nuovo sul divano. Lo girò rudemente, schiacciandolo con il viso sui cuscini, spingendogli un ginocchio sulla schiena. "Ma sei sordo o, solo, stupido!" gridò, fuori di sé. Era eccitatissimo e quel ragazzino gli stava rendendo molto difficile, farsi una bella scopata. Immobilizzandolo contro il divano, al punto in cui per Louis era difficile anche solo respirare, abbassò una mano e la insinuò dentro gli slip del più giovane. "Adesso ti insegnò io ad obbedire, stupida puttana!". Spinse rudemente due dita dentro la fessura stretta del giovane, ridacchiando quando lo sentì mugolare di dolore, cercando di spostarsi. Sforbiciò le dita, incurante della resistenza dei muscoli e della mancanza di lubrificante. Dopo pochi secondi, aggiunse un terzo dito, ruotando il polso e spingendosi fino in fondo mentre il giovane singhiozzava, piangendo per il dolore e l'umiliazione. Lo torturò per lunghi minuti, prima di ritrarre la mano per strappare via gli slip, lanciandoli lontano. Louis era ormai immobile, l'unico suono che si sentiva erano i suoi gemiti soffocati, intervallati da singhiozzi. Zayn si alzò in piedi per togliersi i pantaloni ed i boxer, massaggiandosi languidamente il membro eretto e già umido. Prese per i fianchi il ragazzino inerme e lo gettò sul pavimento duro, ordinando con voce alterata dalla rabbia e dall'eccitazione: ""Sulle ginocchia, idiota! E smetti di piagnucolare, cazzo!". Quando il ragazzo non si mosse, lo colpì forte con il piede su una coscia, avvisandolo: "Fai come ti ho detto, o la prossima volta miro a quel ridicolo cazzetto che ti ritrovi!". Louis rabbrividì, cercando di alzarsi, in difficoltà per le mani legate. Si sollevò sulle ginocchia, mentre Zayn gli spingeva rudemente la testa per farlo piegare in avanti. "Solleva il culo, è l'unica cosa buona che hai!" lo prese in giro, ridacchiando poi crudelmente. Una volta che lo ebbe posizionato come voleva, il moro si abbassò per prendere un preservativo dalla tasca dei pantaloni, che giacevano sul pavimento. Lo infilò rapidamente, spostandosi poi dietro al più piccolo ed annuendo soddisfatto. Mordendosi un labbro in anticipazione, strinse una mano a pungo e lo colpì alla schiena, ammonendolo duramente: "Resta in posizione, troia o queste si sembreranno solo carezze in confronto a quante te ne darò". Louis si ritrasse istintivamente, rilasciando un grido di dolore per la forza del colpo, che rimbombò dentro di lui. Zayn lo colpì più volte, facendolo piegare in avanti, respirando con affanno e piangendo di nuovo. Quando il moro si fermò, il ragazzo si sforzò di ritornare alla posizione indicategli, temendo che lo colpisse ancora. Ma l'uomo lo afferrò per i fianchi, sollevando il bacino verso di sé mentre si appoggiava a terra per portare la propria erezione ad affondare nel buchetto, già arrossato dalla penetrazione brusca di poco prima. Si spinse dentro con un gemito, esclamando in tono soddisfatto: "Cazzo, che culetto stretto che hai! Ha ragione Harry a tenerti in giro, solo per questo!". Lo tenne stretto per i fianchi, manovrandolo a proprio piacimento mentre lo scopava forte, i fianchi che sbattevano contro il fondoschiena morbido del più giovane. Louis si sentì debole, incapace persino di continuare a singhiozzare, tutto era sfocato e confuso mentre sentiva l'uomo grugnire di piacere e venire nel preservativo.

Quello che daddy vuole - Larry (Sconsigliata a pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora