Your not the Same

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           ALLISON POV:

Mi blocco, non lo ha detto davvero...
È sparito per 2 anni, non ha chiamato, non ha scritto, nulla di nulla.
E ora si permette anche di chiamarmi ancora "Allison" come quando eravamo piccoli.

Non ho permesso a nessuno, neppure a mia madre, di chiamarmi in quel modo, poiché ogni singola volta che sentivo quel nome pensavo a lui, ed il solco nel mio cuore si allargava leggermente.

Mi è mancato ogni giorno di più. Tutti i giorni.

Perché fa così? Perché non mi ha detto che era qui? Perché non mi ha più cercato?

In quel momento vengo sovrastata dalla rabbia, stringo i pugni mentre il mio respiro si intensifica.

Michael curva la testa di lato e mi sorride, sembra che la situazione lo diverta.

Le voci degli altri compagni di classe mi sembrano rimbombare nella mia testa, sento gli occhi di tutti puntati addosso, inizio a guardarmi intorno furtivamente, ci stanno fissando tutti.

Odio essere al centro della situazione, odio essere guardata.
Mi rigiro verso Michael che continua a rivolgermi un sorrisetto di sfida.
Odio lui.

Non riesco a sopportare gli occhi di tutti fissi su di me, così mi risistemo la cartella in spalla, e sbuffo passando da parte a Michael urtando la su figura, per poi dirigermi verso la porta.
Sulla soglia mi fermo, guardo indietro con la coda del occhio, e noto che non mi ha seguita con lo sguardo, è ancora di spalle, immobile.
Sospiro ed esco dalla classe.

Voglio andare a casa.
Provo a chiamare mia madre che ovviamente non risponde, così mi incammino verso casa.
Vengo risucchiata dai miei pensieri.
Una voce mi fa trasalire

"Aspetta Ally!"
Mi volto e vedo Jay che mi sta seguendo.

"Lasciami sola Jay" le rispondo scocciata, poi mi pento di essere stata così scorbutica e aggiungo un: "ti prego"

Jay sembra non curarsi della mia richiesta e continua a seguirmi, fa un piccolo scatto e mi raggiunge.
Si posiziona davanti a me per obbligarmi a fermarmi.

"Ally mi spieghi che cazzo è successo con il tipo nuovo?"

"Nulla, è che lo conosco"
Conoscevo penso tra me e me.

"Cosa?"

"Amico di vecchia data, ok?!"
Asserisco decisa per farle capire che non ne voglio discutere.

A quel punto faccio per superarla e continuare ad andare verso casa, poi però penso a quello che succederà questa sera:

Tornerò a casa, mi chiuderò in camera, e cadrò nei miei pensieri più profondi.
In questo momento ho troppe cose per la testa e so che è troppo presto per gestirle.

Così ritorno sui miei passi, la guardo e le chiedo timidamente:

"Senti Jay, non è che per caso oggi posso dormire da te?"

Lei mi guarda confusa, ed un po' riluttante mi risponde

"Certo, va bene, ma mi devi delle spiegazioni Ally"

Non rispondo.
Ci incamminiamo verso casa sua in silenzio.

Arriviamo davanti a casa sua, è bianca e moderna.
È molto più grande di casa mia.
Entriamo e andiamo a sederci al tavolo della cucina.

"Facciamo merenda?" Jay prova a tirarmi su il morale.

"Non ho fame, grazie." Le rispondo, le mento.

"Cosa? Tu non hai fame? Deve averti proprio sconvolta il nuovo ragazzo..." afferma sorpresa.

Too late...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora