🪰Kid Yugi🪰

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Kid Yugi, rapper dall'anima tormentata e con un talento innato per trasformare le sue emozioni in versi, non aveva mai pensato di potersi innamorare davvero. Le sue giornate erano piene di musica, concerti, studio e caos. Ma poi era arrivata Sara, e tutto il suo mondo si era capovolto.

L'aveva incontrata una sera di pioggia, fuori da un locale di Milano. Lui stava fumando una sigaretta, cercando di rilassarsi dopo uno show particolarmente intenso. Era lì, appoggiato al muro, con il cappuccio tirato su, quando lei gli passò davanti, con un'aria completamente diversa da quella delle altre ragazze che frequentavano i suoi concerti. Non era vistosa né cercava attenzione; c'era qualcosa di elegante e misterioso nel modo in cui camminava sotto la pioggia, senza preoccuparsi troppo di bagnarsi.

Yugi la fissò, attratto da quella tranquillità che sembrava opposta alla sua vita sempre frenetica. Lei si accorse dello sguardo e si fermò. Senza dire nulla, gli lanciò un'occhiata diretta, come se stesse sfidando qualcosa in lui. E in quel momento capì che voleva conoscerla.

"Ti serve un ombrello?" le chiese, con quel tono un po' scherzoso che usava spesso per rompere il ghiaccio.

Sara si fermò e lo guardò con un sorriso timido, alzando le spalle. "Forse sei tu che ne hai bisogno. Io mi ci sto abituando."

Da quel momento, iniziarono a parlare. E quella sera di pioggia, sotto un portico affollato, nacque qualcosa che nessuno dei due avrebbe potuto prevedere. Le loro conversazioni erano intense, a volte semplici, altre piene di una profondità che Yugi non era abituato a trovare in chi lo circondava. Sara non era affascinata dalla sua fama o dalla sua musica. Era attratta da lui, dalla persona dietro il rapper. Voleva conoscerlo davvero, con tutte le sue insicurezze, paure e sogni nascosti.

Con il passare dei mesi, la loro storia si fece più intensa. Tra tour, giornate in studio e momenti di silenzio passati insieme, scoprirono quanto fossero legati. Sara era la sua calma in mezzo alla tempesta. Ogni volta che si sentiva perso o schiacciato dalle aspettative del mondo, bastava guardarla per sentirsi a casa. Lei riusciva a dargli una pace che non aveva mai provato prima.

Una notte, dopo un concerto a Roma, erano tornati insieme nel loro appartamento, un piccolo rifugio lontano dal caos del mondo esterno. La città dormiva, ma Yugi non riusciva a chiudere occhio. I pensieri gli giravano in testa, come sempre accadeva dopo uno show. Era sdraiato sul letto, con Sara che dormiva tranquilla accanto a lui, il viso rilassato in un sonno profondo. Yugi la guardava, una sensazione di gratitudine che gli stringeva il cuore.

"Non so come fai a sopportarmi," mormorò sottovoce, accarezzandole dolcemente una ciocca di capelli.

Lei si mosse leggermente, aprendo gli occhi e sorridendo. "Perché ti amo," rispose semplicemente, con quella sincerità che lo disarmava ogni volta. "E perché so che tu ami me, anche quando fai di tutto per nasconderlo."

Era vero. L'amava più di quanto avrebbe mai saputo esprimere con le parole. E in quel momento, decise che non voleva più nasconderlo, né a lei, né a se stesso.

Le settimane passarono, e la loro vita continuò, tra alti e bassi, tra momenti di pura felicità e giornate più difficili. Ma un giorno, Sara sembrava diversa. C'era qualcosa nei suoi occhi, una luce nuova, ma anche un'ombra di preoccupazione che non riusciva a nascondere.

"Devo dirti una cosa," iniziò, mentre si sedevano sul divano. Yugi la guardò, un po' preoccupato.

"Cosa c'è, amore?" chiese, prendendole la mano.

Sara lo guardò negli occhi, esitante per un attimo. Poi sorrise, un sorriso timido ma pieno di emozione. "Sono incinta."

Per un istante, Yugi rimase in silenzio, il cuore che gli batteva forte nel petto. Non sapeva esattamente cosa provare. Era un misto di sorpresa, paura, ma soprattutto una gioia profonda che non riusciva a contenere.

"Incinta?" ripeté, quasi incredulo. "Di me?"

Lei annuì, con gli occhi che brillavano. "Sì, di te. Siamo... siamo davvero in questa insieme."

Yugi si sentì sopraffatto dall'emozione. Non era mai stato uno che si immaginava padre, né si era mai visto costruire una famiglia, ma ora, con Sara accanto, tutto sembrava diverso. Non c'era più paura, solo la consapevolezza che quello era il passo giusto, che loro due, insieme, potevano affrontare qualsiasi cosa.

Si alzò, tirandola su con sé e abbracciandola forte, con una mano sulla sua pancia, ora il centro del loro futuro. "Non so se sarò bravo in questo," disse con un sorriso incerto, "ma ti prometto che darò tutto me stesso."

Sara lo baciò dolcemente, sentendo l'amore e la sincerità nelle sue parole. "Non ho dubbi," rispose. "Sarai il miglior papà che questo bambino possa avere."

E mentre la notte avanzava, stretti l'uno all'altro, sapevano che quella nuova avventura avrebbe cambiato tutto. Ma erano pronti, insieme, a scrivere il prossimo capitolo della loro vita, con una nuova vita che cresceva dentro di lei, pronta a unire ancora di più i loro cuori.

chisenonio04

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