A Roma, la situazione era diventata insostenibile. Domiziano, furioso e in preda alla disperazione, non lasciava nulla di intentato per ritrovare sua figlia. Le strade erano piene di soldati e guardie, assoldati per perlustrare ogni angolo della città. Nessuno osava contraddirlo, sapendo che la sua ira era pericolosa. Gli ordini erano chiari: trovare Marzia a ogni costo e punire i responsabili con una ferocia esemplare.
Demetra, nel frattempo, si era chiusa nel suo dolore. Ogni momento senza notizie della figlia era un tormento. Passava ore in lacrime, immaginando le peggiori atrocità che potevano essere inflitte alla sua bambina. Ogni volta che qualcuno bussava alla porta, il cuore di Demetra sobbalzava, sperando di sentire che Marzia fosse stata ritrovata. Ma ogni volta, i messaggeri non avevano buone notizie.
La città stessa risentiva della tensione. I cittadini vivevano nel timore della rabbia di Domiziano, e i patrizi e senatori cercavano di non essere coinvolti nella vicenda, per paura di finire nel mirino del potente uomo. La paura serpeggiava nelle strade, e voci di complotti e tradimenti si diffondevano rapidamente, alimentando il caos.
Domiziano non si fermava un attimo. Ogni notte convocava riunioni segrete con i suoi uomini di fiducia, delineando piani sempre più disperati per individuare i rapitori. La sua mente era consumata dal pensiero della figlia, e non avrebbe esitato a far pagare caro a chiunque fosse stato coinvolto nel rapimento. Non c'era pietà nelle sue intenzioni, solo la sete di vendetta e la volontà di riportare Marzia sana e salva.
La pressione era alle stelle, e tutti sapevano che una sola scintilla avrebbe potuto scatenare una tempesta senza precedenti a Roma.
Nel nascondiglio in cui Marzia si trovava insieme a Gaio e Agrippa, l'atmosfera era tesa e carica di preoccupazione. I tre cercavano di trovare una via d'uscita da quella situazione disastrosa, ma ogni opzione sembrava portare solo a ulteriori complicazioni. Marzia, pur mantenendo un atteggiamento forte e deciso, sapeva bene che era intrappolata in un gioco pericoloso, e che doveva fare attenzione a ogni sua mossa.
Gaio e Agrippa erano visibilmente nervosi. Agrippa, meno impulsivo, continuava a rimuginare sulle possibili conseguenze, convinto che non ci fosse modo di sfuggire all'ira di Domiziano. Tuttavia, Gaio, più preoccupato, era consumato dall'ansia. Il suo pensiero fisso era che Marzia potesse rivelare tutto al padre, consegnando entrambi alla morte certa. Sapeva che Domiziano li avrebbe fatti torturare e uccidere senza pietà se avesse scoperto che erano stati loro a rapirla.
"Se solo riuscissimo a convincerla a stare dalla nostra parte," mormorò Gaio, guardando Marzia con uno sguardo teso. "Forse potremmo trovare una soluzione... un accordo."
Marzia lo osservava attentamente. Anche se la sua calma esteriore suggeriva controllo, dentro di lei si agitavano dubbi e paure. Capiva che la sua vita era in bilico e che ogni decisione avrebbe avuto conseguenze enormi. Tuttavia, aveva anche il vantaggio di avere il coltello dalla parte del manico: Gaio e Agrippa erano disperati e non avrebbero fatto nulla che potesse metterla ulteriormente in pericolo, almeno per ora.
"Avete creato un disastro," disse infine Marzia, con un tono freddo e deciso. "E sapete bene che mio padre non vi lascerà scampo. L'unica via d'uscita che avete è aiutarmi a risolvere questa situazione."
Gaio deglutì, sapendo che ogni parola di Marzia era vera. Ma non poteva fare a meno di chiedersi se poteva fidarsi di lei. Agrippa, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, intervenne con tono grave: "Se falliamo, siamo morti. Se Marzia ci tradisce, siamo morti lo stesso. L'unica possibilità che abbiamo è trovare un modo per tirarcene fuori insieme."
Marzia fissò entrambi i ragazzi, e, con un sorriso che non rassicurava nessuno, disse: "Non ho intenzione di farvi uccidere da mio padre. Ma dovete convincermi che anche voi potete essermi utili. Solo così potrete sperare di sopravvivere."
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Sequela Coniungens
FanfictionOne-shot ambientata nell'universo della serie Tv "Domina"