Lorenzo...vampiro ormai da trent anni, intento a trovare un nuovo posto in questo mondo che prova solo ad eliminarlo per la sua natura...
Si troverà tra le grinfie di un conflitto ormai millenario...
Nascosto a lui....
Tirato dentro tutto ciò da Moi...
Si èra appena fatta notte, in ospedale cadde il silenzio, i corridoi si erano liberati da tutte quelle persone in fila per la propria visita, ed io misi a riposare la ragazzina sul divano letto.
Mi sedetti sulla sedia tirando fuori dal taschino un medaglione con un gioiello rosso cremisi, lo osservai, lo accarezzai permettendo al mio volto di torcersi in una smorfia di dolcezza, e stringendolo con tutta la mia forza al petto chiusi gli occhi per riposare.
Silenzio...
Sentivo solo che silenzio...quasi mi infastidiva...
D'un tratto dei grilli cominciarono a risuonare e di li in pochi secondi mi chiesi...
"Come sono entrati dei dannati grilli nel mio ufficio?"
Aprii gli occhi e la vista se solo avessi potuto provare di nuovo quelle sensazioni mi avrebbe fatto rabbrividire...
Ero tornato li dinanzi la cattedrale di San Luca, trent anni fa quando Cassandra mi fece diventare quello che sono...
Cominciai ad avanzare verso quel roseto dove sapevo lei mi stesse aspettando, avevo paura, strano ma vero un vampiro prova paura, le gambe erano diventate pesanti, quasi più di due tonnellate, ma mordendomi il labbro proseguii per quella strada...sembrava quasi di andare verso le porte dell'inferno...
Arrivai dietro quella panca di granito all'interno del roseto e la vidi li in tutta la sua bellezza...
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Il suo capello viola , il suo vestito gotico e i suoi dolci occhi rossi,e anche se dall'alto del suo metro e cinquanta non poteva far altro che farmi battere un cuore ormai inesistente...
Mi avvicinai e le poggiai le mani sulle spalle, una voce cosi dolce mi pervase i timpani...
"Ei Lorenzo buona sera, vieni siedi accanto a me"
Non me lo feci ripetere due volte e mi sedetti accanto a lei guardandola come se fosse passata una vita...
Lei si girò sorridendo e accarezzandomi una guancia, mi guardò dritto negli occhi e iniziando ad accarezzarmi la mano mi disse con tono pacato..
"Ora mai sai cosa sono, o forse lo hai sempre saputo, non sei mai stato uno stupido, per questo ti ho scelto, ti andrebbe di divenire un membro del mio clan?"
Non feci in tempo ad aprire la bocca che due piccole labbra si chiusero sulle mie, il bacio mi riporto alla mente troppi ricordi, belli e brutti...la morte dei miei compagni....la sua morte...ma per un'istante mi godetti quella sensazione...un bacio quasi eterno che si trasformo in un morso delicato al collo...volevo essere suo per sempre...fino alla fine dei tempi...
Ma tutto si tramutò subito in orrore scarlatto...
Riapri per un secondo gli occhi e vidi dietro Cassandra il palazzo di San Luca ardere nelle fiamme... e tra le mie mani era rimasta solo altro che cenere...e qualcosa di solido...quel medaglione rosso che Cassandra portava sempre al collo...
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Mi ritrovai coperto di sangue....i capelli disfatti...i vestiti stralciati...e dinanzi a me i corpi di una ventina di cacciatori...avevo un braccio saltato... e diversi buchi di arma da fuoco sul corpo...
Ma tra le fiamme lo vidi, il loro capo, che sorrideva lasciandomi ad essere l'unico rimasto del mio clan...
Una rabbia mi montò dentro, mi senti travolgere dal sangue, per ricevere poco dopo un colpo alla testa, cosi forte da spaccare in due il cemento armato....
Erano tutti morti....
Io ero li solo....divorato dalla vendetta... attorno a me tutto oscuro...cominciai a piangere... a disperarmi....d'un tratto qualcosa mi comparve davanti...due luci cosi forti da far giorno...
Ma non facevano male...erano piacevoli...calde...
Sentii poggiare alle mie mani due cose distinte...e in un batter d'occhio mi svegliai...purtroppo ricordando tutto...
Davanti a me Valerie mi stringeva la mano preoccupata...
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E dall'altro lato una delle poche amiche rimaste...Elisa...
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Era una tatuatrice di professione e si è umana...
Entrambe a tenermi la mano....
Elisa se ne usci con una voce quasi strozzata...
"Ei Lorenzo...tutto ok? stai piangendo"
Appena mi disse quello mi alzai di colpo dalla sedia asciugandomi le lacrime....e mi sistemai avvicinandomi alle ragazze e accarezzando ad entrambe la testa...
"Grazie ragazze"
Le due ragazze si guardarono per un'istante...ed elisa guardando Valerie se ne usci con una frase del tutto dovuta...