Capitolo 2
Il pomeriggio passò velocemente, stando insieme alle Winx, Jacopo e ascoltando la mia solita musica.
dopo quella volta nella foresta, non lo rivedi più per il resto del pomeriggio.
Poi anche perché più tardi, dopo cena gli specialisti se ne sarebbero tornati a Fonterossa.Si fece sera, e verso le 20:00 mi feci una doccia veloce, lavando corpo e cappelli.
Successivamente indossai un pigiama rosso scuro a quadri neri, e asciugai e piastrai i cappelli, volevo tenerli ordinati per il mio arrivo ad Animagus.
Nel mentre che tutti stavano cenando, io rimango in camera da sola, accendendo la luce sul comodino per illuminare la camera che era totalmente buia.
Mi stendo sul letto, e mi ripongo sotto le coperte, coprendomi da piedi a collo, poi prendo in mano il libro che stavo leggendo in questo periodo
si chiamava "Pet sematary"
era un libro genere horror/soprannaturale, scritto dal mio autore preferito: Stephen King
Che per chi non lo conoscesse, è anche l'autore di uno tra gli emblemi del horror: It.Ero arrivata a metà libro, quindi continuai con la mia lettura.
Amavo leggere, mi rilassava e mi apriva la mente, poi mi permetteva di fantasticare e di ampliare la mia immaginazione.
In particolare amavo il genere horror, mi piaceva il mistero, il terrore e l'oscurità.
Ma propio per questo vengo considerata "strana" da molti, ma io semplicemente coltivo le mie passioni.
L'unico che accetta questo lato di me era lui. Riven.
Quando stavamo insieme, infatti, passavamo le ore a vederci film dell'orrore, come i film di Anabelle, Scream, The Conjuring e Chucky.
Lui non era un appassionato di horror come me, ma li guardava pur di farmi felice, un'altro motivo per cui lo amavo, o amo...Pensai tra me e me.
Pure Jacopo mi considerava strana sotto questo punto di vista, e proprio mentre stavo pensando a ciò sento la porta aprirsi.
Era Jacopo.
"Non scendi giù a mangiare?" Mi domanda guardandomi leggere
"Non ho fame" Rispondo
Si avvicina verso di me, e si siede affianco e poi continua "Ancora che leggi storie dell'orrore? Ma non ti stanchi?"
"Lasciami sola" Rispondo con tono freddo
"Non capisco perché oggi ti sei comportata così con me.
Tutto è partito..." Si interrompe"Tutto è partito dall'arrivo di quel ragazzo...Riven" I miei occhi si spalancano.
Non poteva nominarlo.
"Non è che c'è stato qualcosa tra te e lui, vero?" Mi domanda confuso
"No, sta tranquillo" Mento, ancora
"Mhh, va bene"
"In ogni caso, io e gli altri ragazzi tra circa un'ora ritorniamo a Fonterossa" Fa una pausa
"Ci vediamo domani mattina per la partenza allora" Gli sorrido.
Mi da un bacio sulla fronte e se ne va.Rimango sola, e continuo a leggere, ma non nego che avvolte mentre leggevo ripensavo a lui.
La mattina seguente:
Mi sveglio di colpo grazie a Tecna che mi chiama più volte premendo la sua mano sul mio braccio e chiamandomi per nome.
La sera precedente mi ero addormentata all'improvviso senza neanche accorgermene, con il libro ancora tra le mani.
STAI LEGGENDO
Lontani ma vicini -Rivusa-🎶
Teen FictionMusa, una diciottenne che frequenta il terzo anno scolastico ad Alfea, scuola in cui si insegnano magie ed incatesimi, frequentate da ragazze che sono in realtà delle fate, con poteri e capacità al di sopra della norma. Riven, anche lui diciottenne...