Finalmente siamo arrivate, il taxi che ci ha preso all'aeroporto sta parcheggiando e appena scendiamo vedo l'immenso palazzo del college, è a forma di castello.
Schiudo la bocca per la bellezza di questo "palazzo reale" che ho davanti gli occhi, sono quattro punte, le mura sono bellissime fatte di mattoni rossicci che riprendono l'aria autunnale che c'è in giro,
al centro delle quattro torri c'è un giardino con alberi rossi e gialli e delle panchine con dei studenti che chiacchierano.
Vedo già studenti entrare ed uscire con valigie o libri in mano. <<Cazzo, è bellissimo Diana>> dico voltando la testa nella sua direzione e vedo mia sorella che nel mentre sta prendendo le valigie, così decido di aiutarla,
<<Si lo so, è uno tra i migliori di questa zona a Londra>>
<<beh non mi sorprende, però non mi avevi mai informato della fottuta bellezza di questo posto>>
Ci prendiamo tutte le nostre cose e ci incamminiamo verso l'entrata, se da fuori è incantevole dentro ancora di più, davanti la porta c'è lo stemma college, blu e oro, stessi colori usati anche dentro al palazzo.
Appena varchiamo la porta ci aspetta una ragazza un po' più grande di noi, ha i capelli biondi e occhi marroni, alta e con un fisico slanciato,
con un caloroso benvenuto ci sorride e ci presentiamo con una stretta di mano; dal suo cartellino attaccato alla felpa viola vedo che si chiama Emily.
Poi con un gesto del capo ci invita a salire le scale per accompagnarci al mio dormitorio.
Sugli scalini si stende un tappeto grigiastro e lo scorri mano con lo stesso oro dello stemma.Dio ho già il fiatone dopo cinque grandini.
<<Allora, queste sono le tue chiavi, il numero del dormitorio è 739, qualunque cosa sono al piano di sotto in segreteria spero che ti trovi bene>> mi informa Emily con un sorriso porgendomi il mazzo di chiavi, le sorrido a sua volta e io e Diana andiamo a cercare il numero della mia camera.
In tutto ciò non ho ancora visto mio fratello così sblocco il telefono e lo chiamo cercando di capire dov'è <<Alex, si può sapere che cazzo di fine hai fatto?>> lo aggredisco
<<Tranquilla sorellina, sto arrivando>> cerca di tranquillizzarmi <<Va bene ma muoviti>> attacco e ripongo il telefono in tasca.
Mi giro verso Diana che vedo scrutarmi con attenzione <<Perché mi guardi cosi?>> le dico in tono stranito, la vedo rifletterci un po' prima di rispondere <<Mi stavo chiedendo se ti capitano ancora gli attacchi di rabbia, sai non me ne hai più parlato da quando io e Alex siamo partiti>>
ah, i famosi episodi che mi capitavano sempre, dove o tiravo pugni il muro e allo specchio riempiendolo di sangue, rompevo ogni cosa avevo sotto gli occhi o pestavo le persone senza che mi avessero fatto niente; una volta ho quasi dovuto farmi un'anno di riformatorio per aver rotto una costola a qualcuno.
Ogni volta che me lo chiedono svio sempre l'argomento, ma stavolta penso che dovrei parlargliene
<<Quest'anno li avuti pochissime volte, devo dire che le medicine che ho preso per tutti questi anni hanno fatto effetto, sono molto migliorata da qualche anno fa eppure ogni volta che sento sta per accadere cerco di trattenermi; anche se delle volte non ci riesco>>
La vedo fare un sorriso un po' triste <<Sono contenta, mi fa piacere che stai migliorando e che succede poche volte, e anche che è meno doloroso di quando succedeva in passato, ma tu continua comunque a prendere quel farmaco>> si raccomanda con sguardo apprensivo.
Dopo tutto ormai ci sono abituata, ci sono cresciuta e delle volte era peggio e altre meglio,
una in particolare me la ricordo perfettamente ma adesso non voglio pensarci; non voglio ricascare nel loop dei miei pensieri.
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UNTOUCHABLE - Intoccabile
Romance"Si dice che chi si ferma è perduto. Eppure io ho perso già prima di poter cominciare " 🪽🥀 Helene Lawrence una giovane studentessa che ha finito il liceo e che continua il suo percorso con la psicol...