CAPITOLO 4

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Porca puttana.
Se dovessi scegliere una parola per questo giorno,
sceglierei questa.
7:12
La sveglia inizia a suonare causandomi un mezzo infarto, in una mossa l'acchiappo e la sbatto sul pavimento rompendola in mille pezzi.
Già partiamo bene.
Mi alzo che ancora non vedo un cazzo, sto attenta a non calpestare i pezzi di sveglia sparsi per la casa.
Mi dirigo al bagno, mi sciacquo la faccia con acqua gelida per almeno quindici volte, dio che bella l'acqua ghiacciata.
Mi lavo i denti e do una sistemata con l'acqua e alcuni prodotti ai miei capelli.
Sì ok, i capelli ricci sono belli, ma dio mio ci metto un'ora e mezza per lavarli e asciugarli, in più quando mi sveglio sembra che mi ha colpito un fulmine.
Esco e cerco qualcosa da mettere, trovo dei pantaloni larghi di jeans a vita bassa e una maglietta aderente nera dove mi lascia scoperto uno strato di pancia.Prendo la borsa con tutti i libri e altre cose infine metto le adorate converse ed esco.
Prendo il telefono e vedo che ore sono.
7:40
Vedo già studenti correre o parlare nei corridoi, altri che mi fissano, ma non me ne curo.
Inizio a percorrere il corridoio per poi scendere le scale, questo posto è enorme, infine mi incammino verso i giardini, ieri i miei fratelli mi hanno dato appuntamento per vederci stamattina insieme ai loro amici.
Nella mia mente percorro tutte le indicazioni che ieri mi hanno mostrato, anche se sbaglio 2 volte strada finalmente arrivo a destinazione.
Li vedo in gruppo insieme ai loro amici, alcuni sdraiati sul prato altri con la schiena appoggiata a un albero.
Cammino nella loro direzione finché i miei fratelli non si accorgono di me <<Helene! finalmente, ce ne hai messo di tempo ad arrivare>> dice mio fratello
<<Ho sbagliato strada due volte>>
<<Allora ti piace il posto? Ti hanno dato fastidio? Hai già conosciuto qualcuno?>> dice Diana, alzo gli occhi al cielo per le troppe domande e mi metto seduta insieme a loro <<No, per ora no ma comunque ho ancora tutto l'anno per conoscere le persone, insomma è ancora il primo giorno>> rispondo calcolando solo l'ultima domanda.
<<Ragazzi comunque da come già sapete lei è nostra sorella, Helene>> Esordisce Alex indicandomi con un gesto della mano,
<<Io sono Ryan>>
una mano compare nella mia visuale che stringo subito alzando lo sguardo sul ragazzo in questione, capelli rossicci, occhi marroni e labbra sottili, è molto bello; gli sorrido e lui fa lo stesso.
<<Lei invece è Grace poi ci sono Dylan, Daisy e Michael>> mia sorella li indica uno per uno.Grace, bionda e occhi azzurri, Dylan, capelli castano chiaro e occhi color miele, Daisy, capelli neri e occhi verdi, infine Michael, che è letteralmente uguale a Daisy ; penso che sono gemelli, anche lui capelli neri e occhi verdi.
Tutti mi osservano e alcune volte i loro sguardi si soffermano sulla cicatrice, mi sento un po' a disagio. Probabilmente i miei fratelli non glie ne avevano mai parlato.
Alex sta mangiando delle patatine insieme a Michael, quanto ne vorrei una, non ho neanche fatto colazione. Quest'ultimo come ha leggermi nel pensiero mi porge il pacchetto
<<Patatina, Helene?>> io mi ci fiondo subito <<Grazie>> dico sorridendo e lui ricambia.
<<Ragazzi dobbiamo andare a lezione sennò faremo tardi>> ci comunica Grace, così ci alziamo tutti quanti da terra e iniziamo a incamminarci all'entrata.<<Allora ti sei un pochino abituata al posto?>> mi domanda Daisy accanto a me, al suo fianco intravedo Grace <<Si dai, penso di potercela fare, in più mi piace tantissimo qui, è davvero splendido e tutto organizzato>>
Daisy annuisce <<Mi fa piacere>>
<<Vi va di vederci dopo le lezioni? Magari andiamo al campetto di basket>> propone Grace, annuiamo tutte e due all'unisono.
<<Va bene ragazze, io vado.Ci vediamo dopo>> vedo loro salutarmi mentre mi allontano e vado nella classe per la prima lezione.
***
Finalmente ho finito le lezioni, devo dire che sono andate piuttosto bene.Sto camminando verso il capetto di basket, la mi aspettano già Grace e Daisy, vedo molti ragazzi con borsoni andare nella mia stessa direzione, vuol dire che tra un po' si alleneranno.
Sono appena arrivata davanti al campo e ci sono già delle persone che si stanno allenando, alcuni sono anche a petto nudo, mi giro un po' intorno; questo campo è all'aperto e intorno ci sono alberi e cespugli.Incrocio lo sguardo di Grace e Daisy, che trovo sedute su una panchina le saluto con un gesto della mano che loro ricambiano.
Mi avvicino verso di loro ma prima di compiere più di 3 passi, mi arriva una cosa dura dritta in guancia.
<<Ahia, cazzo che male!>> mi giro verso il campo e vedo l' intellettuale che mi ha tirato una pallonata in faccia, è fermo immobile che mi fissa, e sta anche ridendo. Ma come si permette?
<<Ops, scusa non l'ho fatto apposta>> dice con tono sarcastico poi mi viene incontro e con due falcate mi raggiunge
<<Con le tue scuse mi ci pulisco il culo, cazzo mi hai fatto male>> lo guardo in cagnesco, mi giro e vedo le mie due amiche fissarmi con gli occhi un po' sbarrati.
Mi rigiro e vedo sempre il ragazzo squadrarmi dall'alto al basso, mi sta quasi osservando.
<<Aggressiva..>> sussurra con una punta di malizia
<<Comunque mi dispiace ricciolina, ma non me ne frega niente se ti ho fatto male, ci rivediamo>> non faccio in tempo a ribattere che si allontana ritornando dai suoi amici.
E io lo guardo con la bocca socchiusa per la sfacciataggine "stronzo" dico tra me e me, alla fine ritorno alla panchina dove si trovano le ragazze che ho conosciuto stamattina.
<<Helene tutto a posto?>> domanda Grace, si alzano in contemporanea <<Si si tranquille, quel maleducato non mi ha chiesto neanche scusa>>
Loro annuiscono, ma le vedo un po' turbate.
Non mi importa il perché, decidiamo di tornare dentro, loro si stanno già incamminando ma io prima di muovermi mi giro nello stesso punto dove c'è quel ragazzo che mi ha tirato la pallonata.
Mi stava già fissando ma il nostro contatto non dura neanche un secondo che distoglie subito gli occhi dai miei.
Mi rigiro anche io e rinizio a camminare
<<Ragazze aspettatemi!>>

UNTOUCHABLE - Intoccabile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora