1-Ai nuovi inizi.

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Di solito, si dovrebbe brindare ai nuovi inizi.
Io stavo iniziando, una strana, pericolosa, adrenalinica avventura, una di quelle che servono per farmi crescere, maturare e stare al mondo, liberandomi di preconcetti, fronzoli e pregiudizi.

Uno dei valori, che ho imparato, in questa bizzarra esistenza, è il sapere riconoscere, prima di conoscere una persona.

Lo so, è un concetto un po' ostico ma solamente attraverso le azioni, si conoscono le persone, solo attraverso il loro libero arbitrio, perché a volte le parole sono solamente parole e i gesti, bhe quelli contano, aggiungono impreziosiscono l'interlocutore.

Sono anima fragile, per i miei genitori Miriam...ho la tipica età, in cui gli ormoni sono in subbuglio e la testa è inclina agli sbagli, almeno così gli adulti descrivono l'adolescenza, a breve compirò quindicianni, troppo poco per liberarmi da questo cliché.

Troppo matura, per la mia età, rischio sempre di essere sola o con gente di alto ceto.

Il mondo, che odio maggiormente, mi definiscono chiattilla, solamente perché ho un conto corrente ancora prima di lavorare nel mondo del lavoro.

Se solo sapessero,che avrei voluto essere povera ma libera.

Avrei voluto meno galateo, più amore, quel sentimento che forse non proverò mai semplicemente perché non saprò riconoscerlo, in quanto i miei sono L'espressione reale di ghiacciai.

Sono nel periodo "odio tutti" ma non è assolutamente un capriccio.

Chi vorrebbe continuare a vivere nella mia posizione?
Non voglio e non posso farlo, ho perso mio fratello e mi è rimasto il fratello con cui la parola cattiveria ha assunto più valenza in assoluto, il più egocentrico e perfido.

Non venitemi a raccontare che Dio, raccoglie i fiori più puri, perché non voglio e non riesco a concepire che la gente buona, viva quanto un soffio di vento e la cattiva, per quanto viva, non riesca mai a diventare migliore.

Del resto, sono una comune mortale, frequento il liceo classico, amo cantare e sono l'esempio figurato di uno scricciolo.

Sono proprio una bimba, agli occhi degli altri, non ho forme, malizia e sembro sempre più piccola degli anni anagrafici.

Per tutti sono Miriam ma per le persone a cui tengo, sono semplicemente Trilly, come il personaggio di Peter Pan.

Mentre mi perdo in questo interminabile monologo, mi incammino a scuola, nettamente presto rispetto all'orario di entrata, ma devo sempre fare tutto prima, perché temo la fretta e i ritardi.

Mio fratello maggiore, Vincent è fuori casa, avrà scopato con qualche essere a cui pulsano le pulsazioni.

Okay, avete capito.

Sono sola, quindi ho potuto anche saltare la colazione, senza dare all'occhio.

I miei lavorano costantemente, in una clinica privata.

Mi vedo grassa, e perciò non mangio, così spero di non inglobare calorie.

È tutto sbagliato, dicono ma non lo è per me.

Sbagliato, è aver perso Alessandro, sbagliato è non riuscire a vivere come vorrebbe lui.

Sono vestita da bambina, non riesco a vestirmi come una soubrette, sarò sciatta.

Ma non guardatemi, se sono solo una mocciosa!

Tengo il cuore in frantumi, non ho tempo e ne voglia di essere quello che non sono.

Voglio essere trasparente e va benissimo così.

Oggi è un inizio, quell'inizio.

𝐃𝐚𝐦𝐦𝐢 𝐮𝐧'𝐨𝐜𝐜𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐂𝐢𝐫𝐨𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora