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Ultimamente ho visto un video di Story Impact Italia, che di solito guardo perchè mi annoio, ma dettagli, che parlava di una ragazza con una probabile depressione. 

Il video inizia con questa ragazza di nome Samira e sua madre in una sala d'aspetto che, si suppone, sia di un ospedale. Samira ha tentato di farla finita, ma è stata fermata. La madre, che è lì con lei, le urla contro, rimproverandola, e già lì ero tipo: NON STAI AIUTANDO.

Fatto sta' che, quando la madre si allontana, un ragazzo con i polsi coperti come quelli della ragazza si avvicina e le dice che sua madre le vuole bene, ecc...

Poi tira fuori dalla tasca una lettera che voleva dare evidentemente ad una sua amica e gliela passa, dicendo che può scriverne un'altra. Samira la accetta e la legge.

In poche parole, la lettera dice che il ragazzo, che si chiama Dylan, ha una malattia e sta per morire, ma le voleva scrivere comunque un pensiero. Le dice di non buttarsi giù, che è giovane, che deve accettare le uscite con gli amici e le dice "perdona il padre e la madre", cosa che non ho capito ma ok, e che è fortunata a stare bene e poter camminare.

Questo è in poche parole il succo della lettera. 

Samira piange e corre ad abbracciare la madre chiedendole scusa, e il video finisce.

Di solito mi piacciono i ideo di Story Impact ma stavolta, il tema della depressione, è stato trattato con superficialità. Hanno usato il solito clichè dell'emo, che è un modo di vestirsi, per attirare l'attenzione, e hanno fatto sembrare che dalla parte del torto ci fosse Samira.

La depressione è un problema serio, e non si risolve nulla dicendo alla persona che sa male che c'è gente che sta peggio di lei, che deve ritenersi fortunata che è in salute e solite frasi così.

Questo fa solo sentire più in colpa la persona e sicuramente non la si aiuta. A volte basta un "Non so cosa stai passando, ma ti sono vicino", per alleggerire un pochino il dolore.

Vuoi cosa ne pensate?

Spero di non avervi scocciato, byeeee

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