Età e sfogo

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Ho sempre voluto provare una cosa.

Secondo voi quanti anni ho? 

Non so in base a cosa, 

Non chiedevi niente, io NON sono normale, ok?

Userò questo capitolo anche come sfogo, quindi, se non vi interessa, saltate questa parte.

È da cinque anni che sto tentando di sentire un'emozione che non sia la tristezza. Mi ricordo i giorni in cui piano piano le emozioni si spegnevano e non sono più riuscita a provarle. 

L'unico modo in cui sono riuscita ad andare avanti era perchè leggendo le sensazioni dei personaggi, riuscivo a creare un'illusione di quello che sarebbe dovuta essere la felicità. Ovviamente, non totale, non completa, ma era qualcosa. E per una ragazzina che aveva idea di quello che stava succedendo, era già tanto. Mi sono costruita una maschera di sorrisi e bugie, mentre il vuoto e l'angoscia aumentavano sempre di più. In generale, per me non è mai stato facile capire le persone. Adesso so che è perchè ho la SA, la Sindrome di Asperger, ma allora pensavo di essere semplicemente sbagliata. Lo credo ancora, in realtà. Quindi stare a scuola era una sfida enorme, e le cose si complicarono ancora quando la mia migliore amica, ora ex migliore amica, smise di parlarmi. Non solo, iniziò a prendermi in giro, insieme a tutti i miei compagni. Mi escludevano, dicevano che facevo schifo. E io ci cedevo. Ricordo ancora uno dei giorni peggiori della mia vita. Due miei compagni mi tentavano, mentre mi tiravano calci e pugni. Ero terrorizzata. Mi strattonavano. Urlavano. Mi ricordo l'impotenza e il dolore ovunque.

Riuscì a d arrivare alla fine dell'anno, ma ci arrivai distrutta. E l'anno dopo, di nuovo a prendermi in giro, ad escludermi. Quando ho detto ad una mia amica che mi piaceva una ragazza, lei si è allontanata. Altri miei amici che conoscevo da due anni, non mi rivolsero più la parola. La mia gatta di soli due mesi morì. Nel mentre, io dovevo ancora accettare di essere lesbica, e non ci ho messo poco.

È stato un periodo difficilissimo, ma il peggio era la scuola. Se prima non riuscivo a sentire le emozioni, in quel momento c'era qualcosa di peggio, il dolore. Ogni giorno sentivo perennemente un dolore, fisico e mentale, pari a quello di una pugnalata, un coltello che si conficcava nel cuore e lo faceva a pezzi. E ogni giorno peggiorava. O meglio, ogni giorno è peggio, e il non so più cosa fare. 

Ormai so di essere depressa, ma dare un nome a quello che sento non ha aiutato. Il dolore ormai è enorme e io mi dovevo sfogare con qualcuno, scusate. 

Non so come porre fine a questo dolore. Sono diventata autolesionista per sfogare la sofferenza, la paura, la tristezza. E ho tentato il suicidio due volte, fermata entrambe. Sono stanca e non ce la faccio più. 

Io volevo la vita, non una patetica imitazione che mi fa provare solo la parte più difficile di essa. La vita è un dono solo se la si può definire tale. Se questa è solamente esistere, allora no, non credo che sia un dono.

Scusate il papiro, ciao👋

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