Amore Infinito - Can&Demet

Amore Infinito 2°

Mentre mi muovo nella stanza, intravedo il mio riflesso allo specchio, e per un attimo mi spavento. Mi sofferto a guardare più attentamente, e mi rendo conto di come nel mio sguardo manchi quella luce di chi sente felice. Osservo il vestito chiaro che ho scelto per il matrimonio, è i capelli pettinati all'insù con qualche ciocca sfuggita alla acconciatura, e mi rendo conto che potrei essere il fantasma di una ragazza triste passata di qui un secolo fa, ho anche più. Mi volto ad osservare la stanza che mi sembra impregnata di un mix di emozioni. Mi accordo solo adesso che vicino alla grande finestra c'è un piccolo pianoforte così decido di sedermi allo sgabello e suonare, non sono molto pratica ma ricordo una versione semplice di "al chiaro di luna" che mi aveva insegnato mia nonna, così inizio a suonare e anche se sbaglio forse qualche accordo, però lo spirito è questa leggera solitudine che mi circonda mi aiuta suonare e devo dire mi sento bene. La musica per me è sempre stata come una poesia, non ti fa smettere di pensare ma ti aiuta a mettere i pensieri a fuoco e in ordine. Ho sempre riversato nella musica tutte le mie emozioni, riuscendo attraverso essa a far ordine nella mia stanza del cuore in pieno caos.
Quando ho finito, chiudo la tastiera, e rimango li seduta tranquilla per qualche istante. Vorrei che Can mia avesse sentita, così se non altro saprebbe che da quando lo rivisto sono tornata a risentire la mia anima. Sento bussare alla porta, così mi asciugo velocemente le lacrime, e dopo essermi sistemata corro a vedere chi mi cerca, e non appena apro la porta trovo Volkan tirato a lucido nel suo smoking e con quel sorriso pronto di sicuro a prendermi in giro...

Volkan: suoni davvero male sorellina... mi dice...
Demet: lo so.
Volkan: lo sai che scherzo anzi sei davvero brava aveva ragione Nonna Nice il vero talento a tutto tondo della famiglia sei tu. mi dice staccandosi dalla porta ed entrando nella mia stanza chiudendo la porta alle spalle per poi sedersi al piano dove poco fa ero seduta io...
Volkan: ricordo ancora quando sei nata... eri un battufolo piccolissimo, eppure quando ti ho preso tra le braccia ho subito sentito un forte senso di protezione verso di te... ti ho vista nascere sai...
Demet: non lo sapevo... gli dico sedendomi accanto al lui dal altro lato del pianoforte...
Volkan: già quando a mamma le si sono rotte le acque io ero com lei... Deyra era scuola io invece avevo avuto un giorno di sospensione per essermi preso la colpa al posto della ragazza che mi piaceva...
Demet: il mio fratellone cuore d'oro
Volkan: quel giorno a causa anche dei lavori di messa in sicurezza della strada i soccorsi erano i ritardo così, se pur preso dal panico però ho aiutato io nostra madre a darti alla luce..sei nata praticamente tra le mie braccia...
Demet: allora è per questo che tra le tue braccia mi sento nel posto più sicuro del mondo...
Volkan: e lo saranno sempre...mi dice avvolgendomi tra le sue enormi braccia... sorellina tu sei la donna più forte, coraggiosa, sensibile, empatica e determinata che io abbia mai conosciuto, e so quanti sacrifici hai dovuto fare per realizzarti...e vorrei che questo non lo scordarsi mai, anche se vorrei continuare a prottegetti come quando eri bambina mi rendo conto che ormai non lo sei più... e se Can e davvero l'uomo che senti possa renderti felice allora non aver paura ho incertezza e lotta per questo vostro amore...
Le parole di mio fratello mi emozionano e lasciano senza fiato, Volkan da fuori sembra un orso ma in realtà ha il cuore più tenero che conosco... lui sa quanto in amore ho offerto, e rinuncie ho fatto... e so che le sue parole sono sincere e vere.
Demet: così mi stai facendo rovinare il trucco...
Volkan: non sia mai, adesso vado ci vediamo giù nella sala ricevimenti e ricorda quello ti ho detto parla con Can non sprecate altro tempo... mi dice lasciandomi un bacio sulla fronte per poi uscire dalla mia stanza, mentre nel mio cuore sento e so cosa devo fare. Mi sistemo il trucco, e prendendo fiato corro da Can ho bisogno di parlare con lui...