Fighter

8. Paura e Dubbi

Deva

Cammino per il corridoio della scuola, raggiungendo il mio armadietto e ignorando
il chiacchiericcio dei vari studenti, intenti a fare gossip.

Sono stanca e questo lo si può benissimo notare dal mio volto. Stanotte non sono riuscita a chiudere occhio, non dopo ciò che è successo al locale con Jordan e Aiden.

Ieri dopo la rissa assurda, Alina e Cora mi hanno accompagnata via da lì. Prima di andare via però, ho cercato di avvicinarmi a Jordan ma Declan non me l'ha permesso. Così come Chris, che ha trascinato via l'amico con forza, seguiti da Emily.

Io e le ragazze abbiamo passato un po' di tempo fuori, sedute su una panchina al parco cercando di calmarci tutte. Abbiamo analizzato la situazione bizzarra, abbiamo cercato un motivo alla reazione di Aiden e al bacio inaspettato da parte di Jordan.

Abbiamo avuto tante teorie per la mente ma nulla che giustificasse davvero quello che era appena successo.

Fortunatamente quando sono tornata a casa non c'era traccia di Aiden e sul mio cellulare non c'era neanche una chiamata da parte di Jordan.

Meglio così, non sarei stata mentalmente pronta per un chiarimento, anche se me lo devono, entrambi.

Il bacio con Jordan è stato inaspettato, ma non mi è dispiaciuto. Si è vero è stato affrettato, conoscendoci da poco, ma non è stato affatto sgradevole.

La reazione esagerata che ha avuto Aiden invece mi ha infastidita, lui può scoparsi chiunque e io per un bacio devo assistere a tutto quel casino?

Alina mi ha detto che è stata una reazione gelosa, ma io non ne capisco il motivo. Perché dovrebbe essere geloso di me e Jordan? Forse non vuole che frequenti l'amico? È geloso di lui? Ha paura che gli porti via un pezzo del suo gruppo?

Non è la prima volta che noto questa cosa, anche negli spogliatoi dopo la partita di calcio non sembrava affatto contento della mia vicinanza con Jordan.

Ma se ne deve fare una ragione.

La campanella suona improvvisamente, segno che la prima lezione sta per iniziare. Prendo in fretta le mie cose dall'armadietto dopodiché con altrettanta fretta mi avvio verso la classe di biologia.

Appena entro noto dei posti liberi nella penultima fila, sfortunatamente questa mattina Cora è assente, doveva andare fuori città con sua nonna, quindi questa prima ora la passerò da sola.

Mentre cammino per raggiungere il posto, sento gli sguardi degli altri studenti su di me. Alcuni mi guardano curiosi, altri mi snobbano mentre altri ancora mi ignorano.

Io dal canto mio ignoro tutti, facendo finta di non vedere e sentire nessuno. Mi siedo con disinvoltura e prima dell'arrivo del professore, sistemo le mie cose sul banco con tranquillità.

Tuttavia questa tranquillità viene interrotta da alcune parole che sento alle mie spalle, tre ragazze con l'aria da snob parlano di me.

«Ma hai visto che capelli?»

«Rosa? Ma quanti anni ha? Quattro?»

Le sento ridere ma io cerco di ignorarle, non mi va di fare scenate già di prima mattina.

«Avete sentito? Vive dai Blanchford...»