BUIO D'AVANTI|| Diego Lazzari

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Sono nei corridoi degli studi con le mie 2 valigie enormi. Mi sto mal dicendo da sola per tutte le cose che ho portato.

"Beatrice, uscendo dalla sala apri la porta dove c'è la "A" di amici" la voce della produzione mi fa sobbalzare, è da mezz'ora che cerco la strada per la casetta.

"Oddio ce l'ho fatta" ripeto tra me e me aprendo la porta e vedendo l'entrata della casetta.
È ancora più bella di quanto immaginassi.

Apro finalmente la porta, e le mie speranze di essere sola si abbattono in un attimo.
Ci siamo io e Diego.

"Potevi portarla un'altra valigia"
la sua presenza, il suo sorriso beffardo, il tono di voce che usa quando parla con me mi rendono la persona più irritata del mondo.
"Ma stai zitto"

Non ha tempo di replicare perché subito dopo entra Alessia, si limita ad alzare le mani in segno di resa.

"Amo ma quante cavolo di cose hai portato?" È da ben 10 minuti che Rebecca ripete la stessa frase, mi fa morire.
Sono capitata in stanza con lei e Teodora, non potevo chiedere di meglio.

"Non so mai regolarmi con la valigia, poi pensa ora che non sapevo manco sarei entrata o no, un dilemma per me" come risposta ricevo delle risate dalla riccia.

"Sono i tuoi?" mi chiede vedendomi con una foto polaroid in mano.
"Sì, sono meravigliosi. Ho sempre desiderato vivere un'amore come quello dei miei, ma la fortuna su questa cosa non è mai stata dalla mia parte" mi fa cenno di continuare.

"Diciamo che nella mia vita ho avuto una relazione che mi è bastata per tutta la vita. Era tutto tossico, qualsiasi cosa io facessi per lui era un dramma, e questa cosa mi ha portato a chiudermi anche in me. Tutti mi dicono che semplicemente non era quello giusto, e forse è vero, ma ora come ho detto sin dall'inizio, avere una relazione non è tra le mie priorità."

Se pochi mesi fa avessi dovuto fare un discorso del genere dopo la prima frase sarei scoppiata a piangere. Sono riuscita ad andare avanti perché so che l'amore non è quello, e che esiste, ma forse non è destinato a me.

"Beatrice vai in sala due, ora" Luca spunta dietro lo stipite della porta e io annuisco.
"Ecco che ora mi dicono che è tutto uno scherzo e siamo alle Iene, ciao raga è stato bello"

Quando ho ansia la cosa migliore che so fare è sdrammatizzare e anche in questo caso ci sono riuscita, generando una risata di tutti i ragazzi presenti in cucina.

Con il cuore fuori dal petto per l'ansia arrivo agli studi ed entro in sala due.
Inizio a toccare il pianoforte, una delle cose che più preferisco al mondo, abbozzando delle note.

E propio mentre l'ansia sta scomparendo, lo schermo presente nella stanza si accende.

"Amore di mamma" il mio cuore fa un sobbalzo.
Non avevo bisogno di altro.
"Mamma ciao, hai visto? Ce l'ho fatta" dico con gli occhi lucidi.

"B io lo sapevo, non ho mai dubitato di te e mai lo farò. Papà è a lavoro, appena l'ha saputo è scoppiato a piangere. Siamo tutti immensamente fieri di te, fai vedere quanto spacchi a tutti, ma sopratutto a te stessa. So molto bene quanto dubiti di te, ma ora la prima a crederci devi essere tu" annuisco ad ogni parola mentre il mio visto si riempie di lacrime.
"Non so come avrei fatto senza voi" è l'unica frase di senso compiuto che riesco a dire in questo momento, e subito dopo devo salutate mia mamma.

Uscendo sento parlare dalla stanza affianco, e ovviamente non riesco a farmi i fatti miei.
Mi affaccio alla piccola finestra che c'è e vedo Diego intento a parlare con, credo, sua madre.
Appena capisco che si stanno salutando faccio una piccola corsetta per uscire dagli studi, l'ultima cosa che vorrei fare ora è vederlo.

Sono passate un po' di ore ed abbiamo appena finito di cenare con delle pizze.
Appena finisco sento l'urgente bisogno di fumare una delle mie heets, come da abitudine.

"Ah scusa, non sapevo ci fossi tu" chi poteva esserci fuori se non propio lui?
"Puoi venire lo stesso" non ho tempo di replicare che già ho preso posto sul puff che c'è lì affianco, la necessità di fumare ora viene prima di qualsiasi cosa.

"Quindi sei un passerotto?" lo vedo troppo pensiero e c'è un silenzio assordante, non posso non parlare.
"Oddio, mi spii anche? Sei così tanto ossessionata da me?"
"Zitto Diego, sei patetico" sembra una scena comica.

"Non dovresti fumare" questa volta è lui a spezzare il silenzio.
"Perché lo dici tu?"
"No, lo dico per le tue corde vocali" dice queste parole toccandosi la gola in modo ironico, generandomi una risata vera.

Dopo mi alzo e faccio per entrare, senza prima girarmi per fargli un cenno di saluto.
Chissà se avremo mai una conversazione normale senza insultarci.
È davvero una situazione strana, lo odio senza neanche conoscerlo bene, ma ormai è difficile che cambi pensiero.

Diego

Guardo Beatrice andare via.
È davvero bella, nonostante sembra odiarmi. Non capisco se è ancora per quel giorno.

Oggi l'ho sentita parlare con Rebecca. Sono rimasto colpito dalle sue parole. A primo impatto, in quei giorni a Sanremo, mi è sembrata una persona superficiale, con la famiglia perfetta e con una vita rose e fiori. Il contrario di me. Ma forse mi sbagliavo.

Nonostante ciò, sono troppo orgoglioso per rompere questo "teatrino" che creiamo ogni volta, quindi per ora non saprà cosa penso realmente di lei.

Beatrice

Arrivo nella mia stanza e mi do una ripulita generale, subito dopo mi butto sul mio letto.
"Perché odias a Diego?"
Teodora mi fa ridere con il suo italiano mischiato allo spagnolo, ma la domanda mi fa soffermare.
"Teo una storia lunga, posso solo dirti che è antipatico, scontroso, egoista."
Come risposta ricevo una faccia sconvolta da parte della ballerina.
Subito dopo decidiamo che è arrivato il momento di riposare, domani abbiamo già alcune lezioni.

Sono davvero felice di essere qui.

piccola nota ₊˚⊹
ciao belli!! spero la storia vi stia piacendo.
vorrei cercare di seguire i dt e ispirarmi a loro per ogni capitolo.
per quello di oggi ho pensato a quello di ieri.
non vedo l'ora di far menare Beatrice e Diego!! scherzo.
(mentre leggete , come sottofondo potete mettere le canzoni che ci sono all'inizio di ogni capitolo)
scusate per gli errori grammaticali.
baci xoxo.