8. Fratelli 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 di sangue

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Adam

Sto annaffiando le piante, perché se non lo faccio io non lo fa nessuno. Se non fosse per me, Lizzie farebbe morire tutto il giardino.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo Emily davanti. Non sapevo che dovesse venire, forse deve vedere mia sorella.

Così le sorrido. Uno di quei sorrisi sinceri che dedico a pochissime persone nella mia vita. Mia sorella, e adesso lei.

Lei ricambia e inizia la conversazione.

"Ehi Adam, mi dovevo vedere con Lizzie, stiamo andando da Starbucks"

"Ah va bene, non lo sapevo, divertitevi"

"Grazie"

E la conversazione svia in un silenzio molto imbarazzante

"Adam?"

"Sì?"

"Vorrei chiederti una cosa ma non vorrei risultare troppo indiscreta"

Puoi chiedermi tutto quello che vuoi

"Tranquilla, fai pure"

"Ma come mai tu e Lizzie non vi somigliate per niente? Lei mi dice tutto, ma non ha il coraggio di parlare con nessuno della sua famiglia"

"Sì, io e mia sorella condividiamo solo il papà, quindi abbiamo madri diverse. Lei ha preso i lunghi capelli biondi e gli occhi verdi dalla sua mamma, mentre io ho preso i ricci e la fisionomia da papà"

"Capito, vorrei sbloccarla da questa paura, mi dispiace vederla così"

"Hai ragione, io non ho mai voluto chiamarla <<sorellastra>> perché la reputo una sorella di sangue"

Ed è la verità, Lizzie è la persona più importante della mia vita, la donna più importante della mia vita.

"Sei davvero carino a comportarti così, sei..."

"ECCOMIIII!" spunta la voce di Lizzie che esce dalla porta, ancora con la testa abbassata per controllare la borsa.

"Lizzieee!" urla Emily e si scambiano uno degli abbracci più veri che io abbia mai visto

"Noi andiamo, comportati bene con quelle piante, fratellino" dice scombinando i miei capelli

"Ciao Adam"

Lo sguardo di Emily, mamma mia, non lo riesco ad interpretare, è così... puro.

"Ciao Emily"

E non riesco a controllarmi, devo andare a bere un bicchiere d'acqua.

L'ho già detto che questa ragazza sarà la mia rovina?

                                   🥀

Lizzie

Arriviamo da Starbucks molto presto, perché da casa mia dista solo pochi minuti.

Ordiniamo e mentre aspettiamo che ci arrivi l'ordine iniziamo a parlare

"Allora, ti spiego con calma"

"Direi amo, oggi non ci ho capito niente"

"Settimana scorsa mi sono ritrovata un bigliettino, il giorno in cui sono arrivata in ritardo. Era indirizzato a me e diceva che fosse inutile fare finta di essere perfetta e di controllarmi le spalle."

"Cos'hanno le tue spalle che non va?"

"Emily!!! Intende di stare attenta!"

"Va bene scusami, ero distratta"

"A che pensi?"

"Lascia stare, continua"

"Quindi dopo questa cosa, avevo lasciato perdere. Poi ieri me ne è arrivato un altro, aveva usato i biglietti per attirare la mia attenzione, perché è innamorato pazzo di me"

"Mh, interessante"

"Ok interessante, ma secondo te chi può essere mai?"

"Magari è il ragazzo più popolare della scuola, Michael"

"Se vabbè, non è il tipo da fare ste cose"

"Blake?"

"Il tuo ex? Può essere mai!"

"Mark?"

"Aspetta chi è Mark?

"Mark Fisher. Capelli mossi, occhi castani, bello da morire e poco conosciuto in tutta la scuola"

"Tutto torna, è poco conosciuto, mi ha notata e vuole attirare l'attenzione"

"Certo che però esistono anche altri modi, tipo parlare"

"Magari non gli andava, ognuno ha i suoi modi"

Finalmente arrivano gli snack che abbiamo ordinato e appena finiamo usciamo, nella via di ritorno a casa.

"Allora, facciamo così, domani ti indico chi è questo Mark e tu vai da lui"

"Va bene, Capitano Emily"

"Dai, è veramente l'unica soluzione"

"Va bene, va bene"

E arriviamo a casa.

                                 🥀

Emily

Sto accompagnando Lizzie a casa, appena arriviamo mi dovrò fare soltanto un altro pezzo di strada a piedi, niente di impossibile.

"Prossima volta ci vediamo a casa, dobbiamo vederci in un luogo meno affollato"

"Eh vabbè, l'importante è averti spiegato tutto"

"Ciao amore, ci vediamo domani a scuola"

"Aspetta, Emily" irrompe nella conversazione Adam "Ma torni a casa da sola?"

"Sì, tanto è pochissima strada"

"Non mi piace che cammini da sola, ti accompagno"

"Ma tranquil..."

"Dai Lizzie, fra poco torno, a dopo"

E mi apre la porta per farmi passare.

Fra poco il suono del battito accelerato si sentirà pure da fuori

"Grazie mille, non dovevi" dico mentre siamo per strada.

"Tranquilla, oggi abbiamo parlato di una cosa importante e mi ha aiutato tanto, vorrei sdebitarmi"

Adoro questo ragazzo, ma non posso fare ingelosire Blake con lui, visto che non lo conosce

"Grazie, davvero, questa è casa mia"

E gli dò un bacio sulla guancia.

E cerco quasi di scappare, perché ho paura di vedere la sua reazione.

Bryan non mi piace, però conosce Blake, Adam è semplicemente unico, ma non conosce Blake.

Ok. Pensa. Respira. Pensa. Respira.



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questo capitolo è, per adesso, il più lungo. Mamma mia ragazzi.

Ok. Respira. Pensa: mood di questo capitolo. 👩🏻‍🦲

Vi ricordo la stellina, grazie mille 🌟

Enjoy your reading 🎀
libridibenny







𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐟𝐨𝐫𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚𝐛𝐥𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora