Cuore di stoffa

Capitolo 4.

Siamo arrivate a casa da più o meno un'ora e Reed non smette di tartassarmi sul fatto che devo stare lontana da Harry. Purtroppo ho dovuto farle vedere il segno, ormai violaceo, sul polso e ha dato di matto.

"Reed per favore ho capito, adesso basta. Chi se lo caga a quello, l'amico è tuo non mio."
"Ah sicuro e mi sentirà per bene quando stasera li vedremo."
"Stasera li vedremo?"
"Si."
"Uno, dove andremo? Due, con chi staremo? Tre, domani dobbiamo lavorare."

Dissi tutto questo talmente veloce che mia cugina quasi non riusciva a starmi dietro. L'idea di vedere Harry non mi piaceva affatto e speravo vivamente di aver capito male.

"Andremo ad un disco-pub tranquillo qui vicino, non torneremo tardi.. E staremo con Liam ed Harry..." Disse abbassando il capo.

E la mia speranza era andata a farsi fottere a quel nome. Non ne avevo voglia di uscire e nemmeno di vedere lui, cercai in tutti i modi di far cambiare idea a Reed, ma non c'era verso dato che a lei piaceva Liam da un bel po' e voleva passare del tempo con lui ma non da sola.

"Reed ma non mi va di vederlo, dopo oggi direi che ne ho pure il diritto."
"Lo so, mi sento anche egoista, però ti prego fammi compagnia." Aveva degli occhi da cucciola troppo teneri e sapeva che non potevo dirle di no, quindi accettai contro la mia volontà.

"Bene, ora ci andiamo a preparare perché alle 22 saranno qui e sono già le 20."
"Va bene, ma non metto nulla di che stasera."
"Invece dovresti far perdere la testa ad Harry." Disse maliziosa
"No Reed, non ci tengo." Risi per la sua faccia.
Mentre lei continuava a parlare, io mi richiusi in bagno per potermi lavare tranquillamente. Mi spogliai per poi buttarmi sotto la doccia. L'acqua si infrangeva contro il mio corpo portando con sè tutti i miei pensieri. Mi piaceva rilassarmi sotto il getto d'acqua bollente a non pensare nulla. Era il mio momento preferito della giornata, lontana da tutti. Ma alla fine il momento di totale tranquillità doveva sempre essere interrotto da qualcuno. E da chi se non da Reed che continuava a battere violentemente la mano sulla porta del bagno urlandomi di uscire.
Molto sonoramente sbuffai, mi risciacquai e in fine chiusi l'acqua uscendo poi dalla doccia.

"Reed ho finito, dammi due minuti."
Già non ne avevo voglia di andarci, poi lei metteva anche l'ansia addosso e questo non aiutava affatto.

"Si ma sbrigati che sono già le 21, è da un'ora che sei lì dentro." Urló colei che era dalla parte opposta alla porta.
In ogni caso, mi asciugai di fretta tutto il corpo, dopo di che ancora con l'asciugamano che mi fasciava il corpo, presi il phon e iniziai ad asciugarmi i capelli. Finito il tutto uscii dal bagno e mi recai verso l'armadio. Non sapevo cosa mettere, volevo essere sexy ma al tempo stesso comoda. Optai per un jeans a vita alta e una camicia a quadri rossa e nera da infilare all'interno del jeans e le mie amate converse bianche. Mentre iniziavo a truccarmi, entró Reed in camera mia già pronta. Era uno schianto. Aveva un pantaloncino con una camicetta velata azzurra e delle ballerine dello stesso colore. Capelli lisci e trucco leggero.

"Cugina sei uno schianto. Liam perderà la testa per te stasera."

"Lo spero." Rise lei "A che punto sei? Sono le 21.45, a momenti saranno qui." Continuó.

"Ho quasi finito, devo mettere giusto il mascara."

Detto questo, lei annuì e poi uscì dalla mia camera. Quando stavo per prendere la borsa e metterci tutti i miei accessori dentro, sentì bussare alla porta. Erano arrivati. L'incubo era iniziato. Preso il tutto, feci un respiro profondo per poi aprire la porta e andare nel salotto dove mi aspettavano.
Con tutta la mia calma varcai la soglia del salone sorridendo ai presenti che mi avevano appena salutata. Erano entrambi bellissimi quella sera.

"Harry, posso parlarti un secondo?" Chiese Reed e la maledissi perché non volevo rovinarmi la serata
"Dimmi pure" rispose con quell'aria innocente. Non poteva essere uno stronzo ma al tempo stesso così bello. Mi bastava che fosse stronzo, almeno non provavo attrazione nei suoi confronti.
Evelyn ma stai dando i numeri? Smettila di pensare a certe cose.