Il fine settimana passó in fretta, forse un po troppo. Era già lunedì e sarei dovuta andare a lavoro e vedere Derek, ma non mi andava. Non volevo affrontarlo, soprattutto dopo ció che era successo. Il letto sembrava tanto comodo quella mattina, tanto che mi avvolsi di nuovo nelle coperte fregandomene della sveglia e di Reed che mi chiamava. Non volevo vederlo e non volevo andare a lavoro.
* * *
Reed.
Era incredibile quella ragazza. Era da più di mezz'ora che la stavo chiamando e non voleva alzarsi dal letto. Alla fine presi la decisione più ovvia e chiamai Derek. Fortunatamente dopo soli tre squilli rispose.
"Reed che c'è?"
"Senti Derek, Evelyn non vuole venire a lavoro, non si sveglia e non so che fare" ero stanca di questa storia, Derek era un problema suo e non mio. Si stava comportando da bambina. Colui che era al di là del telefono sbuffò sonoramente.
"Non lo so nemmeno io.. Fai una cosa, passamela"
Andai in camera sua, la svegliai e gli passai Derek. Lo sentii parlare dall'altro lato del telefono e vedevo la faccia di Eve cambiare, quando all'improvviso urlò.
"Ma come ti permetti? Vaffanculo Derek" sbraitò. Staccò il telefono e si alzò come una furia dal letto e si andò a preparare. Qualunque cosa Derek le avesse detto, sorrisi soddisfatta. Finalmente fu pronta e io corsi in macchina per metterla in moto mentre aspettavo Eve che chiudeva casa. Quando salì in auto mi guardò malissimo ma non ci feci caso. Il tragitto fu breve, ma anche molto silenzioso e quando arrivammo alla caffetteria, Eve era molto tesa. Lo vedevo dai suoi lineamenti del viso e dai movimenti del suo corpo.
* * *
Evelyn.
Appena entrai notai che Derek si voltò verso di me con uno sguardo che non sapevo decifrare. Mi sentivo in colpa per averlo mandato a fanculo ma non doveva dirmi che ero una bambina. Notai che ero ferma vicino la porta e quando mi risvegliai dai miei pensieri camminai molto velocemente per andare nello spogliatoio a cambiarmi. Finito il tutto, tornai dietro al bancone e iniziai a servire i clienti mostrando un sorriso al quanto tirato ma poteva sembrare vero. Ignorai tutto il tempo gli sguardi che mi mandava Derek e ignorai Reed che continuava a scuotere il capo ogni volta che vedeva come ignoravo costui. Si fece l'ora di pranzo, il locale era chiuso per permetterci di mangiare tranquillamente, quindi non c'era nessun cliente da servire per potermi distrarre dalle chiacchiere di Reed e Derek.
"Hey Derek, come va con quella ragazza?" sentii dire da Reed.
"Oh.. Va tutto bene fortunatamente." lo vidi sorridere mentre ne parlava, buon per lui. Mia cugina pensava che io potessi ingelosirmi sentendone parlare ma, evidentemente, non aveva ancora capito nulla.
"E' molto bella lo sai? L'ho vista l'altro giorno"
Mentre loro continuavano a parlare, io mangiavo in piedi dietro al bancone. Non si erano proprio accorti che non mi ero avvicinata a loro, il chè mi faceva sentire esclusa. Poi sentii parlare di me.
"Reed, sai meglio di me che è impossibile dimenticare una testa dura come lei. E' una cosa impossibile." ne parlavano sottovoce, probabilmente perchè pensavano che io non sentissi.

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Cuore di stoffa
FanfictionEvelyn Cooper e Reed Williams, sono due semplici ragazze, dalla vita semplice e dai sorrisi sempre stampati sui loro volti. Vivono ogni giorno come se fosse l'ultimo. Sanno sempre come divertirsi, ma una sera che sembra come le tante altre, sconvolg...