"Eve sei pronta? Hai già fatto abbastanza tardi." Iniziò a richiamarmi infuriata.
"Senti io già non volevo venirci, quindi ringrazia che vengo."
"Si si okay, ma sbrigati."
Sbuffai molto sonoramente pur di farmi sentire. Mi stava dando fastidio il suo comportamento, era irritante. Non capitava spesso che noi due litigassimo ma quando lo facevamo, litigavamo molto pesantemente e in quel momento stava mettendo a dura prova la mia pazienza. Per non farla parlare ancora per molto, misi molto velocemente un po' di trucco e infilai le scarpe. Il mio abbigliamento era molto casual, un pantaloncino non molto corto a vita alta nero, una delle mie tante camice a quadri e un paio di convers. Per i capelli invece avevo deciso di lasciarli sciolti. Uscì dalla mia camera e andai nel salone dove Reed mi aspettava impazientemente.
"Prendiamo la mia macchina." Dissi avviandomi verso la porta.
"Okay, andiamo."
Scendemmo per le scale quella volta, semplicemente perché l'ascensore era occupato e per Reed avremmo fatto ancora più tardi se avessimo aspettato. Non capivo quel suo voler andare così di fretta, alla fine erano solo 15 minuti di ritardo. La lasciai perdere, così mi diressi verso la mia auto e ci salii per poi metterla in moto e partire poco dopo che Reed fosse salita. L'inizio del tragitto fu abbastanza silenzioso, fin quando lei non prese a parlare.
"Senti mi dispiace averti messo tanta fretta, è che sono nervosa."
"E per cosa?" Ero confusa, molto.
"Per te."
"Perché?"
"Liam ha invitato Derek, non sapevo come dirtelo." Rispose dispiaciuta.
Ero un tantino scioccata per quello che mi aveva appena detto, non solo dovevo vederlo a lavoro, ma anche quando uscivo con amici. Certo non mi dispiaceva, per me era solo un amico, ma non volevo che lui pensasse a me in modo diverso da ciò ancora per molto. Se mi avesse vista solo a lavoro, le cose magari sarebbero potute andare meglio, non c'era bisogno di vederlo anche in uscite con amici.
"Scusami, ma Liam come fa a conoscerlo?" Le chiesi perplessa.
"Ti ricordo che Liam viene tutti i giorni al café, poi a quanto ho capito, si conoscevano già da un po' e si sono ritrovati come vecchi amici." Mi spiegò tutto d'un fiato.
"Guarda, peccato che sto guidando, altrimenti mi sarei strappata i capelli da testa dalla disperazione. Non è possibile." Ero d'avvero troppo amareggiata da tutto ciò che stava succedendo. Il resto del tragitto lo passammo ognuna persa nei pensieri propri. Non so se Reed si sentisse in colpa per non avermi detto prima di quella cosa, ma non potevo fargliene una colpa perchè non ne aveva. Dovevo riuscire a gestire tutta quella situazione. Mandare via Harry e i suoi modi bruschi e farmi dimenticare da Derek. Una cosa alquanto semplice.
"Siamo arrivati Eve." Mi fece notare Reed. Voltai a sinistra per parcheggiare l'auto sul vialetto di casa di Liam e notai che erano già arrivati tutti, compreso Derek. La sua macchina era parcheggiata un po' più avanti della mia, l'ansia iniziava a salire non appena misi piede fuori dall'auto. Assieme a Reed che mi prese per mano, ci avviammo verso la porta dove, prima di bussare, mia cugina mi guardò quasi per infondermi coraggio. Dopo svariati minuti la porta venne aperta da un Liam alquanto sportivo ma pur sempre affascinante che, dopo averci salutate, ci fece entrare e accomodare nel salotto di casa sua. Varcata la soglia, gli occhi di tutti erano puntati su di noi. Diciamo che c'erano un paio di ragazzi sparsi per la stanza, di cui solo tre conoscevo.
"Ragazze andatevi a sedere e non state impalate sulla porta su. Io vado a prendervi qualcosa da bere." Ci incitò Liam e così facemmo. Mi sedetti su uno dei puffi che erano presenti in quella stanza ed era accanto ad un ragazzo da un volto conosciuto. Probabilmente era un cliente abituale del café.

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Cuore di stoffa
Hayran KurguEvelyn Cooper e Reed Williams, sono due semplici ragazze, dalla vita semplice e dai sorrisi sempre stampati sui loro volti. Vivono ogni giorno come se fosse l'ultimo. Sanno sempre come divertirsi, ma una sera che sembra come le tante altre, sconvolg...