Capitolo 6 - Il primo appuntamento

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"Pansy!"
"Cosa?" Disse lei, entrando di corsa nella camera da letto, per vedere un Draco arrabbiato che guardava i vestiti che lei aveva scelto per l'appuntamento con Harry.
"Non c'è verso che me li metta!" Draco guardò le due coppie di vestiti che erano stese sul letto. C'era un abito estremamente elegante, della seta più fine e Draco non aveva la minima intenzione di metterselo per il primo appuntamento con un ragazzo trasandato come Harry.
Dall'altro lato c'era una maglietta grigia e un paio di pantaloni strappati e per nessuna ragione sarebbe caduto così in basso per fare sentire Potter a suo agio.
"Dove li hai persino trovati?" Chiese Draco, indicando l'audacia della maglietta grigia.
"Beh era tanto per iniziare!" Urlò Pansy.
"Tanto per iniziare? Potter penserà che sono un qualche babbano e che non ho classe e penserà che sono-"
"Perché mai ti interessa cosa pensa, Draco?"
"Voglio essere rappresentato con orgoglio ed eleganza e per informazione non me ne frega un fico secco di quello che pensa."
Pansy indicò il secondo outfit. Draco fissò i capi con una faccia da presa di giro.
"Onestamente pensi che indossare il vestito più bello che ho farà colpo su Harry? Sei pazza? Si sentirà terribile! E' un cafone e io un erede, non potrebbe mai funzionare, neanche se fosse uno scherzo. Sai che se mio padre lo venisse a sapere io sarei massacrato." La voce gli si spezzò alla fine dell'affermazione. Se si fossero mai innamorati l'uno dell'altro suo padre gli avrebbe proibito tutto, includendo scriversi e vedersi. Li avrebbe probabilmente chiusi nelle segrete di Villa Malfoy e avrebbe legato Harry ad una sedia facendogli guardare la morte di Draco.
Pansy continuò solo a fissarlo come se fosse un ritardato. Ciò fece venire a Draco un altro strizzone allo stomaco e a Draco non piace sentirsi a disagio.
In fine la rabbia iniziò ad accumularsi finché non sbottò: "Cosa?"
Lei roteò gli occhi e fece un sorrisetto finché scoppiò in una risata.
"Devi pensare come una ragazza." Gli disse semplicemente. Draco la guardò come se fosse un dissennatore. "Sono seria."
Prese il silenzio come un bisogno di spiegazioni: "Cosa faresti se avessi due paia di vestiti: uno troppo elegante e uno troppo sciatto e avessi bisogno di trasformarli in un abito casual?" Draco continuò a fissarla, ma la faccia gli si illuminò un po'. Sapere che lei aveva un piano era sempre di conforto. Nuovamente in assenza di una risposta, rispose lei per lui: "Li mischi!"
"Eccellente... Pansy come si fa senza rovinarli entrambi? Non distruggerò il mio abito più bello per quell'insolente di un Potter."
"Oh smettila!" Si voltò verso il letto borbottando parole che lui non riconosceva. Non passarono due secondi che le due scelte orride si mischiarono in un outfit di classe.
La parte superiore era una camicia a maniche lunghe con i polsini verde smeraldo. Draco lo ritenne un po' troppo elegante per l'occasione, ma andava bene, meglio di una maglietta di certo. I pantaloni erano grigio scuro; il tutto era molto di classe, ma casual al tempo stesso.

"Pansy! E' perfetto!" Esclamò Draco, pensando di avere un fantastico appuntamento con una bella ragazza, ma poi la realtà lo colpì.
"Grazie molte. Ora devi procurarti del cibo. Sei l'uomo nella relazione, dovresti sempre pagare e avere cura di lui. Sapevo che sei troppo egoista per farlo, quindi ti ho preso un cesto da picknick."
"Pansy! Che cavolo? L'uomo nella relazione? Non stiamo uscendo! Non me ne frega di lui. Lo sto facendo solo per far ridere te e tutti dell'imbarazzo di Potter quando tutto è finito. E quando prendo moglie, la tratterò come una regina e vivremo per sempre felici e contenti. Pensi davvero che sia così egoista?"
"No, certo che no. Per Potter lo sei. Devi rendere tutto credibile. Siedigli più vicino, accarezzagli la mano una o due volte, abbraccialo per salutarlo."
"Abbracciarlo per salutarlo? E' stato già abbastanza brutto che tu mi abbia fatto avvicinare a lui l'altro giorno, c'erano solo pochi centimetri tra di noi. Dover fare contatto fisico è completamente fuori questione e non osare suggerire di baciarlo - è fuori discussione." disse quasi a corto di fiato per la divagazione.
Emise un respiro tremante al pensiero nervoso persino di toccargli la mano, per non parlare di abbracciarlo per salutarlo.

Drarry - Era tutto solo un giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora