POESIA

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JAKE

Non c'è poesia più dolce di quella che ti viene dal cuore. E non parlo solo di una poesia scritta. Non di quelle che puoi trovare in una comune libreria. No. Io parlo di vedere la poesia nelle cose. Nelle persone. Ed io, io la vedo in Perla. Nei suoi occhi dello stesso colore del mare. Nei suoi capelli castani come la cioccolata. Nelle sue labbra di fregola. Nei suoi sguardi. Nei suoi sorrisi. E nei suoi silenzi.

Anche adesso, che sono seduto davanti al mio nemico. Davanti all'uomo che odio più di ogni altra cosa al mondo. Riesco a sentire la sua poesia su di me.

Faccio un respiro lento e profondo per tornare a concentrarmi su di lui. Sul suo sguardo indagatore. Sul suo modo di serrare la mascella. Su come cambia spesso posizione sulla sedia. È un tipo che non riesce a stare fermo. E si nota.

Una cosa però lho notata. Ha riempito questo posto con i fiori preferiti da mia madre. Il bastardo starà pensando ancora a lei. Chissà se sa che è morta tredici anni fa.

"Vorrei dare alla mia nave il nome di mia figlia" mi dice diretto.

"Ma certo, mi dica pure il suo nome che lo segno subito" gli dico mentre mi faccio passare foglio e penna da Mary

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"Ma certo, mi dica pure il suo nome che lo segno subito" gli dico mentre mi faccio passare foglio e penna da Mary.

"Perla"

Appena sento pronunciare il suo nome il mio cuore ha un sussulto. Ma non può essere la mia Perla. Me lo avrebbe detto.

"Segnato. E mi dica, che tipo di arredo vorrebbe?" gli chiedo fintamente interessato.

"Ovviamente uno di lusso. Non siamo plebaglia" interviene il damerino seduto accanto a lui.

 Non siamo plebaglia" interviene il damerino seduto accanto a lui

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"Perdonatelo. È ancora un ragazzo" interviene Thiago.

"Sarò anche un ragazzo. Ma so quello che voglio. E lo ottengo sempre. Voglio chiedere la mano di Perla in quella nave. E voglio il massimo" dice in maniera arrogante.

"Non sempre si ottiene quello che si vuole" gli dico con un sorriso di scherno sulle labbra. Non so perché ma spero che questa Perla gli dica di no. Se fosse la mia donna lo avrei già sfidato a duello.

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