due giorni prima, 10 giugno 2020Nirvana's Pov
Non sarebbe stato difficile prendere la mia roba, andare da Jason e dirgli che mi sarei licenziata.
Il giorno stesso però, avrei dovuto cambiare città, quindi non potevo perdere tempo nell'aspettare che firmassimo tutte le pratiche, infondo, ero cameriera in un fast food, il mio ruolo nel mondo non era così fondamentale, potevamo tranquillamente evitare le cerimonie del licenziamento, passando direttamente all'addio.Avevo lavorato per circa un mese da Fight Bros, si trovava a Melbourne, lungo la costa della meravigliosa Florida, meta perfetta per la mia estate da donna senza un tetto stabile, a girovagare per l'America, attendendo che mi trovassero.
Ma quel posto ormai stava diventando troppo famoso, troppa gente entrava ed usciva da lì, non potevo dunque attendere la fine del contratto, inoltre la confusione era tutto ciò di cui dovevo fare a meno, così preferii ritornare al mio primo lavoro dopo ciò che mi aveva reso una vagabonda; le stanze a luci rosse.Il mio viso era indistinguibile, mi vedevano uno per volta ed era necessario pagare, inoltre ero controllata, protetta da un vetro, e non potevo interagire in alcun modo con l'altra persona. Era perfetto.
Ma allo stesso tempo i miei principi morali mi avevano detto di no, non era dignitoso, svendevo il mio corpo a degli uomini, era il lavoro che aveva tolto la vita a mia sorella, il motivo per il quale mi trovavo ora a fumare una sigaretta nel piccolo cesso di Fight Bros, in una città non mia, a fuggire da dei sicari.
Non ne avevo la certezza, sapevo però che gli uomini che avevo ucciso per Tanya, mia sorella, erano importanti in America, tanto che chiunque avrebbe pagato oro per trovare il loro assassino.
Ma il mio era stato un omicidio così perfetto che neppure l'FBI era riuscito a capire chi l'avesse creato, ed erano passati quasi due anni da quel giorno. Avevano dunque lasciato spazio alle organizzazioni criminali per trovarmi, il che è assurdo perché chi meglio del FBI può trovare una serial killer? Sì, i giornali mi definivano killer seriale perché si sa, dopo il primo omicidio diventi un mostro.
Queste potenti organizzazioni però avevano più strumenti per trovarmi, e avrebbero pagato oro pur di non farmi arrestare, ciò che invece lo stato dell'America non era più disposto a spendere, ero troppo importante, avevo un sacro segreto nascosto tra i miei ricordi, avrei potuto rivelarglielo così che loro si sarebbero potuti sbarazzare di infinite persone senza destare sospetti.
Erano stati proprio quei due anni che mi avevano fatto comprendere; il tempo necessario per un'organizzazione di sicari per trovare un assassino.
Stavano escogitando il modo per uccidermi, sapevano già chi fossi, magari in quel momento erano proprio nel locale seduti ad un tavolo, studiavano le mie mosse, i miei spostamenti, probabilmente mi reputavano una cogliona per girovagare così in Florida, senza cambiare identità, ma solo lavoro e casa.Inoltre, ero con la mia più cara amica durante questa stramba avventura, Gladys, che si era rifiutata di lasciarmi da sola e così, da due anni a questa parte, avevamo abbandonato insieme la nostra adorata New York, il nostro amatissimo lavoro come barman di un club e il nostro appartamento ad un passo dal Central Park, i nostri amici, i nostri ormai ex fidanzati, ma senza troppa tristezza o malinconia, eravamo riuscite ad affrontare la situazione come meglio potevamo.
Io un po' più difficilmente di lei, la morte di mia sorella e la rabbia che mi aveva scaturito, avevano rivelato una nuova me, una cattiveria e crudeltà che non credevo di possedere, prima del momento in cui mi ero seduta alla mia scrivania, avevo aperto la mia unica agenda azzurra, e avevo cominciato a scrivere i nomi degli assassini di Tanya, ad uno ad uno, la mia penna scivolava su quei fogli grezzi dalla grammatura sottile, appuntando i modi in cui li avrei voluti morti, silenziosamente, un genio e una dote che evidentemente avevo sempre avuto, e che non avevo mai sfruttato.
STAI LEGGENDO
Hitmen [H.S]
Fanfiction𝐃𝐚𝐫𝐤 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞𝐬 Neppure l'FBI, dopo due anni di indagini, riuscì a scovare il serial killer dei sette uomini dipendenti di un'azienda di New York, portando inevitabilmente ogni organizzazione criminale americana alla sua ricerca. Q...