Introduzione

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When you can't look on bright side I will sit you in the dark.

Alice in Wonderland

Quando non riesci a guardare il lato positivo, ti farò sedere nell'oscurità.

Quando non riesci a guardare il lato positivo, ti farò sedere nell'oscurità

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Da piccola mia madre, mi leggeva ogni sera una favola della buonanotte.

Raccontava di un mondo utopico. Abitato da animali chiacchieroni, magici incantesimi e personaggi fantastici e reali che coesistevano in armonia. Un mondo in cui avevi la possibilità di accedere solo attraverso i sogni.
La mia preferita era Alice nel paese delle Meraviglie, perché mi ritrovavo ad immedesimarmi con la protagonista, forse perché avevamo lo stesso nome: Alice, per l'appunto.
Mi trovavo anch'io a voler vivere una storia tutta mia e quando poi successe, non potevo crederci, non all'inizio almeno.

Perché quando leggi un libro, alla prima pagina, non sai mai chi saranno i bravi e chi i cattivi.
Quando si è all'inizio della storia, non sai mai chi salverà o chi sarà salvato.
Nella mia vita non avevo intenzione di programmare nulla. Più avanti compresi, però, che qualunque ruolo avessi interpretato all'interno di questa storia, sicuramente non sarebbe stato quella della damigella in pericolo. La mia fiaba avrebbe avuto lo svolgimento che io avrei deciso di scrivere.

Quel c'era una volta mi suonava come l'inizio di una barzelletta. Non avevo la più pallida idea di quanto avrebbe cambiato irrimediabilmente la mia vita. Perché come Alice era caduta nella tana del Bianconiglio , io ero stata inghiottita da un paio di occhi profondi come il mare.
Mia madre, lo diceva sempre: due occhi posso essere più eloquenti di qualsiasi parola pronunciata a voce alta.

Nei suoi occhi io, ci leggevo solo pazzia e quel segreto indicibile, che ostinava a celarmi.

Il cattivo non salva mai la damigella.

Avevo poche certezze, da quello che la mia vita mi aveva insegnato. Ne ero ugualmente convinta e nella mia testa rimbombava quel pensiero. Il mio ruolo non sarebbe stato quello della damigella in pericolo ma quello di una potente regina. Avevo bisogno della forza di una regina per combattere, lottare per i miei ideali e vincere suoi miei nemici. Non avevo bisogno di essere salvata.

La mia storia avrebbe intonato qualcosa del genere.
C'era una volta Alice, una regina senza corona e senza un regno. Con un nuovo inizio ad attenderla, una volta varcate le porte della prestigiosa università di Oxford. Dove il Bianconiglio l'avrebbe accompagnata come un fedele scudiero. Pincopanco e Pancopinco avrebbero rallegrato le grigie giornate britanniche. Avrebbe preso il the con la principessa che piangeva preziose gemme e il Cappellaio Matto. E ancora, sarebbe rimasta ammaliata dal sorriso del gatto di Cheshire e avrebbe litigato con la lepre marzolina, ma solo per allontanare chi amava.

Tutti i personaggi che mi avevano fatto compagnia durante l'infanzia erano presenti in questa storia. Solo non avevo tenuto in conto il più pericoloso di tutti. Il re che collezionava cuori e che voleva a tutti i costi il mio.
Il re sa come manipolare i suoi alfieri, le sue torri e i suoi pedoni. Ma riuscirà a manipolare anche una regina?

E quando il re e la regina si scontrano che la guerra ha inizio e così seduti ad un tavolo. Uno difronte all'altra. Con un mazzo di carte in mano. Ha inizio una partita.
Un gioco di magia.

Fate la vostra mossa...

♣️

Angolo Autrice:

Ehi ciao!
Sì parlo proprio con te. Grazie per esserti addentrato/a in questo piccolo mondo a aver dedicato qualche minuto alla lettura dell'introduzione de: A magic trick.

Premetto che non sono una scrittrice e non intendo emulare nessuno, il mondo è pieno di storie scritte e raccontate meglio della mia ma ringrazio ugualmente chi continuerà a seguirmi in questo viaggio che ho iniziato nel preciso momento in cui il mio dito a cliccato su quel pubblica.

Cercherò di curare la mia scrittura ma vi chiedo comprensione per eventuali:
- errori grammaticali (potete sempre farmeli notare nei commenti)
- possibili ritardi nella pubblicazione nuovi capitoli (frequento l'università e la scrittura è una valvola di sfogo che mi prendo per evadere dalla stressante routine)
- se vi è possibile lasciare un commento o una stellina (è piacevole avere un riscontro, ogni tanto, per nn perdersi d'animo)

Ma ciancio alle bande...
Cosa aspettarsi da questa storia?

♠️ Una protagonista divisa tra studio e carriera che non ha intenzione di avere problemi.

♦️ I problemi della protagonista (sì sono tanti ma uno in particolare attirerà la vostra attenzione)

♣️ Indizi sparsi un po' ovunque solo per confondervi (quando penserete di averci capito qualcosa in realtà non sarà così)

❤️ Crisi di nervi, pianti e urla di felicità (o di dolore, dipende) insomma un giro gratis sulle montagne russe delle vostre emozioni.

♠️ Confusione, tanta confusione (perché sono i personaggi della storia a dettarne lo svolgimento)

♦️Non fidatevi di nessuno (perché tutti hanno una doppia faccia)

♣️ Nozioni su giochi vari soprattutto le carte (nel caso vi dovessero servire in futuro)

Detto questo, mi auguro che la storia vi piaccia e che continuerete a leggerla!

P.s. Se volete rimanere aggiornati su aggiornamenti, vi consiglio di seguirmi su Instagram: il mio profilo è @fre.writer.

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