Amore tra bambini ~Vol1 (Iris)

Ferite nascoste💔 -Atlante

Questa è la versione dal punto di vista di Atlante lui verrà inidicato da questo simbolo🌟

La sua mano tremava sotto la mia, e in quel momento, mi resi conto che stava per crollare. Iris, così distante e riservata, stava lasciando cadere la maschera, anche se solo un po'. Volevo dirle che andava tutto bene, che avrebbe potuto piangere senza vergogna, ma le parole sembravano inchiodate nella mia gola. Cosa stavo facendo? Non ero sicuro di come aiutarla, e temevo che ogni mia parola potesse peggiorare la situazione. Ma non potevo ignorare ciò che vedevo nei suoi occhi.

Non riuscivo a togliermi dalla mente l'idea che il suo dolore mi ricordasse qualcosa, qualcosa che cercavo disperatamente di dimenticare. Forse era proprio per questo che mi sentivo così vicino a lei. Vederla così fragile mi riportava indietro, a un tempo che avrei preferito seppellire. Il suo dolore risvegliava ferite che pensavo di aver chiuso.

Le sue lacrime, però, erano reali. E non potevo ignorarle. Feci un respiro profondo, cercando di non farlo notare, e poi la guardai negli occhi. Vidi la rabbia. Il fuoco nei suoi occhi non era rivolto a me, ma a se stessa. Quella rabbia mi colpì più di quanto avrei voluto ammettere. Ero lì, a un passo da lei, ma era come se ci fosse un abisso tra di noi. Il dolore che la consumava... lo conoscevo fin troppo bene.

Si alzò di scatto, e io la seguii. Potevo vedere quanto bruciasse dentro di lei, e mi distruggeva. Feci un passo avanti, il mio corpo si mosse da solo. La mia mano si avvicinò al suo viso quasi per istinto. Quando le mie dita sfiorarono la sua guancia, il contatto fu lieve, ma bastò a farla indietreggiare. Una parte di me temeva di aver sbagliato tutto, e dentro sentii una fitta di frustrazione. Mi bloccai, cercando di rimediare alla situazione.

"Forse... è meglio che ti metti del ghiaccio sugli occhi," dissi. Era una scusa, ma non volevo che si chiudesse completamente. Volevo scoprire cosa si nascondeva dietro quel dolore. Perché voleva così disperatamente nascondere le sue lacrime? Cosa le faceva male a tal punto da vergognarsene?

Non ci conosciamo da molto, ma questo dolore lo riconosco. Lo sento dentro di me. E devo scoprire da dove proviene. Nel vederla rilassare lo sguardo, mi spuntò un piccolo sorriso sulle labbra. Stava cedendo.

Ci incamminammo verso la cucina. Lei camminava dietro di me, probabilmente per non farmi vedere la sua espressione. Quando entrammo, notai il suo sguardo curioso che scrutava la stanza. Si avvicinò al congelatore, ma io mi parati davanti. Non so perché lo feci. Sentivo che era mio compito aiutarla, anche se ci conoscevamo da poco. Fu difficile guardarla con freddezza, ma lo feci, e le dissi di sedersi con tono severo. Vederla raddrizzarsi un po' mi fece sorridere internamente; aveva un'espressione buffa.

Mi girai e presi il ghiaccio dal congelatore. Mentre lo facevo, ricordi che pensavo di aver sepolto riemergevano, e cercai di ricacciarli indietro. Mi avvicinai a lei, e con delicatezza appoggiai il ghiaccio sui suoi occhi arrossati. Divenne un po' rossa e mi chiese di lasciarla fare da sola, ma non l'ascoltai. Sentivo che era mio compito aiutarla. Il mio sguardo, prima severo, si sciolse, perché dentro di me provavo solo tristezza.

Alla fine, insistette e, un po' irritato, le cedetti il ghiaccio. Mi allontanai, appoggiandomi al congelatore. I pensieri continuavano a riaffiorare. Vederla così mi riportava a quel vuoto che avevo dentro. Restammo in silenzio, e quei minuti sembravano ore. Era come se vivessimo una battaglia silenziosa, ognuno di noi con i propri demoni, cercando disperatamente di non crollare del tutto. Restammo in silenzio, ma sapevo che quel silenzio nascondeva troppo. Presto, qualcosa sarebbe emerso, e non ero sicuro di essere pronto a scoprirlo.

CIAO VOLPETTE 🦊❤️ COME STATE?💐 OGGI HO VOLUTO FARE UN CAPITOLO UN PÒ DIVERSO VISTO DAL PUNTO DI VISTA DI ATLANTE, COSA NE PENSATE? SCRIVETELO NEI COMMENTI (VI VOGLIO BENE❤️) CIAUUU