Il cigno nero🦢 ⚫

30 8 0
                                    

Dopo il corso di francese, che dura due ore, di solito ho il corso di danza, ma oggi è un giorno speciale perché ho il saggio per cui mi sono allenata ogni giorno per mesi. Ero emozionata solo al pensiero. Uscii dal palazzo in cui facevo il corso e trovai l'auto ad aspettarmi. Guardai indietro verso l'edificio con uno sguardo assente, ancora con l'immagine della foto impressa nella mia mente. Feci un sospiro ed entrai in auto.

Il viaggio per arrivare al teatro non fu lungo. Durante il tragitto, rimasi ferma, fissando le mie mani chiuse sulle cosce, avvolte da una gonna nera e un top bianco di pizzo. "Quella foto è un tormento", mormorai tra me e me. Mi creava sentimenti contrastanti, come se fosse un puzzle da risolvere, ma con pezzi mancanti.

Arrivati al teatro, scesi dall'auto e mi addentrai, superando il grande portone di legno. Il teatro era imponente; c'erano poltrone color rosso sangue per gli spettatori, e ai lati si trovavano balconcini con sedie identiche. Il palco era anch'esso ampio, decorato con oggetti di scena: cigni bianchi su un laghetto, alberi ai lati e stelle sospese al soffitto con fili quasi invisibili.

Dietro le quinte, trovai la mia insegnante di danza. Io e le mie compagne avevamo solo trenta minuti per prepararci. Le truccatrici si muovevano freneticamente per prepararci al meglio. Mi girai verso il lato della stanza, dove erano sistemati i body: bellissimi, di un bianco candido e ricamati in pizzo. Ognuna di noi ne aveva uno, tutti dello stesso tipo. Quando finimmo di truccarci, il mio trucco era impeccabile, ma quando andai a cercare il mio body, non lo trovai.

Il panico mi assalì. Cercai ovunque, immaginando fosse caduto dietro gli scatoloni o tra gli oggetti di scena. Ma niente. Nessuna traccia del body bianco. Continuando a cercare, dietro alcuni scatoloni trovai un altro body. Non era bianco, ma nero. Anche questo era di pizzo, con perline nere cucite sul busto. Lo presi in mano, esitante. Non avevo scelta: lo spettacolo stava per iniziare.

Con il cuore in gola, indossai il body nero. Mi avvicinai alle mie compagne, già in fila per entrare in scena, cercando di non incrociare i loro sguardi. Mi misi per ultima, e una dopo l'altra, entrammo sul palco. Io uscì per ultima, l'unica con il body nero.

Sentivo il peso di ogni sguardo su di me. "Che vergogna", pensai. "Perché proprio io? E dove sarà finito il mio body?" Ma non c'era tempo per risposte. Il palco era illuminato, il pubblico in attesa. Il mio cuore batteva all'impazzata. E poi, come uno schiaffo improvviso, quella foto. Di nuovo, impressa nella mia mente, come una cicatrice invisibile.

Cercai di scacciare quel pensiero, concentrandomi sulla danza. I movimenti si susseguivano con precisione, il mio corpo si muoveva al ritmo della musica, ma quella foto restava lì, ferma nella mia testa. E nel mio cuore.

CIAO RAGAZZI SCUSATE SE VI HO PORTATO LA SECONDA PARTE DOPO TEMPO MA SONO STATA PARECCHIO IMPEGNATA 😭🥺 (Mi culpa) SPERO CHE VI PIACCIA MA DOVE SARÀ FINITO IL BODY ? E PERCHÉ QUELLA FOTO LA TORMENTA? COSA DIAVOLO SI TROVA IN QUELLA FOTO? QUESTE DOMANDE AVRANNO DELLE RISPOSTE MA INTANTO CIAO RAGAZZI ✨✨




Amore tra bambini ~Vol1 (Iris)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora