Prologo

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-Idiota, potevi svegliarla-, mormorò il giovane fra se. Lei, quasi come avesse percepito la sua presenza, si destò dal suo sonno cosi pieno di immagini confuse e sospirò. L'elfo le si avvicinò cauto "Scusa non volevo infastidirti ma solamente parlarti", disse tutto d'un fiato. Ignorando le sue parole, lei azzardò "Ti ho incontrato in un sogno questa notte", rispose con uno sguardo indagatore.
"Noi ci conosciamo da tempo ormai ma sto aspettando che tu nasca un'altra volta tra i mortali per venirti a cercare e condurti qui tra i tuoi simili". Sempre più scettica, la dolce ragazza dalla chioma smeralda e gli occhi da cerbiatto impaurito, indietreggiò scappando. Sparì oltre il lago e prese a riflettere sulle parole dell'elfo.
-Non ha senso- pensò fra se, -noi stiamo cosi bene qui, vero, alberi?-. Un vento fresco le solleticò le guance, gli alberi erano d'accordo con lei. Sorrise ma non essendo del tutto convinta si alzò, lasciando scivolare attorno a se la candida veste stretta in vita da una spessa cintura di pelle nera e, osservando il pugnale inserito negli alti calzari neri, si chiese quando mai avrebbe dovuto usarlo dato che la vita che le apparteneva era felice e serena. Per ricevere un parere ancor più saggio di quello delle sue amate querce andò incontro al vecchio salice violaceo che da sempre la confortava e la ricopriva di fiori meravigliosi con cui lei adorava intrecciare le sue corone variopinte. Salutò l'albero accarezzandone il tronco e lo senti muoversi al suo tocco.
-Chi era quel giovane, mio vecchio amico?-, chiese lei in un lieve sussurro.
-Colui il quale farà germogliare un fiore dentro di te, mia cara, e ti aiuterà quando arriverà il bisogno di slegarti da questo posto-, bisbigliò l'albero. Una calda lacrima rigò il volto della ninfa, una lacrima piena di paura ed inquietudine.

The whispers of trees - I sussurri degli alberiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora