Saimon

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Berlino, 12 dicembre 1977
Via della Libertà, 23

Amore mio, mia dolce Katerine,

Ho trovato questa lettera dentro a una valigia; la stringo e sento il tuo profumo. Ogni volta che chiudo gli occhi, il pensiero di te mi avvolge come una calda coperta, ma ora sono nascosto, e mentre a malincuore scrivo queste parole, il mio cuore è un tumulto di emozioni.

Il muro di Berlino ancora non è stato abbattuto e la guerra sembra essere finita, ma la mia anima è in guerra con la paura. Ho paura di trovarmi in qualche attentato durante la notte, di non avere mai la possibilità di tornare da te. Ogni esplosione lontana mi fa tremare, non per il rumore, ma per l'idea di perderti.

Mi manchi, Katerine. Essere un soldato non è semplice; ogni giorno è una lotta contro la solitudine e l'incertezza. Qui, circondato da uomini coraggiosi, mi sento così vulnerabile, perché non c'è nulla che desidero di più che tornare da te. La tua immagine è l’unico pensiero che illumina le mie notti buie. Ogni tua parola è un faro che mi guida attraverso il caos.

Quando penso a te, vedo il tuo sorriso, sento la dolcezza della tua voce, e tutto il dolore svanisce. Ho sognato il giorno in cui ti riabbraccerò, e quel sogno mi dà la forza di resistere. Desidero raccontarti tutto ciò che vedo e sento, ma le parole sembrano così insufficienti. Non posso esprimere quanto il tuo amore significhi per me.

Le notti sono le più difficili. L'oscurità mi avvolge, e i suoni lontani delle sirene e dei colpi mi ricordano che il pericolo è reale. Ma ogni volta che il tuo nome scivola dalle mie labbra, sento un raggio di luce che attraversa la mia paura. Ti prego, continua a scrivermi. Le tue lettere sono il mio rifugio, il mio conforto. Ogni volta che leggo le tue parole, mi sento un passo più vicino a te.

Con tutto il mio amore,
Saimon

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