#22 - echi di Cenere

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Le voci mi assediano
e sussurrano che devo sparire.
Dicono che tu
sei il fiato acre
che corrode la vita alle radici.

Il petto si piega
sotto il peso muto
di questo dolore, immobile,
mentre il cuore vorrebbe infrangere ogni sillaba,
ogni eco.

Che cosa cerchi ancora?
Tu, pallido riflesso,
mi hai ghermito nell'inganno,
e ora resta solo un'ombra,
un segno sottile,
odore di terra e sale che mi stringe,
e mi sospinge a dimenticarti
quando ormai è troppo tardi.

Sei cenere,
polvere che ottunde.
Sfuggevole.
Ma anche il nulla si può amare,
anche il nulla può ferire.

CENEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora