1. ''Preferivo non vederti!''

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                                                                                                                                                                                       Doin' time- lana del rey

ASTER'S POV.
Sorseggio la mia tazza di latte al cioccolato pensando al fatto che avrei voluto dormire un po' di più. Invece no. Oggi è il primo giorno di quarto liceo. Ciò significa niente più tempo libero per ascoltare la musica o leggere un libro, niente più maratone di film e serie tv fino a tardi perché da oggi la routine sarà: alzarsi presto, andare a scuola, andare all'allenamento (la parte più bella), studiare, cenare e andare a letto.

Mia mamma mi risveglia dai miei pensieri e mi ricorda che sono già le 7 e 30 per cui devo iniziare a uscire di casa se non voglio perdere il bus. Finisco in un sorso il latte e subito vado in bagno a lavare i denti. Una volta finito saluto mia mamma e mio papà ed esco. Io amo stare nel cortile di casa mia, si affaccia su una strada ordinata formata da case tutte simili tra loro. Non c'é mai tanta confusione, il rumore più fastidioso che si può sentire è quello dei gatti che fanno cadere i cassonetti della spazzatura di qualche casa, per il resto è una zona molto tranquilla.

Intanto l'autobus che mi porta a scuola è arrivato. L'inferno sta per cominciare. Perché inferno? Semplice. Perché una persona timida come me non sopravvive in posti così. Posti in cui se non sei popolare a scuola non sei nessuno. E sinceramente io non sono esattamente popolare. Al contrario, ad atletica sono tra quelle più conosciute, dato che vado nello stesso campo da tanti anni ormai. Quando arriva qualcuno di nuovo sono sempre la prima ad accoglierlo e in più devo ammettere che negli ultimi anni ho vinto molte gare, a volte  a livelli molto alti, per cui sono conosciuta anche per questo. Poi però ogni volta che a scuola provo ad essere più me stessa, come quando sono ad atletica, mi blocco e torno nella mia zona comfort dove so che nessuno mi può fare del male.

Arrivata a scuola mi siedo in una delle panchine che ci sono all'interno del cortile e inizio a guardarmi in giro per vedere se c'é qualcuno che conosco. Mi giro e mi rigiro e poi vedo Sarah. Le faccio un cenno e lei si avvicina. Subito ci abbracciamo.                                                                                                                    ''Ciaoo, era troppo tempo che non ci vedevamo!'' mi saluta euforica. Iniziamo subito a parlare e prima che il preside inizi con il suo discorso di inizio anno, lo vedo. Eliah Nowak, il mio nemico giurato. Io e lui siamo in competizione dall'asilo. Tutto è iniziato quando la maestra distribuiva le caramelle. Entrambi volevamo la caramella all'arancia ma ne rimaneva solo una. Improvvisamente ci alzammo e iniziammo a correre verso la caramella. Alla fine però la maestra ha visto che stavamo litigando e per punizione non ci ha dato caramelle. Da quel momento è una guerra continua. Alle elementari litigavamo sempre per chi aveva i voti più alti in pagella o per chi doveva leggere per primo il paragrafo di storia. Alle medie litigavamo per chi avesse il progetto più bello in qualunque materia, soprattutto in scienze. E adesso, al liceo non c'è più un vero motivo ma ogni volta che ci vediamo battibecchiamo.                           Eliah si avvicina a me e dice ''Ehi, chi non muore si rivede''                                  ''Già ma io preferivo non vederti'' rispondo infastidita.                                  ''Tranquilla che ai giochi di quest'anno sarò così tanto avanti a te che non mi vedrai neanche col cannocchiale'' annuncia con aria di superiorità.             Io faccio una smorfia e mi giro. Può una persona essere così antipatica e fastidiosa?

La campanella suona e tutti gli studenti si incamminano verso la palestra, dove si terrà il discorso del preside. Una volta arrivate io e Sarah, teniamo il posto anche ad Ada che è sempre in ritardo e il preside inizia a parlare.

''Vorrei iniziare a dare il benvenuto ai nuovi arrivati. La St. George è una delle scuole più prestigiose che ci siano nella nazione e data questa importanza, ormai da decenni, organizziamo dei giochi di inizio anno. Questi sono giochi di abilità che mettono alla prova le capacità fisiche dei volontari che si offriranno per partecipare. Ci saranno 4 squadre che corrispondono ai 4 elementi: acqua, terra, fuoco e aria. Dunque, le squadre sono formate da 4 giocatori, 2 ragazzi e 2 ragazze e in ogni squadra ci dev'essere un capitano. A questo punto vi chiedo, chi sarebbero i volontari?''
Nel momento in cui pronuncia la domanda, io ed Eliah ci guardiamo, nonostante siamo in parti opposte della palestra e nello stesso momento ci alziamo e gridiamo '' Io!''.
Il preside ci nota così ci chiama per andare al centro della palestra. Mi alzo e scendo gli spalti.
Una volta arrivata giù, il preside mi chiede quale elemento voglio scegliere e io come gli altri anni rispondo: acqua. Eliah sceglie fuoco e dopo un po' altri ragazzi scendono dagli spalti e occupano aria e terra. Le squadre iniziano a formarsi, nella mia ci sono Sarah e altri due ragazzi con cui gli anni precedenti avevo vinto: Jordan e Thomas.
Nella squadra di Eliah ci sono Eien, il suo migliore amico, e due ragazze della squadra di basket, Stacy e Claire. Nelle altre squadre non mi interessa tanto di chi ci sia perché infondo la vera competizione è sempre stata tra Acqua e Fuoco.

Dopo circa tre quarti d'ora dalla formazione delle squadre e dal discorso del preside, le lezioni hanno finalmente inizio.
Per le prime 2 ore ho Matematica, seconde 2 storia e ultime 2 inglese.

Finalmente dopo sei ore si va in mensa. Mi incontro come al solito con Ada e Sarah, che intanto mi hanno tenuto il posto e preso un piatto di pasta.
Noto che al nostro tavolo non siamo sole, infatti c'è anche Eien che è il fidanzato di Sarah.
Ada appena nota che Eien è con noi chiede dove sia Eliah, ha sempre avuto una cotta per lui e alle media sono anche stati insieme ma poi lei lo ha lasciato perché dice che secondo lei, io ed Eliah siamo anime gemelle destinate a stare insieme.
Ovviamente non le credo.
Eien comunque risponde che aveva da fare e non è potuto venire a pranzo. 

Circa un'ora dopo, abbiamo finito di mangiare e tutti ci separiamo per andare nei nostri vari corsi.
Eien va a chitarra con Ada, Sarah a pattinaggio e io ad atletica. Mentre attraverso il cortile sento una voce familiare provenire da un muretto poco più avanti, così vado a vedere e trovo Eliah che si bacia con Stacy.
Subito faccio un verso imitando il vomito e appena notano la mia presenza si staccano subito.
Stacy si nasconde dietro Eliah e lui fa una smorfia seccata.             
''Stacy, non dovresti avere distrazioni prima dei giochi. L'hai dimenticato?'' Dico scherzando.
Lei subito mi fa cenno di no con la testa e scappa.
Io mi metto a ridere e Eliah mi guarda arrabbiato.
Ora si che sono soddisfatta.
''Dovevi proprio?'' mi chiede Eliah.        ''Certo, adesso posso andare davvero felice all'allenamento.''                              ''Ma perché fai così? Sei per caso gelosa?''                                                         Mi metto a ridere
''Io gelosa di te? Nono mi sa che hai sbagliato persona'' dopodiché continuo a camminare verso il campo e ignoro Eliah.                                                                                                               
Che bello avere quella sensazione di vittoria dopo una ''lite''.

Finalmente lo vedo.
Il campo.
Il posto dove il mio cuore riposa e l'ansia scompare.
Adesso ci siamo solo io, i miei amici e la pista. Indosso velocemente le scarpe da corsa, le allaccio e inizio a correre.

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SPAZIO AUTRICE.

Ciaoo come va? Spero tutto bene.  Beh che dire questo era il primo capitolo di Insecurities. Io ci ho messo tanto impegno e spero che vi stia piacendo. Comunque sono qui per dirvi che per chi non lo sapesse, ho un account su Instagram dove faccio post su libri e vi aggiorno sulla data di uscita dei nuovi capitoli. Se vi va di seguirmi, mi chiamo martas.book

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