Casa dolce casa.

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Dopo ben 10 ore di viaggio, Leah mi svegliò urlandomi nell'orecchio Camila c'è il tuo amore di Jack Gilinsky. Aprì subito gli occhi alzamdomi si scatto gridando Ommioddio dove?Ma mentre mi alzai presi una bella botta in testa perché il jet era basso. Mentre mi stavo massaggiando la testa sentì delle risate provenire da quella ritardata della mia amica, alzai lo sguardo vidi che mi stava facendo un video piegata in due dalle risate mi rimisi a sedere con la faccia inbronciata. Eddai magari lo conoscerai. Cercó di rassicurarmi la mia amica mentre mi faceva l'occhiolino. E questo va su vine. Disse tra una risata e l'altra riferendosi al video del mio sclero. Mi alzai facendole la linguaccia e raccattai tutta la mia roba per poi scendere come un fulmine dal jet, seguita da Leah. Una volta davanti alla nostra casa le nostre bocche toccarono terra. Ci guardammo e cominciammo a gridare come delle matte correndo ad aprire la porta. Davanti a noi si presentò uno spettacolo mozzafiato. Le pareti della villa erano di un bianco panna. Il pavimento era un parquet di un legno scuro, nell'enorme sala troneggiava un divano a L di pelle bianca, davanti ad esso c'era un tavolino di vetro, la televisione da cinema era posizionata su una mensola di legno. Le pareti sul retro della casa erano di vetro e mostravano il giardino enorme, accerchiato da piccole e grandi palme, nel quale centro c'era una piscina gigante con tanto di scivolo e trampolino. Beh, un sogno praticamente. Leah intanto era andata in cucina, della quale muri erano color pesca, mentre la cucina enorme era fatta di legno bejiolino, per prendersi un bicchiere d'acqua. Io corsi su per le scale a cercare quella che sarebbe diventata la mia camera. Aprì l'ultima delle quattro stanze e rimasi a bocca aperta. Aveva le pareti color salmone, al centro tra due grandi finestre si trovava un letto di una piazza e mezza, a destra c'era una porta che portava al bagno mentre a sinistra si trovava una grande scrivania bianca con sopra una lampada il mio portatile bianco e le casse ai lati. Di fianco ad essa nell'angolo c'era un grande e morbido puff color salmone che stava benissimo con il parquet bianco. Buttai tutto quanto a terra e mi tuffai sul mio morbidissimo letto togliendomi le scarpe e lanciandole per terra. Prima di andate a dormire mi tolsi la felpa e i pantaloni, misi il cellulare in carica impostando la sveglia alle 10, e poi urlai un Buonanotte scema a Leah che non tardò a rispondere con un Buonanotte cicciona. Risi e poi sprofondai nel mondo dei sogni.

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