Nel buio dei tuoi occhi | ☆Soukoku Fanfiction☆ | BSD

Ch.3

Dazai osservò con soddisfazione Chuuya, il suo volto privo di emozioni, i suoi occhi che ora sembravano vuoti, svuotati di ogni scintilla di ribellione. "Bravo, Chuuya. Ora ascolta attentamente."

Le parole di Dazai erano sussurrate con calma e precisione, ogni sillaba un ordine ineluttabile che penetrava nella mente del supereroe come un veleno sottile. "Seguimi."

Senza alcuna esitazione, Chuuya fece un passo avanti, i suoi movimenti fluidi ma meccanici. I suoi occhi, ancora fissi su Dazai, non mostravano alcuna resistenza. Camminò dietro di lui come una marionetta, i piedi che sfioravano il suolo come se fosse guidato da fili invisibili.

Il silenzio della notte era rotto solo dal suono dei passi di Chuuya, l'unico eco nella città ormai deserta. Dazai lo condusse verso un vecchio edificio abbandonato, la sua base segreta, nascosta tra le rovine del quartiere. L'entrata era un portone di ferro arrugginito, che si aprì con un cigolio stridente mentre Dazai lo spingeva.

All'interno, l’oscurità era spezzata solo da una singola lampada appesa al soffitto, che illuminava il centro della stanza. Al centro della stanza, una sedia di metallo attendeva, come se fosse stata preparata appositamente per l'occasione.

"Vieni," ordinò Dazai, con voce melliflua, indicando la sedia con un gesto della mano.

Chuuya si mosse senza alcun segno di esitazione, i suoi occhi ancora persi nella nebbia dell'ipnosi. Si sedette sulla sedia, le mani posate in grembo, completamente immobile. Il silenzio nella stanza era quasi opprimente, mentre Dazai si avvicinava con movimenti lenti e misurati.

Sorrise con una malizia sottile. "Sei stato così bravo, Chuuya," mormorò, chinandosi davanti a lui, "e ora ti legherò, così potremo continuare la nostra conversazione… senza distrazioni."

Estrasse delle robuste corde, la stoffa ruvida pronta a serrare i polsi di Chuuya contro il metallo freddo della sedia. Mentre lavorava, Dazai alzò gli occhi verso il suo prigioniero. Chuuya non faceva alcun movimento per ribellarsi, il suo corpo completamente sotto il controllo di Dazai, docile come mai lo era stato.