Ch.8

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Dazai, con un sorriso dolce e sicuro, si chinò su Chuuya. Lo prese delicatamente in braccio, come se fosse qualcosa di prezioso e fragile, e lo portò via da quella stanza buia che per mesi era stata la sua prigione. La nuova stanza in cui lo portò era diversa: accogliente, calda, con pareti soffuse e un letto grande al centro, che sembrava invitare al riposo. L'aria era leggera, quasi piacevole, e la tensione che Chuuya aveva accumulato nel tempo iniziava a sciogliersi, come neve al sole.

Dazai lo posò delicatamente sul letto, accarezzandogli la guancia prima di sdraiarsi accanto a lui. Il letto era morbido, confortevole, un contrasto assoluto con il freddo e la rigidità della sua prigionia. Chuuya, ormai troppo stanco per opporsi, si lasciò andare. Le braccia di Dazai lo avvolsero in un abbraccio caldo e protettivo, e Chuuya, per la prima volta in mesi, si sentì sicuro. Ogni muscolo teso si rilassò, sciogliendosi in quell'abbraccio come se fosse sempre stato destinato a essere lì, tra le braccia di Dazai.

Dazai gli posò delicatamente una mano sulla testa, accarezzandogli i capelli con un gesto familiare. "Sei pronto a dimenticare tutto?" sussurrò dolcemente, la sua voce come una melodia ipnotica che si intrecciava nei pensieri confusi di Chuuya.

Chuuya esitò, per un breve istante un'ombra di dubbio attraversò la sua mente. Dimenticare tutto… Perché sembrava sbagliato? C'era una parte di lui che ancora cercava di resistere, un residuo di chi era stato prima. Ma poi, come un lampo improvviso, quelle parole si ripeterono nella sua testa: Devo obbedire. Era inevitabile. Doveva fare ciò che Dazai voleva, perché ormai apparteneva solo a lui.

"Sì," mormorò infine, quasi meccanicamente, mentre il suo corpo si rilassava ulteriormente contro quello di Dazai.

Un secondo dopo, un dolore lancinante attraversò la sua testa, come se un fuoco bruciasse i suoi pensieri. Chuuya gemette, stringendosi inconsciamente a Dazai, cercando conforto, ma non poteva fermare ciò che stava accadendo. I suoi ricordi cominciarono a frantumarsi, uno dopo l'altro, come vetri che si infrangono al suolo. Volti, voci, emozioni, tutto cominciava a scomparire.

Al loro posto, iniziarono a farsi strada immagini nuove, ricordi non suoi, ma che ora sentiva come propri. Si vedeva accanto a Dazai, un villano, un distruttore. Non più un eroe, ma l'alleato più fidato del più temuto tra gli uomini. L’odio per l’umanità cresceva nel suo petto, un disprezzo alimentato da anni di sofferenza e inganni. La convinzione che gli uomini fossero corrotti, che meritassero solo il loro disprezzo, si radicava in lui, mescolandosi con il suo amore incondizionato per Dazai.

Era un nuovo Chuuya, un Chuuya che viveva per servire Dazai, che lo amava con una dedizione cieca e assoluta. I ricordi di questi ultimi mesi, il lavaggio mentale, la prigionia… tutto iniziava a dissolversi, evaporando come un sogno mai esistito. Anche i suoi ricordi originari – di lotte, amicizie, onore – sbiadirono, sostituiti da questa nuova identità, costruita su menzogne e manipolazioni.

Quando il dolore nella testa si affievolì, Chuuya si trovò abbandonato a questa nuova realtà. Aprì gli occhi, fissando il volto di Dazai, e per un istante, lo guardò con l’unico sentimento rimasto intatto: l’amore. "Sono pronto," sussurrò, le sue parole ora calme e decise.

Dazai sorrise, trionfante, stringendolo più forte. "Benvenuto, Chuuya. Finalmente sei mio."

Nel buio dei tuoi occhi | ☆Soukoku Fanfiction☆ | BSDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora